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Economia

La Bce lascia i tassi invariatii, inflazione in linea con aspettative

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento.
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.
Le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione a medio termine. Sebbene alcune misure dell’inflazione di fondo siano aumentate lievemente a maggio a causa di fattori una tantum, per la maggior parte sono rimaste stabili o sono diminuite leggermente a giugno. In linea con le aspettative, l’impatto inflazionistico dell’elevata crescita salariale è stato assorbito dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento. Al tempo stesso, le pressioni interne sui prezzi restano alte, l’inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finchè necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Heidelberg Materials avvia progetto decarbonizzazione cementeria Rezzato

Heidelberg Materials ha avviato lo studio di fattibilità del progetto di decarbonizzazione della cementeria di Rezzato-Mazzano, in provincia di Brescia, che potrebbe dunque diventare nel nostro Paese il primo impianto a produrre localmente un cemento a impatto zero dal punto di vista della CO2.
Il Gruppo Heidelberg Materials – che nel 2016 ha acquisito Italcementi, storica azienda italiana leader nella produzione del cemento – è all’avanguardia nello studio e nell’applicazione a livello industriale delle tecnologie di cattura della CO2. L’impianto Heidelberg Materials di Brevik, in Norvegia, sarà infatti la prima cementeria a livello mondiale a produrre, nel corso del 2025, un cemento net-zero, grazie alla cattura dell’anidride carbonica attraverso la tecnologia delle ammine e al suo stoccaggio nelle profondità marine al largo della Norvegia (per approfondimenti: www.brevikcss.com).

Oltre all’impianto di Brevik, il Gruppo ha avviato altri percorsi verso la decarbonizzazione di impianti in Europa e Nord America, ai quali Heidelberg Materials sta progettando di affiancare quello di Rezzato-Mazzano, che in questo modo diventerebbe la prima cementeria decarbonizzata d’Italia, aprendo una nuova prospettiva per la produzione a livello nazionale di materiali per le costruzioni sostenibili a bilancio carbonico neutro. Si tratta di un progetto sfidante e impegnativo, non solo a livello tecnologico ed industriale ma anche finanziario, per il quale sarà indispensabile il supporto di una strategia nazionale con cui stabilire sinergie nonchè un importante sostegno di finanziamenti pubblici nazionali ed europei.

Il completamento del processo di decarbonizzazione prevede l’utilizzo o lo stoccaggio della CO2 catturata. Nell’ambito delle opportunità di stoccaggio, una novità positiva e di rilievo è rappresentata dell’avvio della fase 1 del progetto “Ravenna CCS”, realizzato dalla JV paritetica Eni-Snam. Questo traguardo apre nuovi possibili scenari anche per il progetto di Rezzato-Mazzano, che potrebbe partecipare ai futuri processi di conferimento delle capacità di trasporto e stoccaggio della CO2 nei giacimenti di gas esauriti al largo di Ravenna. A questo proposito, Heidelberg Materials ha avviato interlocuzioni con Eni e Snam per una valutazione tecnica preliminare.

La CCS è una leva fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione europei e nazionali e diventa cruciale nell’ambito del settore HtA (hard-to-abate) per il massimo contributo alle azioni di mitigazione del cambiamento climatico entro il 2050. La cattura della CO2 proveniente dal processo di produzione e il successivo sequestro in siti di stoccaggio permanente e sicuro, come quelli sotto il fondale marino, offre, infatti, un grande potenziale per i settori in cui è più difficile abbattere le emissioni, come quello della produzione del cemento, dove due terzi delle emissioni di CO2 sono legate alla chimica del processo produttivo.

Grazie alle competenze acquisite nei propri progetti CCU/S (Carbon Capture Utilization/Storage) già lanciati e a un ambizioso programma Net zero, Heidelberg Materials potrà essere un soggetto fondamentale per garantire un prezioso impulso allo sviluppo di questo settore in Italia.
Heidelberg Materials, leader globale per la decarbonizzazione degli impianti di produzione del cemento con gli obiettivi più ambiziosi del proprio settore industriale, ha identificato nella CCUS una leva fondamentale, diventando un punto di riferimento per i settori industriali in cui è più difficile abbattere le emissioni (hard-to-abate). L’azienda ha sviluppato diversi progetti di cattura della CO2 a livello globale. Entro il 2030, attraverso i propri progetti CCUS, Heidelberg Materials punta a catturare 10 milioni di tonnellate di CO2. Di recente, Heidelberg Materials ha presentato evoZero, il primo cemento Net zero carbon captured al mondo. evoZero raggiunge un’impronta Net zero grazie all’applicazione virtuosa della tecnologia di cattura della CO2. presso la cementeria Heidelberg Materials di Brevik in Norvegia, che sarà stoccata al largo delle coste della Norvegia.

– Foto: Italcementi –

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Economia

Scannapieco presiede assemblea ELTI, finanziamenti Esg per 125 miliardi

La trentaduesima Assemblea Generale ELTI, l’associazione degli Istituti Nazionali di Promozione europei, si riunisce per la seconda volta sotto la Presidenza di Dario Scannapieco, Amministratore Delegato del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP), e conferma l’impegno del network nato nel 2013 per favorire la crescita del Continente promuovendo le istanze degli investitori di lungo termine.

Come testimoniato anche nelle pagine del recente report sulla competitività presentato da Mario Draghi, gli Istituti Nazionali di Promozione avranno un ruolo sempre più centrale nel promuovere uno sviluppo sostenibile in Europa. In questo contesto, ELTI (European Long Term Investors Association) ha dimostrato di essere molto più di un semplice network che riunisce le varie CDP europee e nel primo anno di presidenza di Scannapieco, eletto nel luglio 2023, ha visto crescere i finanziamenti dei propri membri a progetti green e social ad oltre 125 miliardi di euro, rispetto ai 100 miliardi del 2022. Un segnale forte della direzione presa dall’associazione, che contribuisce sempre di più agli obiettivi dell’Unione Europea, coniugando transizione ecologica e sviluppo economico.

Per il futuro, “abbiamo stabilito una tabella di marcia precisa”, ha dichiarato il Presidente di ELTI, Dario Scannapieco. “Continueremo ad intensificare il coordinamento tra i vari istituti nazionali di promozione al fine di prendere decisioni di investimento coraggiose nei settori strategici e aumentare le opportunità di co-investimento in start-up, scale-up e aziende high-tech. ELTI sarà al fianco delle istituzioni europee per un’Europa sempre più competitiva, grazie al contributo dei propri membri che conoscono a fondo i mercati dei propri Paesi e al contempo sostengono la crescita di lungo periodo del nostro Continente”.

Tra i traguardi già raggiunti dall’Associazione, anche grazie a un proficuo dialogo con le Istituzioni EU, c’è la proroga dei termini per l’implementazione delle operazioni del programma InvestEU a valere sul budget Next Generation EU, una delle principali iniziative per sostenere gli investimenti nel Continente. A questo si aggiunge l’ampliamento della base associativa, che proprio durante l’Assemblea Generale di Helsinki ha visto l’ingresso di nuove istituzioni: la danese EIFO e la rumena BID.

Un processo in crescita che mira a rafforzare l’influenza di ELTI in tutta Europa, estendendo allo stesso tempo la sua capacità di mobilitare risorse e investimenti in settori cruciali. Con gli attuali 33 membri, ai quali si aggiungono la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) in qualità di osservatori permanenti, ELTI è oggi una rete che gestisce asset per quasi 2.800 miliardi di euro, un potenziale che la rende uno strumento fondamentale per il futuro del Continente.

– Foto ufficio stampa Cassa Depositi e Prestiti –

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Economia

Passaggio di testimone al vertice di Maserati Corse

Cambio al vertice di Maserati Corse effettivo dal 1° ottobre. Maserati ringrazia sinceramente Giovanni Sgro per aver guidato con grande impegno e dedizione le attività del Brand in ambito sportivo negli ultimi due anni.
Sgro ha avuto il compito di riportare Maserati nel suo ambiente naturale, la pista, e ha diretto tutte le operazioni nell’ambito dell’ABB FIA Formula E World Championship e del Fanatec GT2 European Series. Giovanni ha anche seguito, sin dai primi passi, lo sviluppo e il lancio dell’esclusiva halo car Maserati MCXtrema. A partire dal 1° ottobre, Maria Conti assume la posizione di Head of Maserati Corse, riportando direttamente a Davide Grasso, CEO di Maserati, e funzionalmente a Jean-Marc Finot, Senior VP, Stellantis Motorsport.
Maria Conti ha una consolidata esperienza in Comunicazione nel settore automotive e lifestyle in ambito internazionale da oltre vent’anni.

In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Chief Communication Officer per la Casa del Tridente, dopo un percorso professionale presso marchi iconici, premium e luxury. Ora, al rientro dal congedo per maternità, Maria Conti è la prima donna a capo delle attività motosport di Maserati. Le auto e la comunicazione fanno parte del suo DNA: tra le sue parole d’ordine competenza, creatività e tanto entusiasmo che porterà anche tra i cordoli, contribuendo a rinnovare lo spirito competitivo del Brand.

“Ringrazio Giovanni per la passione con la quale ha sostenuto il ritorno di Maserati in pista e per aver contribuito a far diventare Maserati Corse realtà. Abbiamo iniziato a scrivere una nuova pagina importante dei 110 anni di storia del nostro Marchio, che è tornato lì dove è nato, collezionando vittorie, soddisfazioni e importanti risultati nei circuiti di tutto il mondo. Auguro a Giovanni il meglio per le prossime sfide professionali che lo vedranno protagonista.
Maria fa parte della Maserati Family. Sono particolarmente orgoglioso che in questo momento sia una donna a guidare le attività in pista per il nostro Brand e a portare la sua competenza, la sua energia e il suo entusiasmo nelle competizioni” ha dichiarato Davide Grasso, CEO di Maserati.

foto: ufficio stampa Maserati

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