Campania
Corte di Cassazione | Sequestro terreni e quote societarie del ‘colletto bianco’ dei Casalesi, annullata la confisca
La Corte di Cassazione ha deciso di riesaminare il sequestro di terreni, fabbricati e quote societarie appartenenti all’ex moglie e ai figli di Gennaro De Angelis, un imprenditore ottantenne che si è trasferito nel Basso Lazio per gestire gli affari del clan dei Casalesi con l’approvazione di Nicola Schiavone. La sesta sezione della Corte, presieduta da Gaetano De Amicis, ha preso in esame i ricorsi presentati dai familiari dell’uomo contro il decreto della Corte di Appello di Roma Sezione Misure di Prevenzione, che aveva confermato il sequestro disposto dal tribunale di Frosinone.
In pratica, terreni, edifici e quote della società ‘Immobiliare 2005’, intestati ai familiari di De Angelis ma ritenuti dalla giustizia disponibili per l’ex imprenditore affiliato al clan dei Casalesi, sono stati sequestrati. De Angelis era coinvolto nell’inchiesta ‘Giada’ della Guardia di Finanza sulla cellula operativa dei Casalesi nel Basso Lazio, dove gestiva numerosi autosaloni per conto di Nicola Schiavone. Il sequestro ha riguardato un patrimonio del valore di 80 milioni di euro, tra cui beni dei familiari di De Angelis, acquisiti attraverso operazioni di compravendita fittizie di terreni e immobili.
L’avvocato Pasquale Bartolo, difensore dei familiari, ha sollevato delle critiche riguardo alle valutazioni effettuate dal tribunale di Frosinone e dalla Corte di Appello di Roma. In particolare, ha sottolineato che non è stata adeguatamente verificata la disponibilità effettiva degli immobili di Castrocielo e della società di cui sono state confiscate le quote a Gennaro De Angelis.
Di conseguenza, la sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato il decreto impugnato e ha ordinato un nuovo processo alla Corte di Appello di Roma Sezione Misure di Prevenzione.
Campania
Napoli | Esplosione a Saviano: crolla palazzina, due bambini perdono la vita
Una violenta esplosione, attribuita a una fuga di gas GPL, ha provocato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, nella provincia di Napoli. Il disastro sembra essersi originato al piano superiore, dove viveva una persona anziana.
Al piano terra si trovava una famiglia composta da cinque membri. Tra le macerie, i soccorritori hanno tratto in salvo il padre e uno dei tre figli, un bambino di 2 anni. Purtroppo, gli altri due bambini, di 6 e 4 anni, sono deceduti nel crollo. I vigili del fuoco continuano le ricerche per recuperare la madre e l’anziana, ancora intrappolate sotto i detriti. L’incidente è avvenuto alle 8 di domenica in Via Tappia, e sul luogo sono intervenute anche le squadre specializzate in soccorso tra le macerie.
Campania
Napoli | Arrestato 52enne per estorsione aggravata dal metodo mafioso
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato un uomo di 52 anni, destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento, datato 11 settembre, impone all’individuo di espiare una pena di 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso a Napoli nel 2006.
Grazie a una precedente attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in un’abitazione dove si trovava senza essere né residente né domiciliato. Le indagini proseguono per monitorare eventuali sviluppi legati alla sua rete di contatti.
Campania
Napoli | Armi e munizioni clandestine: due arresti per ricettazione e detenzione illegale a Scampia
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 20 anni, entrambi residenti a Scampia, con l’accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e relativo munizionamento. I due, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale, sono in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno portato alla scoperta di un deposito, utilizzato dal trentaduenne, in cui si sospettava fossero nascoste armi illegali. Dopo un’attività di osservazione, gli agenti hanno notato i due uomini mentre trasportavano con atteggiamento sospetto due pacchi dal locale a un’automobile. Immediatamente fermati, all’interno delle confezioni sono stati rinvenuti un fucile a pompa, risultato rubato, e un altro con la matricola abrasa.
Le verifiche sono state successivamente estese al deposito, dove la polizia ha trovato altri fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, numerose munizioni di vario calibro, centinaia di bossoli, cariche per armi corte, un dispositivo per la fabbricazione di cartucce e mezzo chilo di polvere pirica.
Particolare rilevanza ha avuto la scoperta che uno dei fucili rinvenuti era stato denunciato come rubato dal padre del 32enne, il quale lo deteneva legalmente. L’uomo, che risiede nello stesso stabile dove si trova il deposito, è stato trovato in possesso di numerosi coltelli e proiettili di vario calibro ed è stato denunciato.
Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e legami nel traffico illegale di armi nella zona.
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