Attualità

Le condizioni di Michael Schumacher restano un mistero: privacy tra spese e investimenti

Sono passati 11 anni dal tragico incidente sugli sci del 29 dicembre 2013, e le condizioni di salute di Michael Schumacher rimangono avvolte nel mistero. La famiglia del pluricampione del mondo di Formula 1 ha sempre mantenuto un rigoroso riserbo, proteggendolo da speculatori e curiosi, e solo un ristretto gruppo di persone è a conoscenza del suo stato reale.

Recentemente, la rivista «Die Aktuelle» è stata condannata per aver pubblicato una falsa intervista con Schumacher, realizzata utilizzando l’intelligenza artificiale. La moglie di Schumacher, Corinna, continua a garantire al marito ogni tipo di assistenza medica necessaria, affrontando costi elevati. La gestione delle spese, che ammontano a circa sette milioni di euro l’anno per attrezzature e personale specializzato, è finanziata dal capitale della famiglia, frutto degli investimenti diversificati effettuati negli anni.

Corinna ha adottato una visione manageriale per gestire le ingenti spese mediche, decidendo cosa vendere per sostenere le cure del marito. Tra i beni di lusso recentemente messi in vendita ci sono stati otto orologi della collezione privata di Schumacher, venduti all’asta per circa quattro milioni di euro. Negli anni, la famiglia ha venduto anche un jet privato e una residenza in Norvegia.

Per garantire maggiore protezione e privacy a Schumacher, la famiglia ha acquistato una villa a Maiorca, precedentemente di proprietà di Florentino Perez, attuale presidente del Real Madrid, e i terreni circostanti. Questo investimento è stato fatto due anni fa, dopo la vendita della villa sul Lago di Ginevra.

Le condizioni di Michael Schumacher rimangono sconosciute al grande pubblico, protette con cura dalla sua famiglia. Nel frattempo, Corinna Schumacher continua a gestire con abilità le risorse finanziarie per garantire al marito le migliori cure possibili, dimostrando una dedizione straordinaria in una situazione estremamente difficile.

DI TENDENZA

Exit mobile version