La nave umanitaria Geo Barents di Medici Senza Frontiere ha attraccato alle 8.30 alla banchina 19 del porto di Ancona con a bordo 34 naufraghi: 19 adulti e 15 minori, di cui 14 non accompagnati.

I migranti-naufraghi, salvati il 27 giugno scorso al largo delle coste libiche, includono anche una ragazzina minorenne.

Attualmente sono in corso i primi controlli sanitari sull’imbarcazione e le procedure di accoglienza e identificazione sono coordinate dalla Prefettura di Ancona.

Sulla banchina sono presenti tutte le istituzioni coinvolte, tra cui le forze dell’ordine, la protezione civile, la guardia costiera, i vigili del fuoco e gli operatori sanitari, tra cui la Croce Rossa che ha fornito scatoloni di giocattoli in vista della presenza di minori tra i migranti. Ventisette dei naufraghi saranno ospitati nelle Marche, mentre sette dei minori saranno presi in carico dal ministero dell’Interno e trasferiti in strutture nel Molise.

All’avvio delle operazioni di sbarco e identificazione sul molo erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ancona Saverio Ordine e il questore Cesare Capocasa.

Per il porto di Ancona, questo è il decimo sbarco di una nave umanitaria dal inizio del 2023, con un totale di mille naufraghi accolti; è la terza nave di questo tipo a sbarcare nelle Marche nel 2024.

Un giovane di 16 anni ha perso la vita in un incidente stradale sulla Strada provinciale 165 “Gildonese”, tra Campobasso e Gildone.

Era passeggero dell’auto guidata dalla sorella, appena ventenne, che ha perso il controllo del veicolo per motivi ancora da determinare, causando il ribaltamento.

Purtroppo, il sedicenne non ha potuto essere salvato, mentre la giovane è stata trasportata in condizioni gravi all’ospedale Cardarelli di Campobasso dal 118 Molise. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi necessari.

I pendolari della linea ferroviaria Campobasso-Roma sono indignati per i tagli delle corse annunciate, scatenando una polemica crescente. In una nota ufficiale, esprimono perplessità riguardo alle decisioni “irresponsabili di un management aziendale che approfitta della totale assenza della Regione e dei suoi rappresentanti, visibili solo nelle fastose inaugurazioni dell’elettrificazione mitologica”. Chiedono chiarimenti sulla volontà di cancellare alcune corse dal già limitato servizio quotidiano, denunciando che la soppressione, deliberatamente nascosta e non annunciata con il cambio stagionale dell’orario per evitare la pubblica conoscenza, partirà nei primi giorni di luglio.

Secondo quanto emerso, è prevista la soppressione del treno delle 7.45 da Isernia a Roma senza alternative proposte. Dei due treni giornalieri da Roma Termini a Isernia, alle 19.35 e alle 20.35, sarà attivo solo uno alle 20.15. I pendolari criticano questa decisione, definendo il servizio già ridotto ai minimi termini con orari impraticabili. Rilevano che i treni in questione sono essenziali per chi viaggia quotidianamente e hanno fatto notare che questi treni, stranamente, non fermano a Cassino.

Secondo i pendolari, sarebbe stato più sensato riorganizzare il treno delle 9.35 da Isernia a Roma Termini, considerato un orario inutile anche per i turisti, o uno dei due treni delle 13.07 o delle 14.35 da Roma Termini a Isernia, se si voleva effettuare risparmi. Infine, sollevano una critica verso i politici locali, sottolineando come sembrino più interessati ai viaggiatori laziali rispetto ai molisani, nonostante i disagi subiti dai residenti locali con fermate inutili e orari poco pratici.