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Attualità

Roma | Quartieri a maggior rischio di degrado sociale: 50 milioni per azioni coordinate


Sono stati stanziati cinquanta milioni di euro per implementare “azioni coordinate in 15 aree socioeducative strategiche” destinate a minori e famiglie residenti nei quartieri a maggior rischio di degrado sociale, grazie a una collaborazione tra settore pubblico, privato e privato-sociale.

L’annuncio è stato fatto durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi dalla viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha presentato l’iniziativa promossa dal Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, istituito presso la Presidenza del Consiglio.

Bellucci ha spiegato che l’origine di questa iniziativa risale ai fatti drammatici avvenuti a Caivano. Il Presidente del Consiglio stesso ha evidenziato la presenza di zone critiche in Italia, dove lo Stato è retrocesso e dove illegalità, disagio e devianza si sono diffuse. “Abbiamo le Caivano d’Italia”, ha sottolineato Bellucci, “territori in cui le persone più vulnerabili hanno pagato il prezzo più alto. In quel momento, il governo ha deciso di fare un passo avanti, offrendo la sua presenza e la sua solidarietà, lanciando ciò che il nostro Presidente del Consiglio ha definito un modello per affrontare tali disagi”.

L’iniziativa del comitato di indirizzo strategico del Fondo per la povertà educativa minorile, ha aggiunto, rappresenta “un altro strumento che stiamo mettendo in campo per garantire la presenza dello Stato e di tutti coloro che si sentono responsabili e desiderano contribuire alla protezione dei più piccoli e delle famiglie più vulnerabili”. Bellucci è stata incaricata dal sottosegretario Mantovano di presiedere il comitato, che ha attivato un’azione di sistema coinvolgendo numerose organizzazioni, tra cui Acri, il Forum del Terzo Settore, l’impresa sociale Con i Bambini, oltre all’Anci e alla rappresentanza delle regioni. “Abbiamo chiamato tutte le persone che potessero dare un contributo”, ha affermato Bellucci, “per creare un presidio di legalità e di sostegno”. Per questo motivo, ha aggiunto, è stata coinvolta la condivisione del progetto con tre sacerdoti attivi nelle periferie di Roma, Milano e Caivano: don Antonio Coluccia, don Claudio Burgio e padre Maurizio Patriciello.

Le iniziative saranno attuate in 11 regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna) che presentano indici particolarmente alti di povertà e criminalità, soprattutto nelle periferie urbane. Gli interventi, ha precisato Bellucci, avranno una durata triennale e prevederanno uno stanziamento di 3 milioni e 339 mila euro per ciascuna iniziativa, destinati a servizi rivolti a bambini dai 3 anni fino ai ragazzi di 21 anni. Questi includeranno comunità giovanili, case di accoglienza per il diritto al gioco, unità di strada con operatori qualificati, nonché servizi di supporto psicologico e di accompagnamento pedagogico-educativo.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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