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Attualità

Cosenza | In città aumentano i residenti


La città sta registrando un aumento della popolazione, grazie all’aggiunta degli studenti iscritti all’Università della Calabria ai 37.000 residenti fissi. Questo porta la popolazione complessiva a oltre 67.000 persone, un dato significativo se confrontato con il trend demografico della Calabria e della provincia di Cosenza in generale, come riportato dalla Gazzetta.

Oggi, la stampa riconosce a Rende un primato che contraddice i pregiudizi diffusi. La città è una delle poche realtà urbane in Calabria a vedere un aumento del numero di abitanti, nonostante il mercato immobiliare sia in stallo e nonostante una crisi demografica strutturale. Questo si traduce in quasi 2.500 residenti in più. Il gruppo del Laboratorio Civico, che ha supportato l’amministrazione precedente, sottolinea che anche i dati economici confermano questa tendenza positiva. Tuttavia, ritengono che il merito vada attribuito non solo all’amministrazione attuale ma a tutti coloro che hanno governato negli ultimi anni.

In realtà, è importante contestualizzare questo successo in un quadro più ampio. Negli ultimi anni, la politica cittadina ha giustamente lamentato il numero di studenti che vivono al di là del Campagnano, oltre i confini della città. Gli amministratori hanno sottolineato che i servizi offerti dal comune devono tener conto non solo dei 37.000 residenti ufficiali, ma anche del doppio di persone a causa della presenza degli studenti universitari.

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Scoperta gigantesco giacimento di idrogeno bianco sotto la Finlandia

Sotto la Finlandia potrebbe esserci uno dei depositi di idrogeno bianco più grandi al mondo, una scoperta di grande rilevanza per il futuro energetico globale. L’idrogeno bianco, di origine geologica, potrebbe rappresentare una risorsa cruciale nella transizione verso fonti energetiche più sostenibili.

La scoperta è avvenuta nella regione della Carelia settentrionale, all’interno della Outokumpu Belt, nota per i suoi ricchi giacimenti di vari minerali tra cui rame, zinco e oro. Questo giacimento di idrogeno bianco è stato individuato grazie alla Bluejay Mining PLC, che ha identificato elevate concentrazioni di idrogeno libero, associato a elio e altri gas di interesse industriale.

Dal punto di vista geologico, il deposito finlandese è simile al più grande deposito di idrogeno bianco del mondo, recentemente scoperto in Francia. Questi giacimenti si formano attraverso reazioni chimiche tra l’acqua e minerali ricchi di ferro, processi batterici, e altri fenomeni geologici come l’attività delle faglie e la radioattività naturale della crosta terrestre.

Sebbene le concentrazioni di idrogeno bianco siano state rilevate essere significative, ulteriori indagini sono necessarie per determinare la quantità esatta di gas presente nel giacimento. Utilizzando perforazioni profonde già esistenti, si cercherà di ridurre i costi e l’impatto ambientale delle future estrazioni.

Questa scoperta potrebbe avere implicazioni profonde per l’industria energetica mondiale, poiché l’idrogeno bianco potrebbe diventare una valida alternativa all’idrogeno grigio, prodotto da combustibili fossili, e all’idrogeno verde, ottenuto da fonti rinnovabili. Con costi inferiori rispetto all’idrogeno verde e un continuo processo di rigenerazione naturale nella crosta terrestre, l’idrogeno bianco potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di carbonio e nella promozione di un futuro energetico più sostenibile e pulito.

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Scoperto in Namibia un fossile di predatore simile a una salamandra gigante

Un team internazionale di ricercatori, guidato da Claudia Marsicano dell’Università di Buenos Aires e Jason Pardo del Field Museum of Natural History di Chicago, ha recentemente scoperto un fossile straordinario nella Namibia antica. Si tratta di Gaiasia jennyae, una creatura che visse 300 milioni di anni fa, ben prima dell’era dei dinosauri, e rappresenta un tetrapode arcaico.

Gaiasia jennyae era un predatore formidabile, con un cranio lungo oltre mezzo metro e un corpo più grande di quello di un essere umano. La sua testa piatta, simile a una tavoletta del water, gli consentiva di aprire la bocca e risucchiare le sue prede nelle acque paludose dove viveva. Dotato di enormi zanne, Gaiasia era un cacciatore efficace, ma la sua strategia era probabilmente quella di un predatore da imboscata, relativamente lento ma letale.

“Quando abbiamo trovato questo enorme esemplare adagiato sull’affioramento roccioso come una gigantesca concrezione, è stato davvero scioccante”, racconta Marsicano. “Semplicemente guardandolo avevo capito che era qualcosa di completamente diverso. Eravamo tutti molto emozionati.”

Il fossile di Gaiasia jennyae ha rivelato dettagli impressionanti sulla struttura del cranio e sulla disposizione delle sue grandi zanne, che indicano un morso unico per i primi tetrapodi del periodo. Questa scoperta offre preziose informazioni sull’evoluzione delle creature vertebrate prima dell’ascesa dei mammiferi, uccelli, rettili e anfibi moderni.

Gaiasia visse in un’epoca in cui le condizioni climatiche erano in rapida evoluzione, con la fine di un’era glaciale e il cambiamento delle terre paludose vicino all’equatore. La Namibia, situata allora vicino al 60° parallelo, rappresentava un habitat ideale per Gaiasia, che dominava come predatore apicale del suo ecosistema.

Questa scoperta non solo amplia la nostra comprensione delle prime forme di vita sulla Terra, ma anche dell’ambiente preistorico che ha ospitato creature straordinarie come Gaiasia jennyae.

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AI: Cina Leader mondiale nella sperimentazione

La Cina si conferma leader mondiale nell’adozione dell’intelligenza artificiale generativa, la tecnologia alla base di ChatGpt. Secondo un sondaggio condotto da Sas e Coleman Parkes Research su 1.600 decisori in vari settori a livello globale, l’83% degli intervistati cinesi ha dichiarato di utilizzare questa forma avanzata di intelligenza artificiale. Questo dato supera significativamente quello degli Stati Uniti, dove il 65% degli intervistati ha affermato di aver adottato tale tecnologia. La media globale si attesta al 54%.

I settori esaminati nel sondaggio includono banche, assicurazioni, sanità, telecomunicazioni, produzione, vendita al dettaglio ed energia. I risultati evidenziano il rapido progresso di Pechino nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, accelerato dal lancio di ChatGpt da parte di OpenAI, sostenuta da Microsoft, nel novembre 2022. Questo ha spinto numerose aziende cinesi a sviluppare le proprie versioni della tecnologia.

La scorsa settimana, un rapporto dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale delle Nazioni Unite ha rivelato che la Cina è in testa nella corsa ai brevetti di intelligenza artificiale generativa, con oltre 38.000 depositi tra il 2014 e il 2023, rispetto ai 6.276 degli Stati Uniti nello stesso periodo. Nonostante le sfide che i principali fornitori internazionali di servizi di IA devono affrontare in Cina, il paese ha sviluppato una robusta industria nazionale, con partecipazioni da parte di giganti tecnologici come ByteDance e startup come Zhipu.

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