Calabria
Crotone | sequestro di stupefacenti nel quartiere Fondo Gesù: denunciato 18enne
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Le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno condotto un’operazione di controllo nel capoluogo, che ha portato al sequestro di diverse dosi di hashish destinate allo smercio e alla denuncia di un giovane di 18 anni.
Durante il pattugliamento in Via Giorgio La Pira, l’equipaggio ha notato un giovane sulla veranda di un’abitazione. Alla vista dell’auto della polizia, il giovane si è precipitato dentro casa.
Gli agenti, sospettando che il giovane cercasse di sfuggire al controllo, lo hanno seguito all’interno dell’abitazione, dove hanno subito percepito un forte odore di hashish. Questo ha giustificato una perquisizione domiciliare.
All’interno della casa, i poliziotti hanno trovato 8 involucri di stupefacente che il giovane stava cercando di disfarsi, gettandoli nel water. In aggiunta, è stato scoperto un bilancino elettronico di precisione con tracce di sostanza stupefacente, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi.
Di conseguenza, il materiale è stato sequestrato e, dopo le procedure formali, il giovane è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone per il reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Calabria
Reggio Calabria | Dipinti e sculture confiscati all’imprenditore Mokbel tornano alla collettività
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Ventidue opere d’arte, tra dipinti e sculture in ceramica, sono state recentemente restituite alla collettività. Queste opere appartenevano a Gennaro Mokbel, un imprenditore con legami con l’estrema destra, e sono state confiscate e trasferite alla Città Metropolitana di Reggio Calabria dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati, sotto la direzione del prefetto Bruno Corda.
Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno di queste opere a Palazzo Crupi. “È un grande risultato aggiungere valore a valore,” ha dichiarato Falcomatà, sottolineando l’importanza di restituire queste opere alla collettività, permettendo a un pubblico molto più ampio di goderne. Il prefetto Corda è stato ringraziato per il suo impegno nel rendere possibile questo importante passo.
Nel frattempo, le opere della collezione erano state temporaneamente prestate per il Festival Trame di Lamezia Terme. Nuccio Iovene, direttore del Festival, ha notato l’impatto positivo della mostra, con oltre 1.700 visitatori che hanno avuto l’opportunità di ammirare non solo le opere confiscate a Mokbel, ma anche quelle della collezione Campolo. Questa esposizione ha contribuito a promuovere il Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’ e a instaurare una collaborazione che si prevede di continuare.
Il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha evidenziato come questo ritorno di opere avvenga in un momento significativo per la Città Metropolitana, coincidente con la partecipazione al Trame Festival e l’adesione a un protocollo d’intesa con il ministero della Cultura e altre istituzioni. Questo accordo prevede una mostra itinerante che partirà a ottobre e farà tappa a Roma e Milano.
Quartuccio ha concluso con un messaggio di speranza e cambiamento: “Le opere che un tempo erano legate alla criminalità organizzata ora sono valorizzate e destinate a essere apprezzate da tutti. Questo è il segno tangibile del progresso e della rinascita culturale.”
Calabria
Locri (RC) | Donna accusa malore ma arriva l’ambulanza senza medico, morta 47enne
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Una tragedia ha colpito Locri, in provincia di Reggio Calabria, dove una donna di 47 anni è morta dopo un malore improvviso. La donna ha accusato un grave problema respiratorio che ha richiesto un intervento d’urgenza. Il padre, nel tentativo di salvarla, ha contattato subito il 118. Tuttavia, l’ambulanza giunta sul posto non era equipaggiata con un medico a bordo.
Nonostante gli sforzi intensivi degli infermieri per prestare soccorso, la donna non è riuscita a sopravvivere. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla disponibilità di risorse mediche e alla prontezza dei servizi di emergenza nella regione. La comunità locale e le autorità stanno ora esaminando le circostanze che hanno portato a questo tragico esito, mentre la famiglia della vittima affronta una perdita incolmabile.
Calabria
Reggio Calabria | ‘Ndrangheta negli affari delle scommesse sportive, confiscati beni
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Un’operazione congiunta tra la Procura distrettuale antimafia e la Guardia di Finanza ha portato alla confisca di un ingente patrimonio appartenente a Santo Furfaro, un imprenditore di Gioia Tauro coinvolto nel settore delle scommesse e dei giochi online. La misura patrimoniale è il risultato di un’inchiesta mirata che ha collegato l’attività di Furfaro con le cosche di ‘ndrangheta reggina, emersa nel corso delle maxi indagini “Gambling” e “Galassia”.
Furfaro, 58 anni, era già noto per il suo coinvolgimento nella rete criminale emersa nell’operazione “Galassia”, che aveva smantellato un sistema illecito di scommesse online operante in connessione con importanti bookmakers esteri situati in Austria e Malta. L’indagine aveva rivelato come l’ndrangheta offrisse una forma di “protezione ambientale” alle imprese di gaming, garantendo l’espansione territoriale e la riscossione dei crediti attraverso intimidazioni, in cambio di una quota sui profitti e come canale per il riciclaggio di denaro sporco.
Nel recente intervento, il Tribunale ha disposto il sequestro dell’intero patrimonio aziendale di Furfaro, comprendente una ditta individuale e due società attive nella gestione e manutenzione di apparecchi da gioco, oltre a 15 terreni situati in provincia di Arezzo. Il valore complessivo dei beni sequestrati è stimato intorno ai 700 mila euro.
L’imprenditore è accusato di essere uno dei principali organizzatori di un’associazione a delinquere, la quale aveva sfruttato il settore delle scommesse per fini illeciti. Le indagini hanno rivelato che Furfaro, nonostante le sanzioni precedenti, aveva continuato a espandere la sua rete di attività, accumulando un patrimonio sproporzionato rispetto alla sua dichiarata capacità reddituale.
Questo nuovo intervento evidenzia l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie nel combattere il crimine organizzato e il gioco d’azzardo illegale, nonché il loro impegno nella confisca dei beni acquisiti tramite attività illecite. Il processo è ancora in corso e l’imputato rimane presunto innocente fino a eventuale condanna definitiva.
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