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Calabria

Roma | La ex scuola di Conca d’Oro venduta all’insaputa del Comune ad un’azienda agricola Calabrese

Quando, all’inizio di gennaio, la direttrice del III municipio Patrizia Di Nola ha controllato i registri catastali dell’ex scuola “Parini” di Montesacro, è rimasta sbigottita. Con il documento in mano, ha corso nell’ufficio del presidente Paolo Emilio Marchionne, interrompendo una riunione in corso: “Hanno venduto l’edificio!”, ha esclamato. Un gelo ha pervaso l’ambiente. Come fosse possibile? Tecnici e politici si sono mobilitati per scoprire il “giro”. Una situazione surreale, una probabile truffa alla Totò. Solo che stavolta non si tratta della Fontana di Trevi, ma di una scuola chiusa dal lontano 2008, soggetta a un restyling finanziato con fondi Pnrr.

La scoperta è avvenuta il 3 gennaio. Durante l’istruttoria preliminare alla raccolta dei documenti per avviare i lavori di ristrutturazione dell’ex scuola “Parini”, finanziati con quasi 8 milioni di euro di fondi Pnrr, che la trasformeranno in un polo civico e culturale, l’architetto Di Nola ha effettuato la visura catastale del bene. Dal documento è emerso che a luglio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha registrato un atto di compravendita datato agosto 2021. Due privati hanno stipulato una scrittura privata, tramite la quale l’edificio in piazza Capri è stato ceduto a un’azienda agricola con sede in Calabria, per circa 95mila euro.

“Abbiamo reagito prontamente, ovviamente – ha commentato il vicesindaco di Montesacro, Paolo Emilio Marchionne – e abbiamo segnalato la situazione a Roma Capitale e alla Procura, poiché era chiaro che si trattava di una frode. Hanno aggiornato i dati sulla proprietà con questo atto quantomeno discutibile, una scrittura privata redatta da un notaio, riguardante una compravendita priva di fondamento. Il notaio, inoltre, era stato sospeso dall’ordine nel periodo compreso tra la data della scrittura privata e il deposito dell’atto al Catasto. Il dipartimento patrimonio ci ha tempestivamente fornito i titoli di proprietà dell’ex scuola, risalenti agli anni ’40”. Non c’è dubbio, quindi, sulla proprietà dell’immobile, che rientra tra quelli definiti “indisponibili” nel patrimonio comunale.

Ora il dipartimento patrimonio ha chiesto l’annullamento di ogni trascrizione sia all’Agenzia delle Entrate sia al Catasto. La Procura dovrà avviare un’indagine sul caso. L’importante è che il bene risulti ufficialmente e inequivocabilmente intestato a Roma Capitale: “Anche perché c’è un progetto preliminare già approvato – ha continuato Marchionne – e sono necessari sopralluoghi per la progettazione esecutiva. Successivamente si procederà con la gara d’appalto. Il cantiere durerà circa un anno, poiché si tratta di fondi Pnrr con scadenze precise. Grazie a questo progetto, a cura del dipartimento Pnrr della Città Metropolitana, l’ex scuola in piazza Capri diventerà un polo civico e culturale, dotato di biblioteca, ludoteca, sale lettura, aule studio, un auditorium da circa 200 posti e spazi per il coworking”. Una situazione che lascia poco spazio per l’azienda agricola che produce e vende agrumi a oltre 500 km di distanza.

Calabria

Redditizio mercato di droga del cosentino, in particolare nei comuni di Paola e Cetraro

Negli ultimi mesi, l’Appennino paolano e le aree costiere della provincia di Cosenza hanno visto un aumento significativo del mercato della droga, con una particolare concentrazione tra i comuni di Paola e Cetraro. Le operazioni delle forze dell’ordine hanno rivelato un vasto traffico di sostanze stupefacenti e armi, scoperte in magazzini apparentemente abbandonati nel cuore del centro storico di Paola.

Le recenti operazioni condotte da Carabinieri e Polizia hanno portato alla luce una notevole quantità di droga, tra cui marijuana, cocaina, hashish e droghe sintetiche molto ricercate dai giovani, soprattutto per le serate di movida. Questo mercato in crescita si caratterizza per un’ampia offerta di sostanze, dalla tradizionale marijuana e cocaina, alle più recenti droghe sintetiche, che sono diventate sempre più popolari e spesso miscelate con alcol nei locali notturni.

Le forze dell’ordine hanno scoperto anche un notevole arsenale di pistole e fucili, dimostrando che il traffico di droga è accompagnato da una preoccupante disponibilità di armi. Nonostante il mercato della droga sia in continua evoluzione e sempre più sofisticato, le tradizionali modalità di approvvigionamento della ‘ndrangheta sembrano essere sfidate da nuove tendenze, come l’acquisto e la vendita online, che complicano il lavoro delle autorità nel monitorare e controllare il fenomeno.

L’emergere di queste nuove tendenze nel mercato della droga riflette un cambiamento nelle dinamiche dello spaccio, con una crescente richiesta di droghe sintetiche e una diversificazione delle modalità di vendita. Questo scenario richiede un’adeguata risposta delle forze dell’ordine per affrontare efficacemente la crescente complessità del traffico di stupefacenti e delle armi nella regione.

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Calabria

Omicidio Bellocco | Per la famiglia l’omicidio non è legato a criminalità organizzata

La famiglia di Antonio Bellocco, l’ultras dell’Inter recentemente ucciso a Cernusco sul Naviglio, esprime un profondo dolore e amarezza per la continua attenzione mediatica che ha messo in risalto il legame di parentela della vittima con individui precedentemente condannati per associazione mafiosa. Attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa dal loro avvocato, Giacomo Iaria, la famiglia di Bellocco, originaria di Rosarno, ha chiesto che la vicenda venga trattata con la dovuta considerazione del contesto attuale e degli sviluppi investigativi.

Nella nota, la famiglia sottolinea che Antonio Bellocco era un giovane padre di due figli, che aveva deciso di ricominciare una nuova vita a Milano dopo aver scontato la sua condanna e si trovava in regime di libertà vigilata. La famiglia rimarca che Bellocco, pur avendo un passato complesso, stava cercando di vivere nel rispetto delle norme e delle regole civili. La nota contesta l’idea che il suo omicidio possa essere legato a contesti di criminalità organizzata, e denuncia come i riferimenti ai suoi genitori, entrambi detenuti al 41 bis e uno dei quali deceduto in carcere, distolgano l’attenzione dalle reali circostanze dell’omicidio.

Aurora Spanò, madre di Antonio, e i suoi fratelli si affidano all’iter giudiziario per chiarire i motivi e la dinamica del delitto, confidando nel lavoro della magistratura e utilizzando tutti i mezzi legali a loro disposizione per difendere la memoria di Antonio. La famiglia lamenta che l’attenzione mediatica e la focalizzazione sui precedenti penali della vittima non riflettono adeguatamente il dolore e la tragedia del caso, e chiedono rispetto per la memoria di Antonio e per la sua nuova vita, interrotta prematuramente.

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Lorica | Donna morta in incidente il 25 agosto scorso, indagato 44enne in auto con lei

La Procura di Cosenza ha iscritto Mario Molinari, un uomo di 44 anni, nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale. Molinari era alla guida del veicolo il 25 agosto scorso quando si è verificato un tragico incidente stradale sulla statale 108 bis, nei pressi di Lorica, in Sila, che ha causato la morte di Ilaria Mirabelli, una donna di 39 anni originaria di Cosenza.

L’inchiesta sulla morte di Ilaria Mirabelli è attualmente coordinata dalla pubblica accusa, con i pm Donatella Donato e Mariangela Farro al timone. L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è avvenuta in seguito a una querela presentata dall’avvocato Guido Siciliano, legale della famiglia della vittima. Siciliano aveva richiesto che fossero esaminate le ipotesi di reato di omicidio volontario e omicidio stradale, a causa delle numerose incongruenze e dubbi emersi riguardo alla dinamica dell’incidente.

L’iscrizione di Molinari nel registro degli indagati è anche una fase preliminare necessaria per condurre una serie di accertamenti tecnici non ripetibili, che sono fondamentali per chiarire le circostanze del sinistro.

Dopo la morte di Ilaria Mirabelli, sono stati numerosi gli appelli e le richieste da parte della società civile cosentina per fare piena luce sull’accaduto. Questi appelli riflettono il forte interesse e la preoccupazione della comunità riguardo all’incidente e al suo impatto. Le indagini continuano, e le autorità sono impegnate a chiarire tutti gli aspetti del caso per garantire giustizia alla vittima e alle sue famiglie.

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