Cronaca

Ancona | La difesa sostiene che i gestori della discoteca sono i colpevoli della strage, non la Commissione

La difesa di tre membri della Commissione di pubblico spettacolo che rilasciò il permesso per l’apertura della discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo (Ancona) ha sostenuto che la responsabilità per la tragedia non ricade su di loro, ma sui gestori della discoteca. La difesa ha argomentato che la Commissione non aveva modo di accorgersi delle piccole difformità nelle uscite di sicurezza e nelle scale durante l’ispezione effettuata nel 2017, quando vennero rilasciati i permessi.

Nel processo in corso ad Ancona sulla strage di Corinaldo, durante la quale cinque minorenni e una madre persero la vita a causa della calca provocata da uno spray al peperoncino, i difensori degli imputati hanno sostenuto che le carenze di sicurezza del locale non potevano essere previste dalla Commissione.

Secondo l’avvocatessa Marina Magistrelli, che rappresenta i tre membri della Commissione insieme agli avvocati Monica Clementi e Alessandro Lucchetti, le balaustre delle scale non erano progettate per reggere il peso di oltre 800 persone, causando la tragedia. Gli avvocati hanno argomentato che le balaustre si sono incurvate sotto la pressione e alla fine sono cedute, ma non erano state spezzate precedentemente.

La prossima udienza del processo è fissata per il 5 aprile, durante la quale si terranno le repliche, mentre la sentenza è prevista per il 19 aprile.

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