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Calabria

Catanzaro | Lettere minatorie al sindaco Fiorita e direttore di Amc

Una busta contenente un messaggio minatorio è stata recentemente recapitata agli uffici della Amc S.p.A, l’azienda municipalizzata di Catanzaro. Il destinatario del messaggio intimidatorio era Luca Brancaccio, direttore generale dell’azienda. L’episodio è stato prontamente reso noto dalla stessa Amc S.p.A attraverso un comunicato ufficiale.

Secondo quanto riportato, la lettera, scritta a mano e proveniente da autori anonimi, contiene minacce dirette nei confronti del vertice aziendale, inclusi anche riferimenti al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

La reazione dell’azienda non si è fatta attendere: è stata subito presentata denuncia alle autorità competenti, le quali sono state sollecitate a condurre le necessarie indagini per identificare i responsabili di questo gesto preoccupante.

Luca Brancaccio, in rappresentanza dell’Amc S.p.A, ha sottolineato che l’azienda continuerà a operare nel rispetto della legalità e della trasparenza, mantenendo una stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Ha ribadito la determinazione dell’azienda nel non farsi intimidire da atti del genere.

Anche il sindaco Nicola Fiorita ha espresso ferma solidarietà nei confronti del direttore generale e dell’intera squadra di Amc S.p.A. Ha dichiarato che l’amministrazione non si lascerà intimidire da minacce e continuerà a svolgere il proprio lavoro nell’interesse della città di Catanzaro, con coerenza e dedizione.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha aggiunto la sua voce di sostegno, condannando fermamente l’atto intimidatorio e auspicando un rapido chiarimento delle responsabilità.

L’episodio rappresenta un grave affronto alla sicurezza e alla serenità delle istituzioni locali, ma anche un’opportunità per riaffermare l’impegno comune verso valori di legalità e trasparenza nella gestione pubblica.

Le autorità competenti stanno già lavorando per individuare i colpevoli e assicurarli alla giustizia, affinché atti del genere non possano ripetersi nel futuro.

Calabria

Tentata Violenza a Montalto Uffugo (CS): Arrestato Pensionato di 74 Anni

Un pensionato di 74 anni è stato arrestato a Montalto Uffugo con l’accusa di aggressione e tentata violenza sessuale ai danni di una donna ucraina, rifugiata di guerra. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri grazie all’intervento dei carabinieri della stazione cittadina, guidati dal maresciallo Giuseppe Motta.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia della vittima, che ha fornito un racconto dettagliato degli eventi. Secondo quanto emerso dagli accertamenti investigativi, il 17 giugno scorso la donna sarebbe stata prima aggredita fisicamente e poi bloccata nel tentativo di abusare sessualmente di lei. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe provocato alla vittima ferite al collo e alla spalla, costringendola a subire atti sessuali.

L’uomo, identificato con le iniziali E. P., è stato posto agli arresti domiciliari con l’ausilio di un braccialetto elettronico. Le autorità continuano a indagare sul caso per confermare tutte le circostanze e assicurare che giustizia venga fatta.

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Attualità

Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Omicidio avvocato Pagliuso, confermato ergastolo per Luciano Scalise

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai legali di Luciano Scalise, Pino Scalise, Vincenzo Maria Domanico e Andrea Scalzo riguardo alla sentenza di secondo grado relativa all’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Al contrario, ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Angelo Rotella. Di conseguenza, le pene inflitte lo scorso giugno dalla Corte d’Appello di Catanzaro sono diventate definitive per i primi quattro imputati: ergastolo per Luciano Scalise, 23 anni e 10 mesi di reclusione per Pino Scalise, 6 anni e 8 mesi per Domanico e 7 anni per Scalzo. Per quanto riguarda Rotella, la Corte Suprema ha annullato parzialmente la condanna di 8 anni e 4 mesi, rinviando il caso ai giudici di secondo grado di Catanzaro.

Nel corso del lungo processo derivato dall’omicidio dell’avvocato avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2016, che ha visto imputati padre e figlio Pino e Luciano Scalise, tra gli altri, hanno difeso gli avvocati: Canzoniere, Chiodo, Vianello Accorretti, Larussa, Galati, Nimpo, Gigliotti, Mendicino, Penna. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Ferraro, Zofrea, Galeota, Staiano, Candido, Pietro e Gianfranco Agapito, Raimondi. Recentemente è stata emessa la sentenza di secondo grado per Marco Gallo, riconosciuto come l’autore materiale dell’omicidio, confermando l’ergastolo e includendo l’aggravante mafiosa precedentemente esclusa nella sentenza di primo grado.

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