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Economia

Economia | Benzina, in autostrada al self si superano i 2 euro al litro


Le quotazioni del petrolio registrano un calo, con il prezzo del Brent che si attesta ancora al di sotto dei 90 dollari, ma i costi alla pompa della benzina stanno invece aumentando. In particolare, la media dei prezzi praticati in modalità self service supera i 2 euro al litro sulle autostrade.

Questa è la situazione emersa dalla consueta indagine condotta da Staffetta Quotidiana, secondo la quale sui normali distributori la soglia dei 1,92 euro al litro è ormai prossima. Nel frattempo, i prezzi del gasolio rimangono stabili. Tra le compagnie petrolifere, Q8 ha alzato di un centesimo il prezzo consigliato della benzina e ridotto di uno quello del gasolio per litro.

Analizzando i dati raccolti dall’Osservatorio prezzi del Mimit, che ha preso in considerazione circa 18.000 impianti, emerge che in media la benzina self service viene venduta a 1,919 euro al litro (+3 millesimi rispetto ai giorni precedenti, mentre le compagnie offrono a 1,925 e le pompe bianche a 1,906 euro). Il diesel self service si mantiene a 1,810 euro al litro (1,816 per le compagnie e 1,797 per le pompe bianche). Per quanto riguarda la benzina servita, il prezzo medio è di 2,056 euro al litro (+2 rispetto alla scorsa rilevazione, mentre le compagnie praticano un prezzo di 2,099 e le pompe bianche di 1,970 euro). Per il diesel servito, il costo medio è di 1,950 euro al litro (+1, 1,993 per le compagnie e 1,862 per le pompe bianche).

Per il Gpl servito si registra un prezzo di 0,715 euro al litro (0,724 per le compagnie e 0,704 per le pompe bianche), mentre per il metano servito il costo è di 1,320 euro al chilogrammo (1,340 per le compagnie e 1,303 per le pompe bianche). Per il Gnl si osserva un prezzo di 1,155 euro al chilogrammo (+1 rispetto alla precedente rilevazione, con 1,149 per le compagnie e 1,159 per le pompe bianche).

Sulle autostrade, il prezzo medio della benzina self service è di 2,001 euro al litro (2,259 per il servito), mentre per il gasolio self service si registra un costo medio di 1,912 euro al litro (2,176 per il servito). Il Gpl viene venduto a 0,851 euro al litro, il metano a 1,471 euro al chilogrammo e il Gnl a 1,176 euro al chilogrammo.

Economia

Occupazione in Italia a Maggio 2024: Calo Mensile, Crescita Annua

A maggio, l’occupazione in Italia ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente, corrispondente a una diminuzione di 17.000 unità. Questo calo segue tre mesi consecutivi di crescita nell’occupazione. Tuttavia, confrontando con maggio 2023, il numero di occupati è aumentato del 2,0%, con un incremento di 462.000 unità nel corso dell’anno. Lo ha riportato l’Istat, diffondendo le stime su occupati e disoccupati.

Il tasso di occupazione mensile è sceso al 62,2%. Nel dettaglio, il calo mensile dell’occupazione a maggio ha interessato principalmente i dipendenti a termine, scesi a 2.879.000 unità, e gli autonomi, pari a 5.089.000. Al contrario, i dipendenti permanenti hanno continuato a crescere, raggiungendo 15.986.000 unità.

Complessivamente, il numero degli occupati è stato di 23.954.000, superiore di 462.000 unità rispetto a maggio 2023. Questo incremento è stato trainato dall’aumento di 498.000 dipendenti permanenti e di 42.000 autonomi, nonostante una diminuzione di 77.000 dipendenti a termine.

Analizzando il dato per genere, su base mensile l’occupazione è diminuita per gli uomini (-0,2%, pari a -27.000 unità) e aumentata per le donne (+0,1%, pari a +11.000 unità). Su base annua, la crescita dell’occupazione è stata dell’1,2% per gli uomini (+167.000 unità) e del 3,0% per le donne (+295.000 unità).

Questi dati riflettono una dinamica complessa del mercato del lavoro italiano, con un aumento significativo degli occupati rispetto all’anno precedente nonostante il calo mensile registrato a maggio.

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Economia

Bonus Elettrodomestici 2024: Come Funziona e a Chi Spetta

Il bonus elettrodomestici, introdotto con un disegno di legge attualmente all’esame della Camera dei Deputati, prevede un contributo fino al 30% sulla spesa per l’acquisto di nuovi elettrodomestici di classe energetica non inferiore a:

  • A per lavatrici e lavasciugatrici
  • C per lavastoviglie
  • D per frigoriferi e congelatori

Requisiti:

  • Il bonus è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia.
  • Per le famiglie con ISEE inferiore ai 25.000 euro è previsto un bonus maggiorato.
  • È necessario rottamare un elettrodomestico dello stesso tipo di quello che si intende acquistare.

Importo del bonus:

  • Il bonus massimo è di 100 euro per ogni elettrodomestico.
  • Per le famiglie con ISEE inferiore ai 25.000 euro il bonus massimo è di 200 euro per ogni elettrodomestico.

Come richiedere il bonus:

  • Il bonus verrà erogato sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto dell’elettrodomestico presso il rivenditore.
  • Sarà necessario presentare la documentazione che attesta l’acquisto dell’elettrodomestico e la rottamazione di quello vecchio.

Il bonus è previsto per gli acquisti effettuati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025.

Le coperture per il bonus sono ancora da definire, con un fondo richiesto di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

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Economia

La Corte Costituzionale conferma: il riscatto degli anni di laurea non neutralizza il passaggio al sistema misto pensionistico

La Corte Costituzionale ha deciso che non è possibile “neutralizzare” i contributi derivanti dal riscatto degli anni di laurea per passare dal sistema retributivo al sistema misto nel computo della pensione. Questa decisione è stata presa con la sentenza n.122, respingendo le obiezioni di costituzionalità sollevate dal Tribunale di Roma.

Il Tribunale aveva ritenuto che le disposizioni in questione contraddicessero gli articoli 3 e 38 della Costituzione, perché non garantivano il diritto alla neutralizzazione dei contributi pagati attraverso il riscatto volontario degli anni di laurea. Questo diritto sarebbe stato necessario per permettere ai lavoratori di passare dal sistema retributivo al sistema misto, qualora quest’ultimo si rivelasse più vantaggioso al momento del pensionamento.

La Corte ha chiarito che il principio di neutralizzazione dei contributi può essere applicato solo all’interno del sistema retributivo, per escludere dalla base pensionabile quei contributi aggiuntivi che non influenzano il diritto alla pensione. Tuttavia, non può essere invocato per uscire dal sistema retributivo stesso, anche se questo si è rivelato meno conveniente di quanto previsto al momento del riscatto.

Secondo la Corte, non è possibile scegliere il sistema di computo della pensione in base a una valutazione fatta solo al momento del pensionamento, poiché ciò contrasterebbe con il principio di certezza del diritto che deve regolare il sistema previdenziale. Inoltre, la Corte ha sottolineato che il riscatto degli anni di laurea serve principalmente ad aumentare l’anzianità contributiva, senza influenzare la scelta tra i diversi sistemi pensionistici.

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