Cronaca

S,Stefano di Camastra (ME) | Ordigno Rudimentale Contro Auto dei Carabinieri: arrestato

Un giovane di 22 anni ha lanciato un ordigno rudimentale contro un’auto dei Carabinieri proprio mentre due militari stavano salendo a bordo. L’esplosione, per fortuna, non ha raggiunto i carabinieri, ma uno di loro è stato colpito da alcune gocce di alluminio contenute nella bottiglia, mescolate con acido clorico, una miscela esplosiva e altamente tossica.

L’incredibile episodio è avvenuto ieri pomeriggio a Santo Stefano di Camastra. Il giovane, incensurato, è stato immediatamente individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza della caserma ed è stato arrestato. Attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Barcellona con le accuse di detenzione e fabbricazione di materiale esplodente, danneggiamento aggravato e tentate lesioni. Sulla vicenda, il Procuratore di Patti Angelo Cavallo e la sostituta Giovanna Lombardo hanno aperto un fascicolo per indagare sulle ragioni del gesto, al momento inspiegabili. Potrebbe trattarsi di una challenge, le sfide pericolose diffuse sul web.

Il 22enne ha ripreso l’intera scena dal momento del lancio della bottiglia, probabilmente con l’intento di pubblicarla su Internet. Secondo la ricostruzione, il giovane, tornato a Santo Stefano di Camastra dopo un periodo trascorso in comunità a S. Patrignano, si è appostato vicino alla caserma dei Carabinieri. Quando i due militari si sono avvicinati all’auto, il giovane ha estratto la bottiglia dalla sua borsa a tracolla e l’ha lanciata. Nonostante la forte esplosione, i militari sono rimasti quasi illesi, mentre il ragazzo è fuggito a piedi, chiedendo poi un passaggio a un automobilista per allontanarsi.

Il 22enne è stato rapidamente identificato e fermato nella casa dove vive con uno zio. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato un altro ordigno rudimentale: una bottiglia con alcuni grossi petardi attaccati con del nastro isolante, probabilmente con l’intenzione di ripetere il gesto. Tutto il materiale è stato sequestrato e inviato al RIS di Messina per ulteriori analisi.

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