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Lazio

Cdm approva test psicoattitudinali per i magistrati e nuova stretta sul Superbonus

Il Consiglio dei Ministri ha votato a favore dell’introduzione dei test psicoattitudinali come requisito per l’accesso alla professione di magistrato. Questi test saranno applicati ai concorsi pubblici pubblicati a partire dal 2026, con il Csm responsabile della nomina dei docenti universitari in materia psicologica che formeranno la commissione esaminatrice. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha proposto un nuovo decreto legge per limitare ulteriormente il Superbonus al fine di controllarne i costi. La commissione esaminatrice valuterà i candidati sia sulla base delle prove scritte sia tramite colloqui psicoattitudinali. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato che non c’è alcuna interferenza governativa nei confronti della magistratura.

Tuttavia, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha espresso preoccupazione riguardo alla potenziale arbitrarietà nei giudizi. Ha criticato l’idea che qualcuno debba determinare quale personalità sia adatta per diventare magistrato. Nel frattempo, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato misure volte a limitare ulteriormente il Superbonus edilizio per affrontare i suoi impatti finanziari negativi.

Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato un disegno di legge di semplificazione che mira a contrastare i “diplomifici” e a migliorare la continuità didattica per gli studenti con disabilità. Le scuole paritarie dovranno adottare strumenti digitali per migliorare la comunicazione con le famiglie e sarà limitata la possibilità di recuperare gli anni scolastici persi in queste istituzioni. Inoltre, sono stati sciolti due comuni e prorogati i commissariamenti per altri tre.

Cronaca

Roma | Lotta allo spaccio da parte dei Carabinieri nei quartieri della Capitale. 11 persone arrestate

repertorio

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di controlli contro il traffico di droga nei quartieri centrali e periferici della Città che hanno portato all’arresto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, di 11 persone gravemente indiziate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel quartiere Quarticciolo, i Carabinieri della Compagnia Casilina hanno arrestato ben 7 persone e sequestrato 125 dosi di sostanze stupefacenti.
In via Manfredonia, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, in seguito ad un mirato servizio di osservazione, hanno arrestato un 19enne, insieme a una 25enne che faceva da vedetta, dopo essere stati notati dai militari occultare dello stupefacente in una cavità di un muro vicino, dove sono state rinvenute 44 dosi fra cocaina e crack. Con le medesime modalità, in via Molfetta, i Carabinieri hanno arrestato altre due persone, un 39enne e un 23enne, i quali sono sati notati cedere, previo scambio di denaro, di alcune dosi di sostanze stupefacenti. Sempre in via Molfetta, i Carabinieri hanno arrestato uno stranieri dopo essere stato notato prelevare da un nascondiglio di fortuna ricavato da un arbusto, alcune dosi di sostanze stupefacenti, dal quale sono state rinvenute 10 dosi di crack.
Qualche giorno dopo, sempre i Carabinieri della Stazione Tor Tre Teste hanno arrestato un 36enne che, notando i militari in via Manfredonia, ha tentato di darsi alla fuga. I militari lo hanno rincorso e bloccato, rinvenendo 29 dosi di crack e 200 euro in contanti ritenuti provento di attività illecita. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina, al Quarticciolo, hanno arrestato un uomo notato mentre effettuava delle cessioni di stupefacente che prelevava ogni volta da un nascondiglio ricavato in un cespuglio. All’interno del nascondiglio sono state rinvenute 31 dosi di cocaina e una di crack. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Montesacro, in seguito ad una mirata attività investigativa, hanno arrestato un 59enne, trovato in possesso di alcune dosi di cocaina, hashish e alcuni semi di marijuana, insieme a 1050 euro in contanti. Sempre i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro, invece, in via Capraia, in via Francesco Calasso e in viale Jonio, in distinte operazioni, hanno fermato a bordo delle rispettive autovetture, un 62enne, un 28enne e un 21enne, trovati in possesso di diverse dosi di sostanze stupefacenti, che sono state sequestrate.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.

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Cronaca

Roma | 48enne arrestato per furto e frode sulle carte di credito

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Pia, a seguito di un’indagine coordinata dai PM della Procura di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 48enne italiano, accusato di furto aggravato, furto con destrezza e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata il 6 febbraio scorso da una specializzanda del Policlinico Umberto I. La donna aveva raccontato di aver riposto il proprio portafoglio in uno zaino, lasciato in una stanza dell’ambulatorio della I° Clinica Medica, prima di iniziare il turno pomeridiano. Al termine del turno, si è accorta che il portafoglio era stato rubato e ha ricevuto diversi alert sul suo smartphone relativi all’utilizzo della sua carta prepagata.

Grazie all’app dedicata, la vittima ha potuto verificare che le transazioni erano state effettuate in una tabaccheria e in un bar nei pressi del Policlinico. Gli investigatori, esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei due esercizi commerciali, hanno rilevato che le fattezze fisiche del presunto autore del reato coincidevano in entrambi i casi. Le informazioni e le descrizioni fornite hanno permesso agli agenti di mostrare un album fotografico a un testimone, che ha riconosciuto l’autore del reato.

Il sospetto è stato rintracciato e identificato come un 48enne romano. Al termine delle formalità di rito, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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Campania

Viterbo | Bloccato sodalizio di narcotrafficanti che operava tra Lazio, Sardegna, Campania e Emilia Romagna.

A conclusione di complessa e prolungata attività di indagine condotta dal NORM della Compagnia Carabinieri di Tuscania, i militari hanno disarticolato un traffico di droga deferendo all’A.G. di Civitavecchia 17 persone ritenute responsabili, a vario titolo e ciascuno con i rispettivi ruoli, per i reati di produzione e traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione. Su dieci di queste l’A.G. ha già richiesto il rinvio a giudizio, mentre la posizione delle altre sette è ancora al vaglio.

Le indagini sono state avviate nel mese di settembre 2022, a seguito di un episodio estorsivo correlato allo spaccio di droga avvenuto in un bar di Montalto di Castro, a danno di un quarantenne del luogo. Nonostante la stessa vittima, forse per il timore dello spessore criminale dei suoi aggressori, non avesse collaborato con i Carabinieri, è stata avviata una complessa attività investigativa – coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia e supportata da attività tecniche – che ha permesso di scoprire che non si trattava di un semplice regolamento di conti, contestualizzato nella microcriminalità locale, ma della punta di un iceberg con alla base intrecci illegali di ben altro livello.

Grazie a mesi di incessante lavoro, i militari riuscivano a portare alla luce un vero e proprio traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto marijuana e suoi derivati (nella fattispecie Kief), ricostruendo la filiera produttiva dell’organizzazione, con base in Sardegna, dove la droga veniva coltivata e stoccata, pronta per essere immessa nelle piazze di spaccio delle regioni Lazio, Campania e Emilia-Romagna.

I quantitativi di droga intercettati, principalmente del tipo marijuana e “kief” come detto, sono stati notevoli, per un totale ricostruito pari a oltre due tonnellate e mezzo. I criminali avevano messo a punto diverse tecniche di modalità di spedizione dall’isola “in continente”, avvalendosi talvolta di regolari servizi di spedizione operanti sul territorio nazionale, ignari del contenuto che stavano consegnando; in diverse occasioni durante queste consegne, sia nel litorale che in Sardegna, da parte dei militari sono stati svolti degl’ingenti sequestri, superiori al quintale di droga.

Nel corso delle indagini, venivano tratte in arresto n. 5 persone in flagranza dei reati in titolo e sequestrati: 2 quintali di “kief”; 34 kg. di marijuana; 76 gr. di hashish; 40 gr. di cocaina, il tutto per un valore commerciale una volta immesso nel mercato clandestino stimato in oltre 500.000 Euro.

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