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Cronaca

Pavia | Ragazza trovata morta per strada, grave l’amica: tornavano a casa in monopattino

Nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 agosto, in via Bonomi alla periferia di Pavia, è stata trovata morta una ragazza di 18 anni. Accanto a lei, un’amica di 17 anni è stata scoperta in arresto cardiaco. Gli operatori sanitari sono riusciti a rianimarla sul posto e l’hanno trasportata d’urgenza al Policlinico San Matteo, dove le sue condizioni, seppur gravi, mostrano segni di miglioramento.

La polizia, giunta immediatamente sul luogo del ritrovamento, ha trovato un monopattino accanto alle due giovani. Gli investigatori della scientifica hanno eseguito rilievi approfonditi per cercare di comprendere le circostanze esatte che hanno portato alla tragica morte della 18enne e al malore della sua amica.

Secondo una prima ricostruzione, le due ragazze stavano tornando a casa dopo aver partecipato a una festa. Tuttavia, le cause del decesso e del malore restano ancora da chiarire. Gli accertamenti sono in corso per determinare cosa sia accaduto in quella fatidica notte lungo la strada nella zona di Pavia Ovest.

Le autorità stanno indagando su vari fronti, cercando testimonianze e analizzando eventuali prove raccolte sul luogo dell’incidente per fare luce sulla dinamica degli eventi e capire se ci siano state eventuali responsabilità o fattori esterni che abbiano contribuito alla tragedia.

La comunità locale è sconvolta dalla notizia, e molti si sono stretti intorno alle famiglie delle due ragazze in segno di solidarietà. Il caso ha suscitato grande attenzione e preoccupazione, mentre le indagini proseguono nella speranza di trovare presto risposte definitive.

Calabria

Reggio Calabria | In fiamme un ristorante, attentato ai danni del Consorzio Ecolandia

Il Consorzio Ecolandia ha denunciato un nuovo attentato ai danni della sua struttura, che ha colpito il Parco Ecolandia nella serata di sabato. L’incendio ha devastato in particolare l’area del ristorante, arrecando danni gravissimi. Questo attacco si inserisce in un contesto di violenze ripetute contro il parco, già colpito da un incendio ad aprile che aveva distrutto la direzione.

Nel comunicato ufficiale, il Consorzio esprime preoccupazione per una strategia criminale che sembra mirare a interrompere l’attività del parco, un’importante risorsa per la comunità di Reggio Calabria. Nonostante il sostegno espresso dalle istituzioni e la solidarietà della cittadinanza dopo il primo incendio, il Consorzio ha lamentato l’assenza di azioni concrete per affrontare le problematiche e garantire la sicurezza del parco.

Il Consorzio Ecolandia, che ha fatto notevoli sforzi economici per preservare l’area e prevenire ulteriori atti di vandalismo, si trova ora a fronteggiare una situazione critica. Con la consapevolezza di non poter contare solo su dichiarazioni di supporto, il Consorzio sollecita un intervento reale e decisivo da parte delle istituzioni. Nonostante la stanchezza e il senso di incertezza, il Consorzio è determinato a resistere e a continuare il suo impegno per la comunità, chiedendo che le parole si traducano finalmente in fatti concreti.

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Cronaca

Agrigento | Accusata di avere sfigurato con l’acido il marito, chiesti 9 anni di reclusione

Il pubblico ministero di Agrigento, Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha avanzato una richiesta di condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione per Silvana Sfortuna, cinquantenne di Palma di Montechiaro accusata di gravi crimini. Sfortuna è accusata di aver aggredito e sfigurato il marito, un uomo di 48 anni, con acido, e successivamente di aver simulato un’aggressione ai suoi danni, portandolo così ad essere ingiustamente arrestato.

L’accusa principale contro di lei è quella di lesioni aggravate con sfregio permanente e calunnia. L’episodio risale al 5 dicembre scorso. Dopo aver denunciato maltrattamenti e violenze subiti, Silvana Sfortuna era stata accolta in una struttura protetta con la figlia, nata da un precedente matrimonio. Tuttavia, si è allontanata dalla struttura e ha accusato il marito di essere il responsabile dell’aggressione. Successivamente, la donna ha ammesso di aver fabbricato tutta la storia e di aver aggredito lei stessa il marito con l’acido.

La procura di Agrigento ha evidenziato la premeditazione del crimine, sostenendo che l’azione di Sfortuna era ben pianificata. L’uomo aggredito, che ha subito gravi ustioni e ha passato settimane in ospedale, si è costituito parte civile assistito dall’avvocato Calogero Sferrazza. Nonostante le accuse, l’uomo ha sempre sostenuto la propria innocenza, dichiarando di non aver mai avuto contatto con l’acido.

Durante il processo, il legale della donna, Giuseppe Vinciguerra, ha richiesto al giudice Giuseppe Miceli di considerare l’attenuante della provocazione. La sentenza finale è attesa per il 7 ottobre, momento in cui si saprà quale sarà la decisione del tribunale riguardo alla condanna di Silvana Sfortuna.

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Cronaca

Ravenna | Anziano uccide la moglie e chiama i carabinieri

Un tragico episodio ha scosso Ravenna, dove un uomo anziano ha causato la morte della moglie soffocandola. Successivamente, l’uomo avrebbe contattato il 112 per segnalare l’accaduto.

Le prime indagini condotte dai carabinieri indicano che la donna fosse malata da tempo. L’anziano, dopo aver commesso l’atto, ha immediatamente chiamato il numero di emergenza, allertando le autorità. I carabinieri sono intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente.

Le circostanze esatte dell’episodio sono ancora oggetto di indagine. Le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire i motivi che hanno portato a questo drammatico evento e le condizioni in cui si trovava la donna.

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