Calabria

Rosarno (RC) | Processo sulle cosche, 16 anni di carcere a Gianluca Castagna, ex sovrintendente della polizia

Il suo nome era emerso in diverse indagini condotte da almeno due procure antimafia. Gianluca Castagna, ex sovrintendente della polizia in servizio al porto di Gioia Tauro, è accusato di aver tradito il suo dovere, aiutando membri dei clan e narcotrafficanti. Secondo la magistratura, avrebbe rivelato informazioni riservate su operazioni di polizia e facilitato l’importazione di ingenti quantità di cocaina nel porto.

Ieri, il Tribunale di Palmi lo ha condannato a 16 anni di carcere per gravi accuse, tra cui concorso esterno in associazione mafiosa, partecipazione a due associazioni dedite al narcotraffico, cinque episodi di importazione di stupefacenti e un’accusa di corruzione.

Castagna era stato arrestato nel settembre 2020 nell’ambito della maxioperazione “Ares” della Dda di Reggio Calabria, guidata da Giovanni Bombardieri. Questa inchiesta aveva colpito il clan Cacciola-Grasso di Rosarno, rivelando presunti legami della cosca con il traffico internazionale di droga.

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