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Lifestyle

Dove studiare Arte in Italia

L’Arte è una tra le materie più appassionanti che si possano approfondire, nonostante gli sbocchi professionali siano pochi, a causa dello scarso interesse che nel nostro Paese viene attribuito alla cultura da alcuni anni a questa parte. Chi sceglie di studiare questa materia si prepara essenzialmente a seguire un percorso lavorativo come insegnante, come giornalista esperto, come critico o come guida all’interno dei musei.

Diventare artisti è un cammino decisamente difficoltoso, invece. Se si è mossi da vero passione vale comunque la pena intraprenderlo. Ma dove è possibile studiare Arte in Italia? Nei prossimi paragrafi forniremo alcuni riferimenti di Atenei, in cui questa materia viene approfondita.

Accademia Di Brera

Ospitata a Milano, l’Accademia di Brera è stata fondata nel 1776 da Maria Teresa d’Austria con lo scopo di «sottrarre l’insegnamento delle belle arti ad artigiani e artisti privati, per sottoporlo alla pubblica sorveglianza e al pubblico giudizio». Il progetto iniziale prevedeva la creazione di un centro culturale comprendente, oltre all’Accademia, l’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio astronomico e l’Orto botanico. Il polo culturale è stato poi riformato agli inizi dell’800, con un ampliamento delle materie insegnate. A oggi l’Accademia di Brera è uno dei luoghi più indicati per acquisire competenze adeguate in campo artistico.

Alma Mater Studiorum di Bologna

Nel ventaglio delle Facoltà proposte, l’Università del capoluogo emiliano ospita un’importante Scuola di Lettere e Beni Culturali. Per chi desidera studiare Arte, l’Ateneo propone anche il DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo), Corso di Laurea nato nel 1971 all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia e successivamente istituito in altri atenei italiani. Pur essendo spesso sottovalutato, questo percorso formativo si rivela molto mirato per tutti gli studenti che desiderano acquisire competenze in ambito artistico.

Università degli Studi di Ferrara

Il Corso di studio a cui fa riferimento nel caso dell’Università degli Studi di Ferrara, è quello in Lettere, Arti e Archeologia. Dopo un primo anno comune, gli iscritti hanno la possibilità di scegliere tra due percorsi: Letteratura e Lingua oppure Archeologia e Arti. Il secondo è in grado di offrire una preparazione completa sulla Storia dell’Arte, a partire dall’Antichità fino ai giorni nostri.

Università degli Studi di Macerata

Il percorso didattico effettuabile presso l’Università di Macerata si sviluppa nel campo dei beni storici, artistici, archeologici, archivistici e ambientali. Nella Facoltà marchigiana viene inoltre fornita una preparazione in ambito socio-economico, manageriale e giuridico, essenziale per una corretta gestione del ricco patrimonio artistico italiano.

Università Ca’ Foscari di Venezia

L’Università Ca’ Foscari di Venezia (UniVe) offre quattro percorsi all’interno del Dipartimento di Beni Culturali: Archeologia, Economia dei Beni Culturali, Tecniche Artistiche e dello Spettacolo, Storico-artistico. A livello statale, l’Ateneo Veneziano è l’unico che propone una Laurea triennale in Economia e Gestione dei Beni Culturali.

Qual è la migliore Università per studiare Storia dell’Arte

Secondo la classifica 2022 dedicata alle Lauree biennali, il primo posto spetta al Politecnico di Milano. In seconda posizione sul podio, troviamo l’Università di Perugia, seguita dall’Ateneo di Udine e dallo Iuav di Venezia.

Risale al 2021, invece, l’attribuzione data dal prestigioso QS World University Rankings® by Subject al NABA, dinamico centro culturale meneghino eletto migliore Accademia di Belle Arti in ambito Art&Design in Italia.

Opportunità di lavoro per chi consegue una laurea in Storia dell’Arte

Ci sono diverse opportunità di lavoro per chi consegue una laurea in Storia dell’Arte, tra cui:

Musei e gallerie d’arte

Ci sono numerose posizioni disponibili in musei e gallerie d’arte, come curatori, addetti alla ricerca, responsabili delle pubbliche relazioni e guide turistiche. In questi ruoli, gli storici dell’arte possono utilizzare la loro conoscenza della storia dell’arte per creare mostre, programmi educativi e tour guidati.

Istituzioni accademiche

I laureati in Storia dell’Arte possono insegnare in istituzioni accademiche come scuole superiori, università e college. Possono anche lavorare come assistenti di ricerca o assistenti professori.

Editoria

Gli storici dell’arte possono lavorare nell’editoria come editor di riviste di arte o critici d’arte, scrivere libri su arte e cultura, o lavorare come traduttori.

Aste d’arte

Le case d’aste offrono opportunità di lavoro per gli storici dell’arte come esperti di arte, valutatori o appraisers.

Turismo culturale

L’industria del turismo culturale richiede guide specializzate, che possano accompagnare i visitatori in siti storici o musei e fornire informazioni sulla storia dell’arte e sulla cultura della regione.

Fondazioni e associazioni culturali

Gli storici dell’arte possono lavorare anche per fondazioni e associazioni culturali, sviluppando programmi di educazione e di divulgazione sulla cultura e l’arte.

Come avrete intuito, i laureati in Storia dell’Arte possono trovare lavoro in un’ampia gamma di settori, tra cui pubblico e privato, istituzioni culturali e organizzazioni non profit. L’importante è mettere a frutto la propria passione e conoscenza nell’arte, cercando le opportunità di lavoro che meglio si adattano alle proprie competenze e interessi.

Curiosità

Come fare amicizia

Come fare amicizia? L’Enciclopedia Treccani ci fornisce il perfetto significato di questo rapporto essenziale nella vita di ciascuno di noi. Non possiamo perciò fare a meno di citarlo, prima di provare a descrivere un sentimento antico come la storia della nostra civiltà.

L’amicizia è un rapporto fatto di fiducia, simpatia, affetto e reciproca scelta, che si riscontra in ogni tempo e in ogni luogo, ma che nessuna teoria può spiegare del tutto. L’amicizia prevede che esista un rapporto paritario, e questo la distingue dagli altri legami che coinvolgono gli affetti, un tipo di affetto diverso da tanti altri”.

Quanto tempo occorre per diventare amici?

Un importante studio dell’Università del Kansas rivela che 50 ore sono il tempo necessario per instaurare un rapporto di amicizia occasionale, 90 ore il tempo utile per definire il rapporto di amicizia e 200 ore il tempo utile per considerarsi veri amici.

Fare un’amicizia: come creare questo importante rapporto

Fondare un rapporto di amicizia leale e duraturo richiede sforzo, pazienza, interesse, sincerità e contatto; tempo da condividere, da dedicare all’altro, impegno nell’ascolto e trasparenza nel confronto; sodalizio per fare progetti e per far nascere quell’ intesa tipica dei rapporti più profondi.

Quanto dura l’amicizia?

Non è semplice prevedere la durata di un rapporto di amicizia. Come per ogni evento umano, l’amicizia risponde ad un bisogno individuale e i bisogni sono dettati dal momento, dalle circostanze e da situazioni uniche. I processi di cambiamento della nostra vita, determinano delle vere e proprie trasformazioni della nostra esistenza e delle nostre necessità; capita spesso che le persone che hanno condiviso con noi una fase, anche importante della nostra vita, ad un certo punto si trovino ad essere distanti dal nostro pensiero e dalla nostra presenza.

Chi trova un amico, trova un tesoro

Di seguito alcuni piccoli suggerimenti per “siglare” il nostro unico, prezioso rapporto di amicizia:

  • Disponibilità. Se desideriamo intraprendere nuove conoscenze, bisognerà innanzitutto “scommettere su noi stessi”. Isolarsi dal mondo, ci porta ad allontanare le relazioni interpersonali e raramente qualcuno verrà a cercarci se restiamo nel perimetro della nostra zona di comfort;
  • Uscire e incontrare gente, grazie anche alle attività ricreative organizzate dalla scuola o nel nostro ambiente di lavoro. Se qualcuno ci offre un invito, accettiamolo con entusiasmo;
  • Proviamo a iscriverci a un’associazione o ad un gruppo; è l’occasione perfetta per relazionarsi con chi potrà condividere con noi passioni ed interessi;
  • Strimpelliamo uno strumento musicale e abbiamo una bella voce? Proviamo ad entrare a far parte di una banda o di un coro. Far parte di un team sportivo, inoltre, rappresenterà un’ottima possibilità di incontro tra individui atletici e dinamici come noi;
  • La religione e la fede ci permetteranno di frequentare luoghi e individui con la stessa sensibilità ai nostri valori spirituali e al nostro credo;
  • Le azioni di volontariato negli ospedali, case di riposo ed associazioni no-profit,  risulteranno delle perfette occasioni di ritrovo. Lavorando insieme agli altri, potremo stabilire legami profondi e conoscere chi, come noi, desidera cambiare le cose in nome di una causa comune.
  • Cogliere sempre l’opportunità di parlare. Frequentare la parrocchia, la scuola o la palestra, non contribuirà a farci fare amicizia, se in realtà non riusciamo ad interagire con gli altri. Per essere socievoli non si deve dire nulla di speciale; sarà sufficiente avviare una conversazione in modo semplice e gentile per ottenere da subito i risultati sperati; si può conversare con chiunque, il commesso del negozio sotto casa, un passeggero vicino in treno… ogni occasione è buona per stringere nuovi legami.
  • Le buone maniere sono da sempre garanzia di successo. Partiamo innanzitutto con un “Buongiorno! Come stai?“, quando si incontra una persona che non conosciamo. Cordialità e buon umore, ci dipingeranno espansivi e inviteranno gli altri a comportarsi allo stesso modo; è una strategia di comunicazione di base ma decisamente vincente!
  • Stabiliamo un contatto visivo e sfoggiamo il nostro miglior sorriso. Se manifestiamo un atteggiamento insofferente, gli altri non saranno ben disposti ad offrirci amicizia. In più, guardare l’interlocutore direttamente negli occhi quando ci parla è un’azione essenziale  in determinate occasioni; infatti, è parte di quella comunicazione non verbale in cui rientra anche la lettura del linguaggio del corpo altrui. Questa pratica favorisce la comprensione ed una prima connessione con chi abbiamo accanto, senza pregiudizi o barriere dovute alla timidezza o all’imbarazzo.
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Economia

Acquisto casa senza mutuo, quanto costa il Notaio?

Ormai abbiamo deciso: trovata la casa dei nostri sogni, o forse quella che meglio mette in equilibrio sogni e disponibilità economica, è arrivato il momento di acquistarla. Stiamo già progettando arredi e colori, ma ecco che arriva il dubbio: quanto costerà l’atto notarile per comprare casa senza mutuo? Quanto impatterà sulle nostre finanze?

Acquisto casa senza mutuo: quali atti notarili sono previsti?

Innanzitutto dovremo prevedere solo l’atto notarile relativo alla compravendita. Il motivo è presto detto: l’atto di mutuo e l’atto di compravendita sono due documenti distinti perché sono diversi gli attori che vi partecipano. L’atto di compravendita è un contratto che viene stipulato – come dice il nome stesso – tra compratore e venditore. L’atto di mutuo invece è un contratto che vede come protagonista sempre il compratore, ma questa volta la sua controparte sarà l’istituto di credito cui ha deciso di rivolgersi per ottenere la liquidità necessaria all’acquisto dell’abitazione. Se quindi non si ha bisogno del mutuo, saremo chiamati a sottoscrivere solo il primo.

Quanto costa l’atto notarile per l’acquisto di un’abitazione?

Il costo di un atto notarile per l’acquisto di un’abitazione dipende da diversi fattori: oltre alla parcella del Notaio, infatti, dovremo pagare una serie di tasse e imposte che variano a seconda della tipologia di acquisto.

Per quanto riguarda la prima casa, se il soggetto è esente IVA (quindi compriamo da un privato o da impresa passati cinque anni dalla costruzione o ristrutturazione dell’immobile) pagheremo un’imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (9% per la seconda casa), imposta ipotecaria fissa di 50€ e imposta catastale fissa di 50€. Se invece si tratta di un soggetto IVA (quindi da impresa), dovremo pagare imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta catastale ciascuna per 200€, cui dovremo aggiungere l’IVA al 4% (10% per la seconda casa) che non verrà però versata al Notaio, bensì all’impresa stessa.

A questi costi dovremo aggiungere naturalmente l’onorario del Notaio e le altre voci relative alla stesura e registrazione dell’atto.

Poiché non è facilissimo districarsi tra dati e numeri, è possibile rivolgersi a portali specializzati e gratuiti, come ad esempio NotaioFacile, studiati proprio per supportare gli utenti nella scelta del notaio e che vogliono comprendere meglio tutto ciò che riguarda i diversi atti notarili: in questo caso, potremo ad esempio consultare la sezione relativa all’Acquisto casa senza mutuo o ricercare la soluzione che più si addice al nostro caso, arrivando se lo desideriamo a contattare per informazioni e preventivi i Notai della nostra città.

E se invece dell’acquisto casa senza mutuo scegliessimo di rivolgerci alla banca?

Se per quanto riguarda la compravendita possiamo determinare a priori quantomeno la parte relativa a tasse e imposte, che non dipendono naturalmente dal Notaio, per quanto riguarda l’atto di mutuo le cose si fanno un po’ più complicate: possiamo dire che un costo medio si aggira attorno ai 2mila euro, ma si tratta di un prezzo puramente indicativo e che può variare a seconda del professionista, della zona, degli adempimenti e di una serie di altri fattori. Non resta che richiedere un preventivo, magari utilizzando proprio il comodo form messo gratuitamente a disposizione degli utenti da NotaioFacile, che attraverso una procedura guidata ci porterà al contatto diretto con i professionisti della nostra zona.

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Curiosità

SAI CHE…Esistono le Tecniche per Riuscire a Prendere Sonno?

Complici lo stress, la vita frenetica e le preoccupazioni quotidiane, per molti di noi può essere arduo addormentarsi la sera e godere di un riposo ritemprante. L’insonnia rappresenta un vero incubo per chi trascorre nottate senza chiudere occhio, incidendo sul benessere generale. Tuttavia, con una serie di semplici rimedi, è possibile cercare di correre ai ripari. Vediamo insieme come riuscire a prendere sonno.

Evitare di Usare il Cellulare, il Tablet e il Computer

Numerosi studi hanno rilevato che l’uso di smartphone, PC e tablet di notte prima di andare a dormire influisce negativamente sul nostro cervello, facendogli credere che sia ancora giorno. Questo porta a difficoltà ad addormentarsi, insonnia e qualità del riposo compromessa. È quindi meglio evitare l’uso di dispositivi elettronici nelle ore serali, soprattutto se si fatica a prendere sonno.

Lavarsi la Faccia con Acqua Fredda

Lavarsi la faccia con acqua fredda può aiutare ad addormentarsi più velocemente. L’acqua fredda abbassa i battiti cardiaci e la pressione sanguigna grazie al “riflesso del mammifero in apnea”. Questo semplice gesto aiuta a calmarsi e rilassarsi, facilitando il sonno.

Impegnarsi in Qualcosa per Qualche Minuto

Se ci si rigira tra le lenzuola senza riuscire a prendere sonno, alzarsi e impegnarsi in qualche attività può essere utile. Evitate l’uso di schermi digitali, inclusa la TV. Attività come fare un puzzle, che impegnano mani e testa, sono ideali.

Attenzione alla Luce

Per addormentarsi in fretta è importante creare un ambiente buio in camera da letto, poiché la luce ostacola la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il sonno. Eliminare quante più fonti luminose possibili può aumentare la produzione di melatonina e aiutare ad addormentarsi.

Controllare il Clima della Camera

La temperatura della camera da letto è cruciale per il sonno. D’inverno, la stanza non deve essere troppo calda, mentre d’estate è utile rinfrescare l’ambiente con dispositivi come i raffrescatori, che creano un microclima confortevole.

Eliminare l’Inquinamento Acustico

I rumori possono ostacolare il sonno. Il traffico cittadino, i vicini rumorosi e altri suoni fastidiosi possono tenere sveglia una persona. Utilizzare tappi per le orecchie può aiutare a combattere questi disturbi.

Ascoltare Suoni Rilassanti

Ascoltare suoni rilassanti, come il rumore delle onde, lo scorrere di un fiume o il cinguettio degli uccelli, può facilitare il sonno. Accompagnare l’ascolto con un momento di meditazione può rendere ancora più semplice addormentarsi, calmando i sensi e la mente come una ninna nanna naturale.

Seguendo queste accortezze, è possibile migliorare la qualità del sonno e affrontare la giornata con il giusto carico di energia.

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