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Cronaca

Taranto | Mamma con figlio autistico perdono casa all’asta


Mio figlio è abituato alla routine e i cambiamenti improvvisi potrebbero causargli stress emotivo.

Questa è la casa dove è cresciuto, circondato da tanto affetto, in un quartiere che conosce bene, dove è rispettato e accettato per quello che è. Saverio non è solo un numero, né un errore nel percorso della vita.” Queste sono le parole di Adriana Parisi, madre di Saverio, un ragazzo autistico di 31 anni. La famiglia ha ricevuto una nuova notifica di sfratto dall’abitazione a Taranto, dove vivono da 24 anni, a seguito della perdita all’asta della casa a causa dell’impossibilità di pagare le rate del mutuo dopo la separazione di Adriana dal marito nel 2016.

Un anno fa è arrivata la prima notifica di sfratto, ma il procedimento è stato temporaneamente sospeso grazie all’intervento del prefetto Demetrio Martino.

Ora, un’altra procedura di sgombero è prevista per l’8 maggio. Oggi, Adriana Parisi e il comitato spontaneo “iostoconsaverio” hanno organizzato un sit-in di fronte al palazzo del governo e hanno incontrato il vice prefetto, appellandosi a lui per trovare una soluzione. L’obiettivo principale è rimanere nella loro casa, magari pagando un affitto o cercando di riacquistarla.

“Attualmente devo 32.000 euro alla banca, compresi gli interessi”, spiega Adriana Parisi. “La casa è stata oggetto di pignoramento e venduta all’asta per 21.000 euro. Tuttavia, non sono mai stata informata del pignoramento o degli avvisi d’asta, il che non è giusto, specialmente considerando le esigenze di mio figlio, che è stato praticamente dimenticato dagli atti legali”. Anche se hanno tentato di negoziare con il nuovo proprietario per trovare una soluzione che garantisse la tranquillità e la stabilità di Saverio, finora non hanno avuto successo.

“Per Saverio, questa è la sua casa e vuole rimanere qui”, conclude Adriana. “Non è mai troppo tardi per la solidarietà. Non è mai troppo tardi per fare un passo indietro e dimostrare di essere persone migliori”.

Cronaca

Tortona | Spaccio di cocaina in città, tre arresti e due denunce

Le operazioni dei carabinieri di Tortona (Alessandria) hanno inflitto un duro colpo al traffico di cocaina nella città. Durante un’operazione mirata, i militari hanno osservato un’attività sospetta nella zona di corso Don Orione. Un uomo è stato notato vicino a un’auto parcheggiata in modo insolito davanti a un garage, mentre si comportava in modo sospetto, passeggiando avanti e indietro e guardandosi intorno.

Poco dopo, tre persone sono uscite da un cortile vicino: due di loro sono salite a bordo dell’auto, mentre la terza ha preso posto sul lato passeggero. L’auto è stata successivamente fermata dai carabinieri dopo pochi metri di marcia. A bordo del veicolo c’erano due uomini di 25 anni e due di 35 anni. Quando interrogati, hanno dichiarato che stavano andando in piscina, ma uno di loro era già noto alle forze dell’ordine.

Durante i controlli, è emerso che il conducente dell’auto aveva un coltello a serramanico e il passeggero accanto a lui aveva una dose di cocaina. L’indagine ha portato a scoprire che l’uomo con la droga era fuggito, ma è stato successivamente rintracciato. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato un 44enne e una notevole quantità di cocaina. In vari punti dell’appartamento, sono stati sequestrati più di 107 grammi di droga, divisa in diverse confezioni e nascosta in vari luoghi, inclusi comodini e sotto al letto. Inoltre, sono stati trovati un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento e circa 2.500 euro in contanti.

L’operazione ha portato a tre arresti e due denunce. Questo intervento rappresenta un significativo successo per le forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di stupefacenti, dimostrando l’efficacia delle operazioni di controllo e la determinazione a combattere la criminalità nella regione.

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Cronaca

Aosta | Soccorritori non riescono a raggiungere i due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco

Sul Monte Bianco, la situazione meteo avversa sta complicando gravemente le operazioni di soccorso per due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. I due, bloccati a circa 4.600 metri di quota, hanno lanciato un allarme sabato pomeriggio, segnalando di trovarsi in difficoltà e di rischiare l’ipotermia a causa delle condizioni estreme.

Le squadre di soccorso, tra cui il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix e il Soccorso alpino valdostano, sono state costrette a interrompere le ricerche a causa del maltempo persistente. A Chamonix, le condizioni sono particolarmente difficili, con piogge che hanno iniziato a cadere dalla mattina. Anche se le condizioni sono leggermente migliori a Courmayeur, il maltempo sulla cima del Monte Bianco rende impossibile l’accesso sia via elicottero che via terra.

Le temperature sui 4.750 metri del colle Major sono scese a oltre -12 gradi durante la notte, secondo i dati della stazione meteo di Arpa Valle d’Aosta. Gli alpinisti italiani, insieme a due alpinisti coreani anch’essi dispersi, sono in una situazione critica. La speranza è che i due italiani abbiano trovato rifugio dal gelo e dalla bufera, magari scavando una buca nella neve o riparandosi in un crepaccio. Il rifugio più vicino è la Capanna Vallot, situata a 4.362 metri, ma i loro telefoni risultano spenti, rendendo le comunicazioni particolarmente difficili.

Le squadre di soccorso rimangono pronte a intervenire non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, con elicotteri pronti a decollare da entrambi i versanti del Monte Bianco. Nel frattempo, il continuo maltempo continua a rendere estremamente pericolosa qualsiasi operazione di salvataggio.

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Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Colpi di pistola contro l’auto del sindaco Farfaglia

La serata del 7 settembre a San Gregorio d’Ippona è stata segnata da un grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Pasquale Farfaglia. La sua auto è stata colpita da diciassette proiettili, in un episodio che ha sconvolto la comunità locale. L’attacco è avvenuto vicino alla chiesa di Santa Ruba, dove il sindaco stava partecipando ai festeggiamenti in onore della Madonna della Salute.

Il grave episodio è stato scoperto solo la mattina seguente, quando il sindaco ha notato i fori dei proiettili sulla sua vettura. I carabinieri sono ora impegnati nelle indagini per chiarire le circostanze dell’attacco e identificare i responsabili.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla sicurezza e sull’ordine pubblico nella zona, riflettendo un clima di tensione e preoccupazione per l’incolumità dei rappresentanti istituzionali. Le autorità locali e le forze dell’ordine sono al lavoro per fare luce sull’accaduto e garantire che simili atti non rimangano impuniti.

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