Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Confermata condanna per l’omicidio Gigliotti del 25 gennaio 2015

Marco Gallo ha visto confermare anche in secondo grado la sua condanna a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Domenico Gigliotti. Da insospettabile fino a qualche anno fa, Gallo è ora considerato un assassino con una serie di condanne alle spalle, l’ultima delle quali è stata emessa ieri dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro. I familiari della vittima, uccisa alle prime ore del mattino del 25 gennaio 2015, sono stati parte civile nel processo: il padre, Franco, rappresentato dall’avvocato Salvatore Cerra, e la sorella Rossella, assistita dall’avvocato Lucio Canzoniere.

Secondo l’accusa, Gallo avrebbe sparato quattro colpi di pistola a Domenico Gigliotti, all’epoca 41enne, mentre questi rientrava nella sua villetta a contrada Quattrocchi, per poi dar fuoco all’auto con la vittima ancora viva. La Procura lametina ha ricostruito il movente del crimine, collegandolo a due circostanze. La prima riguarda una truffa subita da Gallo, che ha pagato 1100 euro a un’agenzia di viaggi gestita dalla moglie di Gigliotti per una crociera inesistente. La seconda, ritenuta la causa principale del delitto, è legata alle attenzioni moleste che Gigliotti avrebbe avuto verso la moglie di Gallo. Quest’ultimo, dopo aver cercato di recuperare i soldi della truffa subita, sarebbe stato anche aggredito fisicamente da Gigliotti a Sant’Eufemia. Inoltre, Gallo avrebbe sparato contro la casa di Gigliotti a ottobre 2014, due mesi prima dell’omicidio, in risposta alle molestie e alla truffa subita.

La vicenda ha visto quindi un lungo processo, conclusosi con la conferma della pesante condanna per Marco Gallo, mentre proseguono le indagini per stabilire gli esatti dettagli dell’aggressione e le sue motivazioni profonde.

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