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Lamezia Terme (CZ) | Venerdì sit-in dei tirocinanti in piazza Prefettura a Catanzaro

Il mese di giugno potrebbe segnare una svolta decisiva per la questione dei tirocinanti in Calabria.

La discussione sull’assestamento di bilancio, che non è ancora iniziata ma che coinvolgerà il Governo e il Parlamento nelle prossime settimane, dovrà includere la ricerca di ulteriori circa 60 milioni di euro da aggiungere ai già stanziati cinque milioni. Solo così si potrà dare attuazione concreta alla normativa inserita nel Milleproroghe, che prevede deroghe per le assunzioni e consente a Comuni, Province e Città Metropolitane di integrare i 4.200 tirocinanti, porre fine a una situazione vergognosa protrattasi per oltre dieci anni.

Questa sarà anche l’opportunità per affrontare le discriminazioni subite dai tirocinanti che operano in altri enti pubblici e privati. Una problematica che coinvolge un numero significativo di lavoratori e famiglie e merita un’attenzione particolare nel contesto del dibattito politico regionale e nazionale. L’attenzione, che a febbraio ha portato a un importante riconoscimento a livello nazionale del ruolo dei tirocinanti e alle relative normative, è diminuita ma deve essere ripristinata.

Questo è quanto affermano le Segreterie Regionali Nidil Cgil Felsa Cisl Uil Temp Usb Fds. Pertanto, come annunciato il 7 maggio scorso a Catanzaro, NidilCgil, Felsa-Cisl, UilTemp e Usb-FdS, insieme ai lavoratori, organizzeranno un sit-in il 7 giugno a Lamezia per richiamare l’attenzione sulle risorse necessarie. Per questi sindacati non ci sono momenti più o meno opportuni per affrontare temi vitali come il lavoro. L’azione sindacale non è rivolta contro qualcuno o un partito politico, ma è sempre e solo a favore dei tirocinanti, apprezzando chiunque si schieri con loro. È importante che tutti contribuiscano in modo positivo per ottenere risultati concreti che restituiscano dignità ai calabresi.

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