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Cronaca

Padova | Madre Intossicata dopo aver Assaggiato Torta all’Hashish Preparata dal Figlio

Un giovane di 21 anni di Correzzola, provincia di Padova, ha deciso di dare una svolta alla ricetta della nonna aggiungendo un ingrediente inaspettato: dell’hashish. Il ragazzo aveva preparato la torta come regalo per gli amici, ma purtroppo gli ignari genitori hanno deciso di assaggiarla prima di essere informati dell’aggiunta speciale. La madre ha immediatamente accusato malessere e è stata ricoverata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Piove di Sacco, dove sono state rilevate tracce di stupefacenti nel suo sangue.

La ricetta modificata includeva un pan di spagna leggero e riso soffiato, arricchiti con l’hashish secondo tutorial online seguiti dal giovane. Dopo aver refrigerato la torta in frigo, il ragazzo ha dimenticato di avvertire i genitori di non mangiarla. La madre ha avvertito sintomi di intossicazione immediatamente dopo aver assunto il dolce.

L’incidente è stato segnalato ai carabinieri di Piove di Sacco, che hanno visitato la casa della famiglia per indagare. Il giovane ha ammesso di aver aggiunto l’hashish alla torta, e è stato segnalato come consumatore di stupefacenti alla Prefettura di Padova.

Fortunatamente, la madre si è ripresa senza conseguenze serie, ma l’episodio ha evidenziato gli effetti pericolosi e imprevisti dell’uso di sostanze stupefacenti in ambiti non appropriati come la preparazione di cibo.

Cronaca

Vigevano (PV) | Due giovani denunciati per truffa ad anziani e ricettazione

Il 23 luglio scorso, la Polizia di Stato ha denunciato due giovani di 20 anni, residenti in provincia di Napoli, per truffa e ricettazione. L’operazione, condotta dalla Squadra Volante del Commissariato di Vigevano, ha portato alla scoperta di un sofisticato schema di truffa e al recupero di beni di valore per le vittime.

L’Intervento della Polizia

Durante un servizio di prevenzione dei reati contro il patrimonio, una pattuglia della Polizia di Stato ha notato due individui comportarsi in modo sospetto in una zona periferica di Vigevano. Al passaggio dell’auto di servizio, i due giovani hanno cambiato direzione e accelerato il passo, destando l’interesse degli agenti.

Il controllo successivo ha rivelato che i due ragazzi portavano con sé numerosi oggetti in oro, il cui possesso non sono stati in grado di giustificare. Inoltre, all’interno dell’autovettura a loro disposizione, intestata a una società di noleggio, sono stati trovati ulteriori monili in oro e una modica quantità di sostanza stupefacente nascosta sotto un sedile.

Il Modus Operandi dei Truffatori

Gli investigatori sono riusciti a ricostruire il modus operandi dei truffatori, i quali contattavano le vittime telefonicamente, fingendosi avvocati e sostenendo che un loro parente fosse coinvolto in un sinistro stradale. I truffatori chiedevano denaro contante o oggetti in oro da consegnare alla parte lesa per garantire l’impunità del familiare.

Grazie alla loro capacità di manipolare e sfruttare le fragilità emotive delle vittime, i due giovani sono riusciti a ottenere diversi monili in oro in località vicine a Vigevano e a Novara.

Le vittime, dopo aver riconosciuto i propri beni, sono riuscite a recuperarli grazie all’efficace intervento della Polizia. I due truffatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione e truffa aggravata. Inoltre, il Questore di Pavia ha emesso un provvedimento di foglio di via obbligatorio, vietando loro il ritorno nel comune di Vigevano per due anni.

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Cronaca

Lecce | Inviava gli ordini all’esterno con pc dalla cella: nuove accuse per Cristian Tarantino e Complici

Ieri, Cristian Tarantino, 36 anni, noto per il suo presunto legame con la Sacra Corona Unita, ha ricevuto una nuova ordinanza di custodia cautelare mentre si trovava in carcere. Secondo le accuse, Tarantino avrebbe continuato a dirigere operazioni intimidatorie anche dalla cella, avvalendosi di un computer nascosto per impartire ordini a suoi complici. Il gip del tribunale di Lecce ha emesso il provvedimento su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Lecce.

Oltre a Tarantino, l’ordinanza riguarda altri quattro individui: Omar De Simone (29 anni), Carmine Antonio Felini (21 anni), Daniele Poso (38 anni) e Antonio De Michele (26 anni). Tutti sono accusati di far parte di un’associazione mafiosa armata e di essere coinvolti in reati gravi come tentata estorsione, porto e detenzione illegali di armi da fuoco e danneggiamenti con esplosivi.

Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno rivelato una serie di atti intimidatori verificatisi tra ottobre 2022 e le settimane recenti a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Il 22 luglio scorso, erano già stati arrestati De Simone, Felini, Poso e De Michele con un decreto di fermo, confermato successivamente.

Il gip del tribunale di Lecce, accogliendo la richiesta della DDA, ha deciso di estendere la misura cautelare in carcere anche a Tarantino. La DDA sottolinea come Tarantino sia gravemente indiziato di essere il capo e promotore dell’associazione mafiosa, con precedenti legami con il noto affiliato Raffaele Renna, e accusato di essere il mandante di gravi episodi di danneggiamento con esplosivo ed estorsione.

Questo nuovo sviluppo sottolinea l’intensificazione degli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura per contrastare le organizzazioni mafiose e le loro attività illecite. L’operazione riflette la determinazione a smantellare le reti di criminalità organizzata e a garantire che i responsabili di gravi reati affrontino le conseguenze delle loro azioni, anche quando tentano di continuare le loro operazioni dietro le sbarre.

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Cronaca

Roma | Arrestato a Tor Bella Monaca un 53enne per violenze domestiche e porto abusivo di armi

I Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato un 53enne, originario della provincia di Bari ma residente nella Capitale, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di arma.
A seguito di una richiesta giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in via dell’Archeologia dove ad attenderli vi era una donna 78enne che riferiva di subire, da qualche tempo, reiterate minacce di morte, violenze fisiche e offese verbali, per futili motivi, da parte del figlio. Questi comportamenti, a dire dell’anziana, sarebbero culminati, la notte precedente, in consistenti danneggiamenti degli arredi della loro abitazione da parte dell’uomo, in evidente stato di agitazione, che avrebbero costretto la donna ad uscire dall’abitazione e attendere i Carabinieri all’esterno del condominio.
I Carabinieri sono quindi intervenuti nell’appartamento e hanno identificato l’indagato che, anche davanti ai militari, ha continuato a rivolgere ulteriori minacce di morte alla madre.
La vittima ha formalizzato regolare denuncia-querela nei confronti del figlio e quindi i Carabinieri lo hanno arrestato. Immediati accertamenti nell’abitazione hanno permesso ai Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca di rinvenire due fucili da caccia, una pistola e 103 munizioni, regolarmente detenuti, ritirati cautelativamente (ex art.39 TULPS) unitamente al porto d’armi in corso validità. Sequestrati penalmente invece ulteriori due baionette e 244 munizioni calibro 9×21, illegalmente detenute.
L’arrestato è stato portato nel carcere di Regina Coeli e, ad esito dell’udienza, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui il divieto di avvicinamento alla persona offesa con dispositivo di controllo elettronico.

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