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Puglia

Figc | Indagini sul rosso a Bellomo in Ternana-Bari

La procura della Figc ha avviato un’indagine sull’espulsione di Nicola Bellomo nella partita Ternana-Bari, gara di ritorno dei playout di Serie B, presieduta da Giuseppe Chiné.

Si tratta di un’espulsione insolita, poiché è avvenuta quando il risultato della partita era già acquisito (con il Bari in vantaggio 3-0), e perché il giocatore è stato espulso non essendo neanche in campo, ma sulla panchina. Il cartellino rosso è stato mostrato dopo una lite con un raccattapalle. Sospetti sono stati sollevati anche da alcune scommesse effettuate poche ore prima della partita in una ricevitoria di Bari, che puntavano sull’espulsione di Bellomo, con un pagamento di 24 volte la posta.

Cronaca

Fasano | C’è un Indagato nella Morte di Clelia Ditano: la ragazza caduta nel vano ascensore

C’è un indagato nell’inchiesta condotta dalla Procura di Brindisi sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne deceduta nella notte tra domenica e lunedì scorsi a Fasano, in seguito a una caduta di oltre 10 metri dal vano ascensore della palazzina in cui abitava con i genitori in via Piave, a Fasano (Brindisi). La notizia è stata riportata da alcuni quotidiani locali, e l’ipotesi di reato è omicidio colposo.

Secondo quanto appreso, gli accertamenti tecnici si concentreranno prima di tutto sull’ascensore per verificare le cause del malfunzionamento e il possesso delle autorizzazioni necessarie, e poi sul telefonino della ragazza. Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, in vista dell’autopsia, è stato notificato un avviso di garanzia all’amministratore della palazzina come atto dovuto.

Inoltre, è stato reso noto che una parte delle spese per il funerale sarà coperta da un giovane di 26 anni, originario di Milano e titolare di un’attività di tatuatore a Mesagne. Il ragazzo ha spiegato di non conoscere personalmente Clelia Ditano, ma di essersi “molto immedesimato” nella sua tragica storia poiché anche lui ha sofferto la perdita prematura della sorella, morta quattro anni fa a soli 19 anni.

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Cronaca

Foggia | Olio extravergine d’oliva contraffatto ed adulterato: 3 persone segnalate

I Finanzieri della Compagnia di Cerignola hanno scoperto tre laboratori clandestini adibiti alla preparazione di olio extra vergine di oliva contraffatto ed adulterato e sequestrato oltre 37.000 litri di prodotto illegale. Durante le attività di controllo economico del territorio, le fiamme gialle hanno individuato, in aree diverse dell’agro cerignolano, tre capannoni in cui veniva prodotto olio che sarebbe stato commercializzato come extra vergine di oliva, ma in realtà proveniente, come hanno documentato le analisi svolte dal personale dell’A.R.P.A. Puglia, da una miscelazione di olio di semi di girasole ad alto contenuto di acido linoleico con aggiunta di sostanze coloranti, come clorofilla e betacarotene in misura superiore ai limiti ammessi per gli oli destinati al consumo alimentare.

La miscela veniva poi confezionata in taniche e lattine sulle quali erano apposte indicazioni attestanti la qualità extravergine del prodotto, per essere poi commercializzate. Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati tutti gli strumenti e le attrezzature utilizzate per il confezionamento, imbottigliamento e miscelazione dell’olio d’oliva contraffatto tra cui 15 cisterne della capienza di 10.000 lt. e 1.000 lt., pompe aspiratrici, imbottigliatrici multiple, colini, etichettatrici, soffiatrici e miscelatori unitamente ad oltre 23.000 lattine da 5 lt. recanti indicazione “olio extra vergine di oliva”. 3 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Foggia per le ipotesi di reato di commercio di sostanze nocive e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, di cui n. 2 anche per violazioni amministrative rela-tive all’assenza di indicazioni sulla tracciabilità dell’origine e della qualità del pro-dotto alimentare.

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Liguria

Asti | 13 arresti per tentato omicidio, spaccio di droga e porto abusivo di armi in Piemonte, Liguria e Puglia.

Nella giornata di ieri, 5 luglio, nelle province di Asti, Torino, Alessandria, Bari, Imperia e Savona, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Asti, supportato dai Comandi territorialmente competenti, ha dato esecuzione a due distinte Ordinanze applicative di misure cautelari emesse dal locale Ufficio G.I.P. nei confronti di complessivi 13 soggetti (11 uomini e 2 donne), 5 destinatari della custodia cautelare in carcere e i restanti a misure alternative.

I due provvedimenti restrittivi, strettamente correlati tra loro, scaturiscono dalle strutturate indagini svolte a partire dal mese di luglio 2022 sotto la direzione della locale Procura della Repubblica nei confronti di diversi pregiudicati notoriamente inseriti negli ambienti criminali cittadini e coinvolti, a vario titolo, in gravi eventi delittuosi occorsi nel capoluogo: il 15 luglio 2022, in via Pasolini, venivano esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di un 35enne astigiano e il 22 settembre successivo si verificava una brutale aggressione ai danni di un soggetto (anch’egli destinatario della presente misura), successivamente ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Asti. Per entrambi gli episodi è contestato il reato di tentato omicidio. 

Le complesse e prolungate indagini hanno permesso di raccogliere un solido quadro probatorio nei confronti degli indagati, a carico dei quali sono contestati, a vario titolo, i reati di tentato omicidio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. È stata altresì evidenziata l’attuale contrapposizione tra due gruppi criminali operanti in città, già oggetto di approfondimento investigativo nell’indagine “Mare Magnum”, culminata con l’esecuzione di 13 provvedimenti cautelari il 7 luglio 2023.

Nel corso delle indagini, al fine di riscontrare le condotte criminose oggetto di contestazione, sono state sottoposte a sequestro una pistola semiautomatica calibro 22LR completa di caricatore e 95 proiettili provento di furto in abitazione, due fucili a canne parallele cal. 16, un fucile modificato a canne parallele mozzate cal. 12 e vario munizionamento, nonché complessivi 210 gr. di hashish, 120 gr. di cocaina e 535 gr. di eroina e materiale per il taglio, confezionamento e pesatura delle sostanze stupefacenti.

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