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Attualità

Criptovalute nel mirino del Consiglio dei ministri: nuove regole e sanzioni

Il Consiglio dei ministri sta preparando un nuovo decreto, in discussione oggi, per regolare l’attività delle criptovalute e stabilire pene severe per chi viola le norme. Questo provvedimento, composto da quarantotto articoli, recepisce il regolamento UE sulle criptoattività e introduce una vigilanza più rigida in Italia, con multe fino a 5 milioni di euro e sanzioni penali.

Regole e vigilanza

La nuova legge definirà il quadro normativo per il mercato delle criptovalute, dalle autorizzazioni all’operatività, all’emissione e diffusione delle valute virtuali, fino al quadro sanzionatorio. La Consob e la Banca d’Italia saranno incaricate della regolazione e vigilanza, con poteri di audizione nei confronti di chiunque possieda informazioni rilevanti. La Consob si occuperà della trasparenza e correttezza delle negoziazioni, mentre la Banca d’Italia si focalizzerà sul contenimento del rischio e la stabilità patrimoniale.

Sanzioni amministrative e penali

Il decreto prevede sanzioni amministrative pecuniarie e penali. Le sanzioni pecuniarie vanno da 5.000 a 75.000 euro, mentre le sanzioni penali includono la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa da 2.066 a 10.329 euro per chi offre al pubblico token senza rispettare le norme comunitarie. Le sanzioni amministrative possono raggiungere i 5 milioni di euro per violazioni riguardanti l’abuso e la comunicazione illecita di informazioni privilegiate, e fino a 15 milioni di euro se le operazioni sono effettuate da enti.

Collaborazione tra autorità

L’articolo 9 del decreto regola la collaborazione tra le autorità. La Banca d’Italia e la Consob coopereranno in armonia con le disposizioni dell’Unione Europea e si coordineranno con l’Ivass. Queste autorità saranno competenti a ricevere esposti e stabiliranno, con il Ministero della Giustizia, le modalità di acquisizione di dati anonimi e aggregati riguardanti le indagini penali per violazioni delle disposizioni del regolamento.

Patrimonio destinato per gli istituti

Gli istituti di pagamento e di moneta elettronica saranno autorizzati all’emissione, offerta al pubblico e richiesta di ammissione alla negoziazione di token collegati ad attività solo se avranno costituito un patrimonio destinato secondo le modalità previste dalla disciplina nazionale di settore.

Questo decreto rappresenta un passo significativo verso una regolamentazione più rigorosa del mercato delle criptovalute in Italia, allineandosi con le normative europee e garantendo una maggiore tutela dei clienti e stabilità del sistema finanziario.

Attualità

“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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Attualità

L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Attualità

Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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