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Politica

Roma | Autonomia differenziata: resta confermata tempistica sul provvedimento

La maggioranza prosegue sulla strada dell’autonomia. Al momento, infatti, la tempistica relativa al provvedimento rimane confermata, con l’approdo in Aula previsto per il 29 aprile.

Ciò nonostante, vi sono state interlocuzioni tra il presidente della commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il quale sembra ancora impegnato nella valutazione complessiva della questione. Le opposizioni hanno reagito con fermezza, annunciando la loro intenzione di intervenire in massa durante il dibattito.

Lazio

Forza Italia, Tajani “Non ci fermiamo al 10% delle Europee”

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo qui per celebrare un successo elettorale al quale nessuno credeva. Abbiamo fatto un grande lavoro, lo abbiamo fatto coinvolgendo tante forze, associazioni, alleati strategici. Abbiamo coinvolto mondi importanti che hanno creduto nel progetto che stiamo costruendo. E’ ovvio che noi non ci fermiamo al 10%. Ero convinto che alle europee si poteva arrivare al 10%, ora sono convinto che si possa arrivare al 20%. Vi chiedo di non lasciarmi da solo perchè da solo non ce la faccio. Rimbocchiamoci le maniche. Noi ce la mettiamo tutta, andiamo avanti e non arrendiamoci”. Così il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, nel suo intervento al consiglio nazionale degli azzurri, occasione anche per annunciare la creazione dell’Osservatorio sull’autonomia. “Ho pensato di creare un osservatorio sull’applicazione dell’autonomia del quale faranno parte, insieme a me, i vicesegretari, capigruppo, presidenti delle Regioni, il ministro Casellati e il sottosegretario Savino. Questo osservatorio si avvarrà di volta in volta del prezioso contributo di esperti. Non sarà un gruppo di studio ma una struttura politica che dovrà fare delle valutazioni politiche e proporre eventuali iniziative politiche, qualora ci fossero delle distorsioni. Ricordo alla sinistra – prosegue il vicepremier – che la riforma dell’autonomia è figlia delle scelte della sinistra, non si facciano lezioni. Se hanno cambiato idea facciano un mea culpa e dicano: abbiamo sbagliato tutto”.
Poi un passaggio su quella che è l’altra grande riforma, il premierato. “Il presidenzialismo è un tema di grande rilievo, si va a provare a compimento un sogno di Berlusconi, ma dobbiamo anche riflettere su quale sia la migliore legge elettorale per accompagnarlo. Non ho la soluzione in tasca. Sto riflettendo sulle varie possibilità, ho riflettuto anche su una legge che possa assomigliare a quella dei presidenti delle Regioni, ma è solo un’idea”. Il vicepremier affronta inoltre il tema dei risultati elettorali francesi, ma non solo, anche la guerra in Ucraina e i rapporti con la famiglia Berlusconi. “La lezione francese di ieri deve far capire a tutti che l’estrema destra o la destra da sola è condannata a perdere. L’unico antidoto per impedire che le forze di sinistra si coalizzino, è avere un centro forte alleato delle destre democratiche. Patriota cosa vuol dire? Non lo so, anche io sono patriota ma sono anche europeista perchè l’Europa è la mia città. Siamo fieramente italiani proprio per il contenuto che abbiamo sempre dato alla nostra identità europea. Se si vuole essere rilevanti l’unica scelta è il popolarissimo europeo, senza il Ppe non c’è stabilità e rischiamo di avere situazioni pericolose”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Calabria

Occhiuto: “Forza Italia non voti la riforma dell’autonomia differenziata senza garanzie per il Sud”

Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia e governatore della Calabria, ha espresso la sua posizione sull’applicazione della riforma dell’autonomia differenziata. “Il mio auspicio è che Forza Italia non voti, in Consiglio dei ministri e in Parlamento, alcuna intesa con singole Regioni se prima non saranno interamente finanziati i Livelli essenziali di prestazione”, ha dichiarato Occhiuto. Ha inoltre sottolineato che la stessa condizione vale anche “se non ci sarà la matematica certezza che determinate intese non possano produrre danni al Sud”.

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Politica

Meloni sente Netanyahu, obiettivo cessate il fuoco e rilascio ostaggi

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza Onu e con l’azione di mediazione americana. La conversazione telefonica ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l’Italia è in prima linea per la stabilità dell’area attraverso la sua partecipazione alla missione Unifil.

– Foto: Palazzo Chigi –

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