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Sicilia

Ustica | Mussolini e gerarchi fascisti non sono più cittadini onorari dell’isola


Benito Mussolini e i gerarchi fascisti non godono più dello status di cittadini onorari dell’isola di Ustica.

Attraverso un emendamento approvato dal consiglio comunale, il regolamento è stato modificato: tutte le onorificenze decadono per i defunti.

La proposta di modifica, che riguarda la decadenza di tutte le cittadinanze conferite in passato a personaggi ora deceduti, è stata avanzata dai consiglieri del gruppo di maggioranza, dopo aver respinto un emendamento della minoranza. Da mesi, i tre consiglieri di opposizione avevano sollecitato la revoca delle onorificenze assegnate nel 1924 a Mussolini e ai gerarchi Roberto Farinacci, Pietro Lanza di Scalea, Alfredo Cucco e Cesare Mori. “Con questa decisione si mette fine alle polemiche e si colma definitivamente una lacuna del precedente regolamento”, affermano i consiglieri di maggioranza. “Ci saremmo aspettati una collaborazione più costruttiva ed efficace da parte del gruppo di minoranza, ma ancora una volta dobbiamo constatare atteggiamenti polemici e trionfalistici, dimostrando un scarso senso civico e fair play, preferendo il clamore mediatico e sui social piuttosto che un confronto costruttivo e pacato sulle questioni, al fine di guadagnare visibilità e, di fatto, astenendosi quando avrebbero potuto concordare”.

“Promuovere battaglie contro tutto e tutti non è un comportamento adeguato al ruolo ricoperto. I cittadini non hanno bisogno di scontri ideologici, ma di rappresentanti che lavorino per migliorare i servizi, ascoltino le esigenze e si adoperino per spiegare i processi amministrativi”.

Con la modifica del regolamento, oltre a Mussolini e ai gerarchi fascisti, il Comune di Ustica revoca la cittadinanza a tutti i personaggi a cui era stata conferita e che sono ora deceduti: tra di essi Mike Bongiorno, Lucio Messina, l’ideatore del Tridente d’Oro della prestigiosa manifestazione subacquea dell’isola e tutti i vincitori del premio, che di default diventavano cittadini onorari dell’isola di Ustica, come l’astronauta americano Malcom Scott Carpenter, Walt Disney, Jacques-Yves Cousteau, Folco Quilici, Enzo Maiorca e molti altri.

“Oggi la maggioranza guidata dal sindaco di destra Salvatore Militello, anziché procedere alla semplice revoca della cittadinanza onoraria conferita nel 1924 al dittatore Benito Mussolini, ha approvato un emendamento che stabilisce che la cittadinanza onoraria cessa di esistere quando i cittadini onorari non sono più in vita”, affermano i consiglieri di minoranza Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara. “Riteniamo che ciò non sia opportuno. Ci sono illustri personaggi, cittadini onorari del Comune di Ustica, che, sebbene deceduti, continuano a dare lustro all’isola. Non si può paragonare l’operato di Mussolini all’azione positiva di coloro che hanno meritato la cittadinanza per autentici contributi culturali, scientifici e umanitari. Ricordiamo che oggi cessa di esistere anche la cittadinanza per Mike Bongiorno, presentatore della manifestazione subacquea, e Lucio Messina, ideatore della manifestazione e vincitore del Tridente d’Oro”.

“Scriveremo a tutti i Comuni italiani, chiedendo la revoca della cittadinanza a Benito Mussolini e ai suoi seguaci gerarchi fascisti. Ustica è stata un’isola di autentico antifascismo, resistenza e libertà, dove sono stati confinati anche Antonio Gramsci, Nello Rosselli e Giuseppe Romita, uno dei Padri costituenti”, concludono i consiglieri.

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Sicilia | 2 luglio Giornata nazionale contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato, proposta del Magistrato Bruno Giordano

Il 2 luglio è stato proposto come Giornata nazionale contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato da Bruno Giordano, magistrato di Cassazione e ex direttore dell’Ufficio Nazionale del Lavoro fino a dicembre 2022, tramite un editoriale su La Repubblica.

Due anni fa, il 2 luglio, a Marina di Acate (Ragusa), scomparve Daouda Diane, un ivoriano di 37 anni che lavorava come mediatore culturale in una cooperativa per l’accoglienza dei migranti. Quel giorno, Daouda si era recato in un cementificio ad Acate per lavorare per mezza giornata. Tuttavia, dopo quella mattina, non si hanno più notizie di lui: non si sa se abbia lasciato il cementificio o dove sia stato portato. Nonostante le indagini dei carabinieri, che hanno incluso controlli all’interno del cementificio e in terreni adiacenti, non è stato possibile ottenere risultati. Attualmente, quattro persone sono indagate, ma senza alcuna accusa specifica o avviso di chiusura delle indagini. Oggi, a due anni di distanza, si terrà una manifestazione in suo ricordo davanti alla sua abitazione, organizzata dal sindacato Usb.

Giordano spiega la sua proposta con queste parole: “Una giornata per suscitare dubbi e stimolare riflessioni, per evitare l’oblio e chiedere verità, per rivendicare dignità”. E aggiunge: “È nostro dovere pretendere verità, ricordare Diane e Satnam Singh, brutalmente ucciso a Latina, e restituire dignità a tutti gli uomini e le donne costretti ogni giorno a lavorare nei nostri campi, qualsiasi sia la temperatura, per arricchire la filiera commerciale, a salire sui ponteggi, a scaricare pacchi, a svolgere lavori domestici. La certezza dei diritti del lavoro è diventata un lusso irraggiungibile nelle campagne per i braccianti, così come nelle città per i rider, fattorini, colf, badanti, e nei prestigiosi studi professionali per tirocinanti, stagisti, praticanti e liberi professionisti, sfruttati da chi abusa della loro ambizione di diventare ciò per cui hanno studiato”.

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Palermo | Trapianto di cuore con “Heart in the box”, tecnologia innovativa per il trasporto dell’organo

A Palermo è stato eseguito il primo trapianto di cuore utilizzando la tecnologia ‘Heart in the box’, che ha consentito di trasportare l’organo in condizioni pulsanti e vitali fino al centro trapianti di Ismett. Questo innovativo approccio, sviluppato negli Stati Uniti e già impiegato nei migliori centri trapianti d’Europa e Nord America, ha segnato un passo significativo per il Mezzogiorno d’Italia.

Il cuore è stato trasportato in una scatola sterile dove è stato perfuso con il sangue del donatore, mantenendo così la sua funzionalità cardiaca durante il viaggio di circa 6 ore fino alla sala operatoria. Questo ha ridotto notevolmente il periodo di sofferenza ischemica dell’organo, garantendo che il muscolo cardiaco continuasse a ricevere ossigeno e sangue necessari per mantenere le sue funzioni metaboliche.

Il trapianto è stato eseguito da un’équipe di Ismett su un paziente siciliano in lista d’attesa da due anni. Michele Pilato, Direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia e Trapianto di Cuore di Ismett, ha sottolineato l’importanza del supporto delle Istituzioni e del Centro Regionale Trapianti nel rendere possibile questo risultato. Grazie alla collaborazione sinergica e all’impiego di tecnologie avanzate come ‘Heart in the box’, il numero di trapianti cardiaci nel 2024 ha registrato un notevole aumento, posizionando Ismett e la Sicilia tra i leader nazionali per il trattamento dei pazienti cardiochirurgici.

Questa tecnologia rappresenta un significativo avanzamento rispetto al metodo tradizionale di conservazione a freddo, consentendo di estendere il raggio di azione dei trapianti e di migliorare notevolmente i risultati post-operatori.

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Siccità | Schifani: “Subito in cantiere opere per 92 milioni”

In Sicilia sono stati stanziati 92 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture idriche prioritarie, rappresentanti il primo stralcio di finanziamenti destinati a 49 interventi inclusi nel Piano idrico della Regione Siciliana, che complessivamente ammonta a 1,6 miliardi di euro. Questo piano è stato interamente approvato dal ministero delle Infrastrutture e inserito nel Piano nazionale per la sicurezza del settore idrico (Pnsii). La pianificazione regionale è stata elaborata dal dipartimento dell’Agricoltura, in collaborazione con l’Autorità di bacino, il dipartimento Acqua e rifiuti, Siciliacque, e i Consorzi di bonifica Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale. L’obiettivo del Piano è programmare le opere necessarie per garantire un approvvigionamento idrico primario, prevenire la siccità, potenziare e adeguare le infrastrutture, migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni idriche attraverso l’ammodernamento delle reti di distribuzione.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, commenta: “Con questa prima tranche di finanziamenti avvieremo immediatamente alcune delle opere pianificate per affrontare una situazione critica che sta colpendo duramente la nostra Isola. Questo è solo l’inizio di una serie di interventi previsti nel nostro Piano, il quale segna una svolta strategica per la Regione. Ora è il momento di passare dalla fase di progettazione a quella operativa, impegnando le strutture regionali per realizzare quanto programmato senza indugi. Vigileremo affinché i cittadini e le imprese siciliane possano ricevere risposte concrete al più presto, per superare le lunghe carenze del nostro sistema idrico.”

Gli interventi prioritari identificati nel Piano sono classificati come classe “A”. Tra essi vi sono le opere di automazione, controllo, modellazione e monitoraggio dell’infrastruttura idropotabile di sovrambito, con un costo di 50 milioni di euro, e la bretella tra il serbatoio San Leo e il potabilizzatore di Gela, valutata 11,7 milioni di euro, per le quali l’esecutore sarà Siciliacque spa. Il Consorzio di bonifica 9 di Catania, invece, si occuperà della sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto a Ponte Barca, con un costo di 23,4 milioni di euro, nonché della manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto per l’alimentazione del sistema irriguo, valutata 48,8 milioni di euro.

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