Calabria
San Luca (RC) | Fiumi di droga verso nord, 36 indagati
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La Procura Distrettuale Antimafia di Reggio ha concluso le indagini preliminari su 36 persone, accusate di vari reati, tra cui partecipazione a un’associazione dedita al traffico di stupefacenti e favoreggiamento personale aggravato. L’inchiesta è il risultato di una complessa attività investigativa condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia di Siderno.
Nel dettaglio, i magistrati della Dda contestano l’esistenza di una narcoassociazione formata da individui organizzati in un gruppo stabile e dediti in modo continuativo all’acquisto, detenzione, custodia e vendita all’ingrosso e al dettaglio di vari tipi di stupefacenti, principalmente cocaina, ma anche hashish e marijuana. La droga proveniva dalla provincia di Reggio (San Luca) e veniva distribuita nei mercati di Emilia Romagna (Cervia), Piemonte e Lombardia. Il gruppo operava con una chiara divisione dei ruoli, canali di approvvigionamento stabili e successiva commercializzazione della droga per lo spaccio al dettaglio.
In particolare, gli inquirenti accusano Salvatore Giorgi, Sebastiano Strangio e Sebastiano Cua di essere i promotori, direttori, organizzatori e finanziatori dell’associazione. Giorgi e Strangio, fino ai loro arresti, mantenevano i rapporti con i fornitori, tra cui Pietro Callipari e Salvatore Giovanni Callipari, contrattavano i termini delle forniture e organizzavano la vendita della droga attraverso canali di commercio stabili.
Secondo l’accusa, l’associazione operava tra San Luca e la provincia di Ravenna tra il 2012 e il 2013, dividendo gli utili tra i partecipanti.
I destinatari degli avvisi sono:
- Salvatore Algozzino
- Giuseppe Altieri
- Sergio Arfelli
- Alberto Asperti
- Saverio Barbaro
- Pietro Callipari
- Salvatore Giovanni Callipari
- Rocco Canturi
- Marco Casula
- Roberto Cavallo
- Salvatore Cordua
- Pietro Paolo Cua
- Sebastiano Cua
- Luigi Michele Cundari
- Gianni D’Addiego
- Francesco Di Trani
- Gerlando Aldo Ferrantello
- Roberto Forcelli
- Salvatore Giorgi
- Vincenzo Giubaldo
- Gioacchino Izzo
- Elio Marino
- Roberto Marolda
- Domenico Marvelli
- Giuseppe Mirto
- Stefano Nicita
- Domenico Pace
- Giuseppina Pipicella
- Sebastiano Pipicella
- Eleonora Ragazzini
- Salvatore Gianluca Sculli
- Salvatore Michele Sergi
- Sebastiano Strangio
- Salvatore Trimboli
- Andrea Trizzino
- Bruno Versaci
Calabria
Vittorio Feltri Chiede scusa alla Città di Catanzaro
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Un evento più unico che raro. Durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara”, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio24, il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, ha chiesto scusa alla città di Catanzaro per una battutaccia rivolta a Ilaria Salis. Commentando una foto che ritraeva la neo eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra insieme a Mimmo Lucano e Carola Rackete, il vulcanico giornalista aveva detto su TikTok: “La Salis vestita come una cameriera di Catanzaro, proprio la cosa più bassa che si possa immaginare”.
La Minaccia del Sindaco: “Lo Porteremo in Tribunale”
Le parole di Feltri avevano suscitato l’indignazione del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che aveva replicato duramente: “Vittorio Feltri, il vero volto della Padania. Lo porteremo in tribunale per le sue inaccettabili offese alla nostra città e per le sue frasi razziste. Questi sono i campioni dell’autonomia differenziata”. Fiorita aveva aggiunto: “Si vergogni e se ha un minimo di decenza chieda scusa a Catanzaro e alle donne che sgobbano nei bar e nei ristoranti con grande dignità. Sempre più deciso alla resistenza contro la prepotenza e l’arroganza dei padani”.
Le Scuse di Feltri
Le scuse di Feltri sono arrivate durante la trasmissione e il primo cittadino di Catanzaro le ha apprezzate, pur lanciando qualche frecciata: “Avere ricevuto le scuse da Vittorio Feltri in diretta dai microfoni de ‘La Zanzara’ di Cruciani e Parenzo – ha spiegato Fiorita – considerata la spigolosità del personaggio, non cancella l’amarezza e l’indignazione ma quanto meno le attenua. Feltri non chiede mai scusa, ne sa qualcosa Virginia Raggi; e se ha ritenuto di farlo, sia pure a denti stretti, vuole dire che ha capito di averla fatta grossa. Mi basta. Ma non dobbiamo commettere l’errore di abbassare la guardia nella difesa della nostra terra e dei nostri figli”.
Calabria
Malasanità | Due Morti Sospette nei Pronto Soccorso di Locri e Tropea: Addio a Christian Guarnieri e Fabio Cisotto
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Gli ospedali calabresi sono nell’occhio del ciclone a causa di due morti sospette avvenute nei pronto soccorso di Locri e Tropea.
Morte di Christian Guarnieri a Locri
Il primo tragico episodio si è verificato il 30 giugno all’ospedale di Locri. Christian Guarnieri, 34 anni, si è recato al pronto soccorso per forti dolori addominali. Dopo aver atteso per diverse ore, è stato sottoposto a controlli e poi dimesso. Tornato a casa, è morto poche ore dopo. I genitori di Guarnieri hanno immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri, e la Procura ha sequestrato la salma per effettuare un’autopsia.
La morte di Guarnieri, un ex magazziniere dell’A.C. Locri, ha scatenato un’ondata di commozione e indignazione nella cittadina. L’assessore regionale al Lavoro e alla formazione, Giovanni Calabrese, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e ha fatto visita ai genitori del defunto. “La città di Locri è provata da questa tragedia che vede una giovane vita spezzata,” ha dichiarato Calabrese. “La comunità locrese perde un ragazzo buono, voluto bene da tutti, e che per cause ancora da accertare, oggi piange.”
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha ordinato un’indagine interna per verificare le procedure cliniche eseguite nei confronti di Guarnieri dall’arrivo in ospedale fino al suo decesso. Nonostante gli investimenti in sanità e il potenziamento di risorse e servizi, questa morte rimane inspiegabile.
Morte di Fabio Cisotto a Tropea
La Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo sulla morte di Fabio Cisotto, 54 anni, avvenuta al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea il 27 giugno. Cisotto, un turista romano in vacanza con la famiglia, è deceduto a causa di una crisi respiratoria.
Il giorno prima del decesso, Cisotto aveva lamentato un forte mal di gola. Nonostante le rassicurazioni ricevute dai sanitari del 118, le sue condizioni si sono aggravate, portando al trasferimento al pronto soccorso. Cisotto, ancora vigile, aveva riferito di sentirsi la gola chiusa e di aver assunto un farmaco antinfiammatorio senza ottenere sollievo.
Dopo essere stato preso in carico dai sanitari per gli esami, Cisotto ha subito uno shock anafilattico, che ha causato il decesso. Non si esclude che l’antifiammatorio possa aver scatenato l’evento fatale, poiché l’uomo potrebbe essere stato allergico al farmaco senza saperlo. La moglie di Cisotto ha ipotizzato una possibile sottovalutazione del problema da parte dei sanitari.
L’autopsia sarà cruciale per chiarire le cause della morte e determinare eventuali responsabilità.
Le due tragedie hanno sollevato preoccupazioni sulla qualità delle cure nei pronto soccorso calabresi. Le autorità regionali e le procure sono al lavoro per fare luce su questi eventi e garantire che episodi simili non si ripetano, nel tentativo di ripristinare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale.
Attualità
Lamezia Terme (CZ) | Uomo cammina nudo per strada
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Nel pomeriggio di oggi a Lamezia Terme, un individuo ha deciso di passeggiare per le vie della città completamente privo di vestiti, causando grande sconcerto tra i residenti locali.
La scena insolita ha attirato l’attenzione di numerosi passanti che si sono trovati di fronte a una situazione inusuale e imbarazzante.
L’uomo è stato fermato dopo le numerose le segnalazioni arrivate a Carabinieri e Polizia con richieste di intervento.
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