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Cronaca

Milano | Strage familiare, il diciassettenne al PM: “Provo un malessere, mi sentivo fuori luogo.”

Il caso del 17enne di Paderno Dugnano, che ha ucciso i suoi genitori e il fratello a coltellate, è profondamente tragico e complesso, coinvolgendo aspetti psicologici, sociali e legali.

Dettagli del Caso

Il giovane ha parlato di un profondo “malessere” durante l’interrogatorio, una sensazione di oppressione, solitudine ed estraniamento che non era limitata solo alla sua situazione familiare ma si estendeva a una percezione più ampia della società. Questo malessere sembra aver avuto un ruolo cruciale nelle sue azioni. Durante l’interrogatorio, ha descritto in modo chiaro la dinamica del triplice omicidio, iniziato con il fratello di 12 anni, anche se non ha indicato particolari conflitti con lui.

Reazione Emotiva e Stato Psicologico

Chi ha assistito all’interrogatorio ha descritto il 17enne come “fragilissimo”, sottolineando la sua emotività e il pentimento manifestato. Non ha mai mostrato atteggiamenti spavaldi, ma è apparso piuttosto come un giovane in grande difficoltà emotiva. Non risultano segnalazioni di problemi psicologici particolari in passato, il che rende ancora più sorprendente e tragico il gesto estremo.

Prossimi Passi Legali

Il ragazzo si trova attualmente nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria di Milano, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La Procura per i minorenni di Milano ha già avanzato la richiesta di convalida dell’arresto e di custodia cautelare, e il suo avvocato difensore dovrebbe incontrarlo per ulteriori consultazioni.

Indagini Psichiatriche e Psicologiche

Un aspetto centrale delle indagini sarà la valutazione della “personalità” del ragazzo, attraverso consulenze psicologiche e psichiatriche, per comprendere meglio il malessere psicologico che ha dichiarato e valutare il suo stato mentale al momento del crimine. Questa valutazione sarà fondamentale non solo per la difesa, ma anche per la Procura e il Tribunale per i minorenni, poiché potrebbe influire significativamente sulla gestione del caso, sulla determinazione della responsabilità e sull’eventuale pena.

Considerazioni Finali

Il caso evidenzia la necessità di una profonda comprensione del contesto psicologico del ragazzo e delle possibili cause del suo malessere. Potrebbe trattarsi di una sofferenza interiore non riconosciuta o non trattata, che ha portato a un’escalation di violenza improvvisa. La vicenda sottolinea anche l’importanza del supporto psicologico per i giovani e la sensibilizzazione sui segnali di disagio mentale, che potrebbero prevenire tragedie simili in futuro.

Cronaca

Padova | Inseguimento: arrestato 39enne fuggito dal CPR di Gorizia

Questura di Padova

Un 39enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato giovedì 19 settembre dalla Squadra Mobile di Padova dopo un tentativo di fuga drammatico e violento. L’uomo, precedentemente evaso dal Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo, è tornato a Padova per minacciare l’ex compagna, nonostante su di lui pendesse il divieto di avvicinamento.

Gli agenti, durante un controllo, hanno individuato il fuggitivo a bordo di un’auto nel parcheggio di un supermercato, in compagnia della donna già vittima di precedenti aggressioni. Quando gli agenti si sono avvicinati per procedere all’identificazione, il 39enne ha reagito tentando di speronare l’auto della polizia e darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento per le strade della zona industriale, durante il quale l’uomo ha ripetutamente cercato di speronare le auto degli agenti.

Non riuscendo a sfuggire in auto, il fuggitivo ha tentato la fuga a piedi, ma è stato raggiunto dagli agenti che, nonostante la resistenza violenta, sono riusciti a bloccarlo. L’uomo ha opposto forte resistenza colpendo gli agenti con calci e pugni, causando ferite a tre poliziotti, refertati con prognosi variabili tra i 7 e i 12 giorni.

L’uomo, già noto per reati contro la persona e il patrimonio, era fuggito dal CPR di Gorizia pochi giorni prima, dopo un arresto legato a episodi di violenza contro l’ex compagna. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice ha disposto il divieto di dimora a Padova e provincia, e il 39enne è stato trasferito nel CPR di Ponte Galeria a Roma per ulteriori misure di controllo.

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Cronaca

Padova | Chiuso temporaneamente un bar di via Beato Pellegrino: minore trovato a consumare alcolici

Questura di Padova

Un bar situato in via Beato Pellegrino a Padova è stato chiuso per 30 giorni su disposizione del Questore, in seguito a diverse irregolarità e problematiche emerse nel tempo. La sospensione della licenza è stata notificata dalle autorità competenti, in particolare dalla Squadra Amministrativa della Questura, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Il provvedimento è scattato a seguito di un controllo avvenuto il 13 settembre, quando gli agenti hanno trovato un minore intento a bere una birra all’interno del locale. L’episodio ha sollevato gravi preoccupazioni, anche perché in passato il bar era già stato oggetto di altre verifiche che avevano portato alla scoperta di simili irregolarità. Già nel 2021, infatti, era stato accertato che il gestore aveva somministrato alcolici a minorenni.

Oltre all’episodio più recente, altri interventi delle forze dell’ordine, tra cui una lite notturna verificatasi lo scorso giugno, hanno evidenziato la presenza di frequentatori con precedenti penali, aumentando la percezione di insicurezza tra i residenti della zona. In particolare, sono stati identificati diversi individui con precedenti per reati legati alla droga e contro la persona e il patrimonio.

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Cronaca

Lecce | Maxi sequestro di merce contraffatta e pericolosa a Porto Cesareo

GdF Lecce

Le autorità della Guardia di Finanza di Lecce hanno recentemente effettuato un importante intervento volto alla lotta contro la contraffazione e alla protezione della sicurezza dei consumatori. Nel corso di una serie di controlli mirati lungo la costa di Porto Cesareo, le forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 400 articoli, tra cui capi di abbigliamento, calzature e accessori di noti marchi, ritenuti falsi.

L’operazione, eseguita dai Baschi Verdi e dalla Tenenza di Porto Cesareo, si inserisce in una più ampia strategia di controllo economico del territorio, mirata a tutelare le aziende che operano legalmente e rispettano le normative di mercato. La merce sequestrata comprendeva marchi di alto profilo come Prada, Gucci, Nike e Louis Vuitton, tra gli altri.

Oltre al maxi sequestro, tre persone sono state denunciate per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione. Parallelamente, nel centro di Lecce, sono stati ritirati dal commercio circa 4.000 articoli di bigiotteria privi dei requisiti di sicurezza, evidenziando così un’ulteriore attività di prevenzione contro la diffusione di prodotti potenzialmente pericolosi per i consumatori.

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