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Attualità

Sardegna | Todde sulle rinnovabili: “richiesta autorizzazioni superiore di oltre 10 volte il tetto stabilito da Stato ed Europa”

“Attualmente, c’è una domanda di autorizzazioni che supera di oltre dieci volte il limite stabilito da Stato ed Europa per le energie rinnovabili, eppure questa energia non viene nemmeno sfruttata dai sardi”, ha dichiarato la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, durante la trasmissione radiofonica “L’Attimo Fuggente” di Giornale Radio.

“È ancora più incredibile che tutti questi progetti non potrebbero nemmeno esportare l’energia prodotta, poiché, nonostante le infrastrutture in costruzione, non sarebbe sufficiente per trasportare tutto il quantitativo”, ha aggiunto. “La situazione in Sardegna è una pura speculazione. Non abbiamo voce in capitolo in termini di paesaggio e pianificazione urbana. Io e la mia maggioranza siamo pienamente favorevoli alla transizione ecologica, ma vogliamo essere noi a decidere come e dove posizionare i parchi eolici e i pannelli solari”.

Riguardo all’impianto fotovoltaico di 1000 ettari proposto dal governo cinese nella Nurra, Todde ha dichiarato: “Non ho paura della Cina, difenderò le prerogative dei sardi. Il governo non deve metterci in queste condizioni, né ritardare nell’istituire regole. Se non ci sono regole, le stabiliremo noi. Combatteremo la nostra battaglia”.

“Non è accettabile sacrificare 1000 ettari di terreno agricolo, anche con produzioni IGP e DOP, per un progetto agrivoltaico che non verrà neanche sfruttato da noi, ma da un governo straniero”, ha ribadito Todde. “La situazione è sfuggita di mano, combatteremo insieme ai comitati e ai cittadini che non intendono arrendersi. Non lo permetteremo”.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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Attualità

L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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