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Chico Forti, dopo 24 anni di detenzione, finalmente sarà trasferito in Italia

Dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata autorizzata la trasferimento in Italia di Chico Forti, un risultato ottenuto grazie all’impegno diplomatico del governo italiano e alla collaborazione con il governo della Florida e gli Stati Uniti. Lo ha annunciato il premier Giorgia Meloni in un video durante la sua visita a Washington, ringraziando le autorità americane. “È un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia e per tutti noi. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto, ora lo aspettiamo in Italia”, ha aggiunto.

Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, si è detto soddisfatto per la firma dell’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti: “Un abbraccio a lui e alla famiglia, è un’ottima notizia frutto dell’impegno e della serietà del governo. Altra promessa mantenuta”.

Anche Antonio Tajani ha commentato la vicenda, definendo il rientro di Forti un successo della diplomazia italiana: “La firma ottenuta dal presidente del Consiglio per l’autorizzazione al trasferimento di Chico Forti è uno straordinario risultato del governo e della diplomazia italiana. Orgoglioso dei nostri funzionari, in silenzio continuiamo a raggiungere risultati importanti”, ha dichiarato il ministro degli Esteri.

Chico Forti, ex imprenditore e pluricampione di vela, è stato protagonista di una vita movimentata. Dopo un incidente automobilistico nel 1987 che pose fine alla sua carriera sportiva, intraprese la carriera giornalistica e televisiva. Nel 1990 divenne famoso partecipando a Telemike come esperto di windsurf. Tuttavia, nel 1998, un tragico incidente a Miami lo ha coinvolto in una vicenda giudiziaria complessa che lo ha portato alla condanna all’ergastolo.

Forti ha sempre proclamato la sua innocenza, sottoponendosi volontariamente al test della macchina della verità e ricevendo il sostegno di numerose personalità italiane. Nonostante ciò, ha trascorso quasi un quarto di secolo dietro le sbarre, senza che governi o ambasciatori siano riusciti a ottenere il suo rientro in patria. La sua liberazione è stata attesa a lungo e ora finalmente sembra essere una realtà.

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