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Cronaca

Vicenza | Rafforzati i controlli della guardia di finanza contro le illegalità economiche durante l’estate

In vista della stagione estiva, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza ha intensificato i controlli su tutto il territorio provinciale per contrastare le illegalità economico-finanziarie. L’iniziativa riguarda in particolare le località turistiche e le principali città d’arte come Vicenza, Bassano del Grappa, Marostica, Thiene, Schio, Valdagno, Montecchio Maggiore, Noventa Vicentina, Lonigo, e Arzignano, oltre alle aree montane dell’Altopiano dei 7 comuni, Recoaro Terme e la zona dei colli berici.

Sono stati messi in campo 330 equipaggi operativi della Guardia di Finanza, sia in uniforme che in borghese, seguendo le indicazioni del Prefetto di Vicenza per garantire alti livelli di sicurezza. I controlli si sono concentrati soprattutto nelle località di montagna e nelle città d’arte, ma hanno interessato anche il resto della provincia.

L’intensificazione dei controlli è stata resa possibile grazie a 10 militari di rinforzo inviati dal Comando Generale e ai potenziamenti disposti autonomamente dal Comando Provinciale di Vicenza, che ha reindirizzato il personale verso i reparti maggiormente impegnati dall’aumento dei flussi turistici estivi.

Le attività operative rafforzate hanno riguardato settori critici come l’abusivismo commerciale, il gioco illegale, le truffe, le irregolarità nella vendita di carburante, il lavoro sommerso, la contraffazione, la commercializzazione di prodotti non sicuri e i traffici di droga. Tra giugno e luglio 2024, sono stati eseguiti oltre 340 interventi operativi dedicati al contrasto degli illeciti economico-finanziari, 31 interventi contro l’abusivismo commerciale, e 24 interventi in materia di lavoro, che hanno portato alla scoperta di una trentina di lavoratori in nero o irregolari, con sanzioni per decine di migliaia di euro a carico di 17 datori di lavoro.

I controlli sulla distribuzione e circolazione di carburanti hanno portato a 35 interventi, mentre 114 apparecchi elettronici da intrattenimento sono stati individuati in funzione in orari non consentiti, con sanzioni elevate anche a carico di esercenti recidivi.

Le attività di controllo si sono estese anche a concerti, piazze, sagre ed eventi estivi, portando al sequestro di oltre 11,2 kg di stupefacenti e alla denuncia di 8 persone, di cui 2 in stato di arresto. Sono stati segnalati alle Prefetture competenti 13 individui per uso personale di droga.

Inoltre, i militari della Tenenza di Asiago hanno sequestrato decine di orologi con marchi contraffatti durante un mercatino e i finanzieri del Gruppo di Vicenza hanno scoperto circa 200 capi di abbigliamento contraffatti in un veicolo di grossa cilindrata.

Sul fronte del lavoro sommerso, sono stati individuati 30 lavoratori irregolari, di cui 4 minori e 12 stranieri, con sanzioni pecuniarie fino a oltre 100.000 euro. Alcuni dei controlli hanno portato alla sospensione immediata delle attività imprenditoriali per gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro.

Nel settore ambientale, sono state sequestrate due aree private per gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che un cittadino extra-comunitario gestiva queste aree senza le dovute autorizzazioni.

Infine, la Guardia di Finanza ha effettuato numerosi interventi contro il gioco illegale, sanzionando i titolari dei locali per l’uso degli apparecchi elettronici fuori dagli orari consentiti.

Queste operazioni, sostenute anche dagli equipaggi del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, mirano a garantire un periodo di tranquillità e legalità economico-finanziaria a cittadini e imprenditori onesti, e proseguiranno ulteriormente nelle prossime settimane.

Cronaca

Lecce | Arrestato incensurato per detenzione di droga a Lecce: sequestrati 100 grammi di eroina

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo salernitano, incensurato e classe 1972, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari dopo essere stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile durante un controllo antidroga nella periferia di Lecce.

Il sospetto è scattato quando i poliziotti hanno notato un veicolo che procedeva a velocità sostenuta. Decisi a fermarlo, hanno sottoposto il conducente a un controllo, ma l’uomo si è mostrato immediatamente irrequieto e insofferente. Ha dichiarato di essere un fotografo di ritorno da un incontro di lavoro a Taranto e di avere fretta, ripetendo insistentemente di dover proseguire il suo viaggio per impegni professionali.

Il nervosismo crescente dell’uomo ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione del veicolo. Dopo un’attenta ispezione, è stata trovata una quantità di quasi 100 grammi di eroina nascosta nell’imbottitura del sedile dell’auto, una sostanza nota per l’elevato potenziale di dipendenza.

L’uomo è stato condotto alla Questura di Lecce per gli accertamenti di rito e successivamente arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in fase preliminare e gli esiti saranno valutati nel corso del processo, dove l’imputato potrà far valere la propria difesa.

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Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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