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Tecnologia

IA per lo studio delle rocce marziane

L’intelligenza artificiale è ampiamente utilizzata sulla Terra per una varietà di compiti. Su Marte, aiuta gli scienziati a identificare i minerali presenti nelle rocce esaminate dal rover Perseverance attraverso lo strumento PIXL. Anche il rover Curiosity, predecessore di Perseverance, impiega l’IA per uno scopo simile.

Perseverance sfrutta l’intelligenza artificiale principalmente per due compiti: navigazione autonoma e analisi delle rocce. Grazie al sistema di guida autonoma, il rover può raggiungere destinazioni prestabilite senza ricevere comandi dalla Terra. Per quanto riguarda lo studio delle rocce, il software dello spettrometro PIXL (Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry), montato sul braccio robotico del rover, consente un campionamento adattivo.

L’IA posiziona lo strumento alla distanza corretta e poi scansiona un’area delle dimensioni di un francobollo con un raggio X, creando una griglia di punti microscopici che rivelano la composizione chimica dei minerali. Queste operazioni sono eseguite autonomamente. Se vengono rilevati determinati minerali, si procede con un’analisi più approfondita. I dati raccolti vengono poi esaminati dagli scienziati della NASA per decidere se prelevare un campione di roccia da conservare per la missione Mars Sample Return.

Il rover Curiosity

Curiosity utilizza una forma meno avanzata di IA per scegliere autonomamente le rocce da colpire con il laser. Analizzando i gas emessi dopo ogni colpo di laser, è possibile determinare la composizione chimica della roccia. Recentemente, Curiosity ha fatto una scoperta inaspettata: le sue ruote hanno spaccato una roccia nella regione del canale di Gediz Vallis, rivelando cristalli di zolfo puro all’interno. Questo è sorprendente perché i cristalli di zolfo si formano solo in specifiche condizioni non ancora associate alla storia del luogo, un po’ come trovare un’oasi nel deserto.

Attualità

Web e Social | X si impegna per fermare la raccolta dati personali degli utenti europei 

Il social network X, precedentemente noto come Twitter, ha deciso di cessare la raccolta dei dati personali degli utenti europei per addestrare il suo programma di intelligenza artificiale, Grok. La decisione segue l’intervento della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC), che aveva sollevato preoccupazioni riguardo alla conformità del trattamento dei dati con le normative europee.

Nei mesi scorsi, X aveva utilizzato i dati raccolti dai post pubblici degli utenti dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo per addestrare il proprio sistema di IA. Questa pratica aveva suscitato l’allerta del DPC, che aveva avviato un procedimento legale urgente per presunta violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Il DPC aveva espresso preoccupazioni significative sul rischio che tale raccolta di dati potesse compromettere i diritti e le libertà fondamentali degli individui.

Graham Doyle, vice commissario del DPC, ha annunciato che l’agenzia accoglie con favore l’impegno permanente di X a interrompere la raccolta dei dati. Il procedimento legale, che era stato avviato davanti all’Alta Corte irlandese, è stato concluso a seguito dell’accordo di X di rispettare le norme sulla protezione dei dati e di garantire che le pratiche future siano conformi alle leggi europee.

Il DPC ha sottolineato l’importanza di proteggere i diritti dei cittadini dell’UE e del SEE, e ha richiesto che X adotti misure più trasparenti e ottenga il consenso esplicito degli utenti prima di raccogliere qualsiasi dato personale. Questa mossa rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela della privacy online e il rispetto delle normative europee da parte delle grandi piattaforme tecnologiche.

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Tecnologia

Anci e Dtd insieme per favorire processi di digitalizzazione dei comuni

A un anno dalla firma dell’Accordo istituzionale tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e ANCI, arrivano a maturazione due iniziative strategiche per traghettare i Comuni oltre il PNRR, e agevolare un percorso di trasformazione digitale che sia duraturo e pervasivo. Nel corso di Missione Italia, l’evento ANCI dedicato al PNRR nei Comuni, sono state presentate l’Accademia dei Comuni digitali e la Mappa dei Comuni Digitali.
L’Accademia è un luogo di formazione gratuito e aperto a tutto il personale dei Comuni, nato per accrescere le competenze e di project management legate al percorso di transizione digitale. Da oggi a fine 2025 saranno erogate 400 ore di formazione su diverse aree tematiche: dalla semplificazione dei processi, alla digitalizzazione delle procedure e dei servizi, dall’attuazione degli adempimenti normativi di settore passando per l’utilizzo delle principali piattaforme condivise strategiche (es. PDND), la cybersicurezza e tanto altro. Un percorso di formazione in modalità mista, sincrona e asincrona, con un catalogo dei corsi dinamico in continua evoluzione sulla base dei fabbisogni rilevati, che vede il coinvolgimento di partner strategici come l’Agenzia per l l’Italia Digitale, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e PagoPA s.p.a.
La Mappa dei Comuni digitali è, invece, una mappatura dati, unica per portata e caratteristiche, sullo stato di digitalizzazione del territorio: una fase di ricerca che prevede, in un primo momento, una raccolta puntuale di informazioni grazie al coinvolgimento diretto dei Comuni e, successivamente, la pubblicazione di un report e di strumenti interattivi di analisi. L’intento è duplice: da un lato fotografare lo stato della digitalizzazione, dall’altro, raccogliere elementi per suggerire necessità e prospettive future in un’ottica post PNRR. Partecipando alla rilevazione, i Comuni avranno modo di accedere a una rappresentazione chiara sul proprio percorso di digitalizzazione, confrontarsi con altre amministrazioni, e quindi implementare un’agenda digitale a partire da evidenze e dati. Due iniziative complementari che si basano su un presupposto unico: la consapevolezza che le straordinarie risorse economiche previste dal PNRR rappresentano un grande punto di partenza per un vero processo di trasformazione digitale. Sono ora più che mai necessari dati, per analizzare e implementare politiche informate, e strumenti di formazione, per rafforzare il potenziale umano dei Comuni.
“Con l’Accademia dei Comuni Digitali e la Mappa dei Comuni Digitali, passiamo ancora una volta dalle parole ai fatti grazie al governo Meloni e al lavoro di squadra con ANCI. Questi progetti offrono formazione gratuita per accrescere le competenze del personale comunale e una mappatura dettagliata dello stato di digitalizzazione, permettendo di implementare politiche informate e promuovere un’agenda digitale basata su dati concreti. Il nostro impegno è volto a creare un ecosistema digitale forte e inclusivo che possa sostenere la crescita e l’innovazione a lungo termine” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti.
Da parte sua il presidente Anci Roberto Pella, sindaco di Valdengo, ha sottolineato così l’importanza dell’accordo: “L’Accordo con il DTD ci sta permettendo di dare concretezza ad un’attività di supporto ai Comuni sulla trasformazione digitale che, come ANCI, abbiamo da tempo individuato come assolutamente necessaria. L’Accademia e la Mappa dei Comuni Digitali sono due servizi centrali in questo contesto: ci permettono di accrescere le competenze specifiche sul digitale, di cui nei Comuni c’è grande necessità, e di avere un quadro reale della situazione degli enti, fondamentale per andare a definire un accompagnamento sempre più mirato. Il sistema dei Comuni vuole continuare a crescere, e non possiamo che farlo innovando”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Cronaca

Scuola, Assolombarda lancia il primo liceo steam in Lombardia

E’ tra le prime scuole a iniziare l’anno scolastico 2024-2025 ed è un percorso di studi unico in Lombardia: il liceo STEAM International, realizzato da Assolombarda con la collaborazione del Collegio Villoresi, accoglie oggi la prima classe di ragazzi e ragazze. Si tratta del primo liceo STEAM della Lombardia (quarto in Italia dopo Rovereto, Bologna e Parma) ed è stato realizzato con l’obiettivo di rispondere appieno alle mutate esigenze delle imprese, dovute in larga parte alle transizioni digitali e ambientali, attraverso un percorso che stimola lo sviluppo di competenze interdisciplinari affrontando e integrando le materie tradizionali con un approccio innovativo e pratico. “Le professioni del prossimo futuro richiedono competenze che sappiano combinare abilità e flessibilità a capacità tecniche e trasversali, incluse le abilità sociali, cognitive e creative – ha sottolineato Giovanni Caimi, Presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda -. In quest’ottica come Assolombarda abbiamo voluto progettare e realizzare il primo liceo STEAM in Lombardia, un percorso di studi in sinergia con il mondo delle imprese che hanno sempre più bisogno di talenti e di professionalità altamente specializzate. Le ragazze e i ragazzi che oggi si siedono a questi banchi non solo sono i primi in Lombardia a iniziare questo nuovo liceo ma sono anche i primi ad affrontare una strada all’avanguardia. Sono convinto che il mondo della scuola e quello delle imprese debbano essere strettamente correlati e complementari. Oggi il liceo STEAM è un passo importante e strategico in questa direzione”. Il liceo STEAM è un corso quadriennale all’avanguardia che fonde le discipline di Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica per preparare gli studenti alle sfide del futuro e alle necessità del mercato del lavoro. Un progetto sostenuto da numerose imprese del territorio brianzolo grazie a borse di studio, che permetteranno a ragazze e ragazzi meritevoli di accedere al liceo. “Oggi per il Collegio Villoresi- ha aggiunto Laura Andreoni, Coordinatrice Scuola Secondaria di II grado Collegio Villoresi – è arrivato il primo giorno di scuola del Liceo STEAM, una novità didattica nel panorama formativo e che con grande orgoglio possiamo dire di essere i primi in tutta la Lombardia ad accogliere e aprire. Il progetto che si pone l’obiettivo di coniugare, attraverso questo nuovo percorso scolastico, lo studio liceale con l’esperienza progettuale concreta del mondo del lavoro, non poteva essere avviato senza la volontà e il sostegno fondamentale di Assolombarda. L’Associazione e le sue imprese sono parte integrante del percorso che ha tra gli obiettivi principali costruire una rete sul territorio che faccia parlare tra loro il modo della scuola e quello dell’impresa e così avvicinare i giovani alle nuove competenze che il mercato del lavoro richiede”. Si tratta, quindi, di un percorso di studi che risponde appieno alle necessità delle imprese, ogni giorno impegnate in scenari economici e sociali molto mutevoli, di inserire in azienda competenze che possano continuare, innovandolo, il patrimonio di sapere e saper fare che caratterizza il nostro Made in Italy.
Gli insegnamenti, fortemente incentrati sulle materie scientifiche e le innovazioni tecnologiche, alternano studio e attività pratiche e favoriscono uno stretto confronto con aziende e mondo produttivo, sfidando costantemente gli studenti ad un approccio problem-solving. Il percorso prevede insegnamenti in lingua inglese fino al 50% ed è modellato sul curricolo inglese Cambridge. Assolombarda metterà a disposizione degli studenti del liceo anche il laboratorio di robotica RoboLab attivo presso la sede di Monza dell’associazione.

Foto: Ufficio stampa Assolombarda

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