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Attualità

Vandalizzato il Monumento a Giacomo Matteotti: Oltraggio alla Memoria e alla Democrazia

Nella notte del 18 giugno 2024, il monumento che commemora Giacomo Matteotti, assassinato dai fascisti nel 1924, è stato vandalizzato con scritte inneggianti al fascismo. Questo atto vile ha anche preso di mira la corona di fiori posta in occasione del centenario della sua morte, un gesto di profondo rispetto e memoriale da parte della comunità di Riano.

Il sindaco Luca Abbruzzetti ha condannato energicamente l’atto come un oltraggio non solo alla memoria di Matteotti, ma anche alla Repubblica e ai valori di libertà e democrazia. Ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’apologia del fascismo è un crimine, ribadendo l’intollerabilità di simili azioni.

Il Partito Democratico di Riano e numerosi altri rappresentanti politici hanno espresso solidarietà e indignazione. Mario Ciarla, capogruppo del PD in consiglio regionale, ha sottolineato che i valori per cui Matteotti e gli antifascisti si sono battuti non saranno mai piegati dalla violenza e dall’ignoranza.

Giacomo Matteotti, deputato socialista, fu rapito e assassinato dopo aver denunciato i brogli elettorali nelle elezioni del 1924, portando alla luce la violenza fascista emergente sotto Mussolini. Il monumento sulla via Flaminia a Riano segna il luogo del suo tragico assassinio e continua a essere un simbolo della lotta contro il fascismo.

L’episodio di vandalismo non solo danneggia un monumento storico, ma rappresenta un affronto alla memoria collettiva e alla giustizia. L’appello è a preservare la memoria di Matteotti e dei valori di libertà che ha incarnato, resistendo a ogni tentativo di cancellazione della storia.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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Attualità

L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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