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Cultura

Al via “Turismo Scolastico delle Radici 2024”, la Liguria apre un ponte con l’Argentina

È stato presentato in Regione a Genova il progetto “Turismo Scolastico delle Radici 2024” realizzato dal Prof. Massimo Ruggero, project manager e presidente del Club per Unesco di Genova Metropolitana in collaborazione con l’Associazione dei Liguri nel Mondo. Si tratta del progetto internazionale tra Genova e Mar del Plata che condividerà i programmi ecomuseali italo-argentini di internazionalizzazione della Rete ligure di Club Unesco Genova e che gode del patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Argentina in Italia, del Consolato d’Italia di Mar del Plata, della Direzione scolastica delle Circoscrizioni consolari di Buenos Aires e Mar del Plata, di Acaesit (Asociación Civil Asistencia Escuelas Italianas Mar Del Plata) e di Regione Liguria che condividerà i programmi ecomuseali italo-argentini di internazionalizzazione della Rete ligure di Club Unesco Genova.
Le attività proposte valorizzano gli scambi interculturali tra le scuole metropolitane liguri e le rappresentanze istituzionali di Argentina finalizzati alla costituzione dell’Ecomuseo italiano internazionale storico-antropologico delle Radici della città di Mar del Plata.
Nell’ampio ed articolato programma di eventi italo argentini sono previsti accordi e scambi di best practices tra le scuole Italiane della rete Acaesit di Mar del Plata ed alcuni Istituti scolastici metropolitani genovesi e dei territori dell’Ecomuseo dei territori limitrofi colombiani e dell’emigrazione ligure che ad oggi si rivolgono ad alcune amministrazioni delle aree tra la Val Fontanabuona e i territori limitrofi del Chiavarese.
Il progetto, aperto anche alla collaborazione delle altre 8 strutture Ecomuseali della Rete Unesco di Liguria (attualmente con oltre 40 Comuni coinvolti), prevede, inoltre, l’incontro delle delegazioni diplomatiche sui territori degli Ecomusei (la cosiddetta “Esperienza delle Radici” tra gli ecomusei a Genova e in Buenos Aires e Mar del Plata), attività didattiche e laboratoriali, conferenze, due mostre internazionali ed una serie di concorsi artistico-culturali tra gli studenti genovesi con cui verranno individuati i quattro giovani “Ambasciatori delle Radici italiane” premiati da Club Unesco Genova e Associazione dei Liguri nel mondo.
“Con questo progetto entriamo nel vivo di quelle che saranno le tante iniziative previste per quest’anno, dichiarato dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ‘Anno delle radici’ – ha dichiarato Augusto Sartori, assessore regionale al Turismo – L’Argentina è il Paese in cui la stragrande maggioranza degli emigrati liguri si recarono all’inizio del secolo scorso alla ricerca di un futuro migliore: non posso quindi che essere felice di presentare questo progetto che consolida lo storico legame tra le due terre e che prevede percorsi turistico-esperienziali nel genovesato e a Mar del Plata”.
“Il turismo scolastico delle radici non solo punta a far conoscere luoghi tra loro molto lontani che hanno però un legame tra loro, ma favorisce lo scambio culturale tra studenti: un’esperienza di grande valore che porta numerosi benefici sia a livello personale che sociale – ha detto Simona Ferro, assessore regionale alla Scuola e all’Università – Quando i ragazzi hanno l’opportunità di interagire con persone provenienti da differenti contesti culturali possono ampliare i propri orizzonti, imparare nuove prospettive e confrontarsi con punti di vista diversi. È un processo di arricchimento reciproco che favorisce la crescita personale. In questo caso il rapporto che si crea è arricchito dal fatto che c’è qualcosa in più da condividere: le proprie origini”.
“Il collegamento tra Genova e Mar del Plata si è rafforzato circa un anno fa nell’ambito del progetto Iurc che ha portato alla sottoscrizione delle best practice del turismo tra le due città e presenziare oggi alla presentazione di questo progetto, che rappresenta l’evoluzione della predetta cooperazione, mi fa davvero molto piacere – ha aggiunto Alessandra Bianchi, assessore al Turismo del Comune di Genova – Attraverso percorsi didattici, laboratori, conferenze, seminari, viaggi e tante altre attività, il progetto ‘Turismo Scolastico delle Radici 2024’ si configura, per tutti i giovani che ne prenderanno parte, come un percorso non solo di riscoperta delle proprie origini e delle proprie radici ma più in generale della propria identità storico-culturale”.
“Con il programma ‘Turismo scolastico delle Radici’ intendo continuare un dialogo con le istituzioni regionali, poiché le azioni di salvaguardia, valorizzazione e promozione delle tradizioni rientrano nella nostra missione per l’Unesco – ha affermato Massimo Ruggero, presidente del Club Unesco di Genova città metropolitana e Direttore della Rete metropolitana degli Ecomusei urbani e metropolitani e dei territori di Liguria (Relu) di Unesco Genova – Come interfaccia regionale accreditata alla salvaguardia e valorizzazione dei territori e delle sue specifiche eredità, grazie alle nostre esclusive creazioni delle Reti ecomuseali, il tema delle radici non sarà solo un progetto educativo a scadenza, quanto piuttosto un programma continuo, da alimentare e condividere negli anni con le nostre rappresentanze. Un esercizio di crescita e sviluppo turistico-culturale dei territori di Liguria da declinare anche con le comunità estere”.
“Il progetto ‘Turismo scolastico delle Radici’ rappresenta un’importante iniziativa di promozione e valorizzazione delle identità storiche e culturali che accomunano Italia e Argentina, che ha altresì il pregio di coinvolgere un gran numero di giovani tramite le scuole a cui appartengono – ha aggiunto Santo Purello, Console d’Italia a Mar del Plata – L’augurio è che questa iniziativa contribuisca a rafforzare il legame storico tra il nostro Paese e la numerosissima collettività italiana che abita in Argentina favorendo la riscoperta da parte delle nuove generazioni di italo-discendenti delle comuni radici italiane”.
“L’iniziativa in area argentina è coordinata dal Dirigente titolare dell’Ufficio Educazione e Scuola sia del Consolato d’Italia in Mar del Plata che del Consolato generale di Buenos Aires – ha dichiarato Giampiero Finocchiaro, Dirigente dell’Ufficio Educazione e Scuola per il Consolato generale d’Italia in Buenos Aires e Consolato d’Italia in Mar del Plata – Ciò permetterà in un prossimo futuro di ampliare la diffusione delle attività del Progetto anche al di fuori del territorio di Mar del Plata dove ha già avuto inizio nel corso del 2023 coinvolgendo le scuole locali che offrono l’insegnamento dell’italiano”.
“Intendiamo valorizzare questo lavoro con le comunità liguri all’estero per favorire l’interscambio di informazioni e cultura per la realizzazione di percorsi ecomuseali liguri che possano dialogare anche oltreoceano – ha precisato Mario Menini, Presidente dell’Associazione dei Liguri nel Mondo – Come Associazione dei Liguri siamo da sempre impegnati alla ricerca di nuove realtà e gruppi di comunità sparse per il mondo e in totale sintonia con il programma proposto dal Club per Unesco di Genova intendiamo salvaguardare, valorizzare e potenziare la bellezza dei nostri territori, scongiurandone altresì il rischio di spopolamento o abbandono e il conseguente oblio di eredità e tradizioni, accelerate dolorosamente anche dall’impersonale utilizzo dalle nuove tecnologie cosiddette intelligenti”.
“Intendiamo condividere le istanze di questo importante progetto internazionale per incentivare e promuovere il turismo delle radici – ha dichiarato Antonio Blandi, Project manager di Officine delle Idee – Per questo è necessario ampliare i momenti di confronto tra le comunità e le generazioni, in questo approccio si inserisce la proposta di organizzare dopo questa iniziativa sul turismo scolastico di una fiera del turismo delle radici da tenersi in Liguria”.
“La pubblicazione Italia Più ascrivibile al quotidiano Il Sole 24 Ore è disponibile e pronta a dialogare con tutti gli attori pubblici e privati coinvolti in questa azione di promozione del turismo delle radici e del sistema ecomuseale ligure nel suo complesso”, ha concluso Sergio Famulari, editor Italia Più-Il Sole 24 Ore.

Cultura

Messina | Torna l’Ottobrata Romettese organizzata dall’Associazione Rymtà Haya

Torna l’Ottobrata Romettese. La manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, è organizzata dall’Associazione Rymtà Haya, con il patrocinio gratuito del Comune di Rometta e della Città Metropolitana di Messina.

Quattro domeniche (6 – 13 – 20 e 27 ottobre) all’insegna della musica, dei sapori e del divertimento, per offrire ai visitatori la possibilità di staccare dalla routine quotidiana e vivere un’esperienza di puro relax.

Un’occasione unica, peraltro, per visitare l’incantevole borgo di Rometta ed assaporare i piatti della locale tradizione culinaria.

Si parte domenica 6 ottobre alle ore 11:00, con l’apertura degli stand espositivi dell’artigianato locale e di quelli enogastronomici.

Un’organizzazione precisa, scandita tutte le domeniche da ritmi incalzanti ed arricchita di volta in volta da tante novità.

L’Ottobrata Romettese vuole essere prima di tutto una manifestazione a misura di famiglie – dichiara Alberto Magazzù, presidente dell’associazione Rymtà Haya – che consenta a tutti, dai nonni ai nipoti, di trascorrere una piacevole domenica insieme”.

Non casuale, ad esempio, la scelta dei generi musicali. Si spazia dal Dj live Set con Sinapsart e Ciccio Mix, presenti tutte le domeniche mattina, all’immancabile appuntamento con Luciano Fraita, che animerà i pomeriggi con il suo show. Saranno ben quattro, invece, i gruppi di musica Folk che si alterneranno, uno ogni domenica, intrattenendo i presenti con i loro spettacoli. Per i più piccini, inoltre, baby dance e giochi vari, ma anche la possibilità di andare in giro con il Trenino di Francesca, che percorrerà no stop l’anello che cinge il centro storico.

In serata, infine, gli spettacoli di piazza, che varieranno di domenica in domenica.

Si parte con il cabaret di Mariuccia Cannata, in arte “Pipitonella, che regalerà momenti di ilarità alla piazza. Il 13 ottobre, invece, sarà la volta degli Studio 3, nota band di musica pop; La terza domenica, quella stessa piazza che ha accolto i precedenti ospiti sarà illuminata dalle luci dello spettacolo di Roberta Pennisi, per chiudere in bellezza, domenica 27 ottobre, con la comicità di Uccio De Santis.

La noia da noi sarà bandita – prosegue Magazù – Chi verrà, non solo avrà l’occasione di visitare Rometta, ma potrà anche rivivere le tipiche atmosfere di un borgo in festa, sentire il profumo del mosto o delle olive appena colte, assaporare la ricotta, le caldarroste, il pane appena sfornato”.

Artisti di strada e giocolieri del fuoco animeranno vicoli e piazze dove gli artigiani locali potranno esporre e vendere le loro creazioni.

Spazio anche all’arte, con la mostra di pittura “Ottobr’Arte 2.0”, visitabile tutte le domeniche del mese, mentre nel pomeriggio la Pro Loco San Leone curerà le visite guidate al borgo.

Il gran numero di visitatori dello scorso anno ci fa sperare anche quest’anno in un analogo successo. Dieci anni fa, quando nacque l’associazione Rymtà Haya, non avremmo potuto nemmeno immaginare quello che saremmo riusciti, anno dopo anno a creare. Per noi questo è un compleanno speciale, che speriamo di festeggiare con i tanti visitatori che nel mese di ottobre vorranno venirci a trovare a Rometta”. 

L’appuntamento è tutte le domeniche di ottobre dalle 11:00 alle 23:00 a Rometta superiore.

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Cultura

Messina | Presentata la VI edizione del Festival degli Aquiloni

Il Festival degli Aquiloni, giunto alla sesta edizione, organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro in compartecipazione con il Comune di Messina e il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Zanca. Presenti il sindaco Federico Basile e l’assessore Massimo Finocchiaro, hanno preso parte la presidente della Messinaservizi Mariagrazia Interdonato; il consigliere comunale Libero Gioveni delegato dall’assessora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata; il presidente della VI Municipalità Francesco Pagano; e il presidente della Proloco Capo Peloro Paolo Alibrandi con i componenti dell’associazione promotori della manifestazione, oltre ad una rappresentanza di realtà cittadine che hanno aderito in qualità di sponsor e partner.

“Il Festival degli Aquiloni è ormai entrato far parte di quei tradizionali appuntamenti in Città, condivisi e patrocinati dall’Amministrazione comunale, per promuovere e valorizzare il nostro territorio”, così il sindaco Federico Basile. “Con piacere abbiamo avuto modo di constatare una massiccia presenza di partecipanti la settimana scorsa al prefestival degli aquiloni, tenutosi lungo la spiaggia di S. Margherita, un sorta di apripista in grado di evidenziare l’importanza di simili iniziative volte ad unire e attrarre la nostra comunità e visitatori. Il festival di questo fine settimana sarà caratterizzato da un ricco programma che avrà come scenario una cornice suggestiva come quella di Capo Peloro e che coniuga al meglio peculiarità ambientali, dove il vento protagonista e colorati aquiloni copratogonisti, insieme ad una serie di attività ci permetteranno di offrire momenti condivisi di gioiosa sostenibilità, di aggregazione e inclusione sociale”, ha concluso Basile.

L’evento celebrativo dell’arte del volo arricchito dagli aquiloni di varie forme e colori, certamente è uno di quelli che regala emozioni per tutte le età – ha proseguito l’assessore Finocchiaro – ma la nostra adesione come Amministrazione è ben accolta in quanto il festival mira a creare un connubio perfetto tra sport, cultura, ospitalità nlla nostra città, la Messina del vento e del mare e soprattutto dei bambini. Sono questi gli elementi importanti sui quali bisogna lavorare tutti in sinergia e nella fattispecie, accogliamo gli aquiloni perfette metafore perfette della visione di città che abbiamo in mente”.

In rappresentanza delle Partecipate comunali è intervenuta poi la presidente della Messinaservizi Bene Comune Interdonato per esternare a nome anche degli altri presidenti, la volontà delle Partecipate di essere sempre parte attiva e di supporto a iniziative promosse in Città, nella fattispecie del Festival degli Aquiloni “le finalità sono in linea con gli obiettivi del progetto Messina 2030 Green Events, che ci vede protagonisti – ha detto la Interdonato – nel promuovere e sostenere iniziative di educazione e formazione ambientale sul territorio cittadino”. I rappresentanti della Proloco Capo Peloro hanno invece trattato gli aspetti organizzativi e il programma delle tre giornate ha spiegato il presidente Alibrandi “prevede un pieno di colori, creatività e divertimento per grandi e piccini che offriranno ai partecipanti emozioni da vivere nella spiaggia di Capo Peloro per potere ammirare gli aquiloni e una serie di iniziative collaterali dai pro-market, alla musica, workshops, LabAquiloni, mostre, arte e un’area bimbi”.

L’avvio del festival è fissato venerdì 27 settembre, dalle ore 15 alle 20; si continuerà sabato 28, dalle 10 alle 20, per concludersi domenica 29, sempre dalle 10 alle 20.

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Cultura

Scala Mercalli e Richter: qual è la differenza?

La scala Mercalli, denominata così in onore del sismologo italiano, valuta l’intensità di un terremoto in base agli effetti visibili sulle costruzioni. A partire dal quarto grado di questa scala, le scosse sono percepite dalla maggior parte delle persone e possono causare lievi danni alle strutture. Al settimo grado, i danni agli edifici diventano significativi, mentre al massimo grado, il dodicesimo, si verifica la totale distruzione delle opere umane.

D’altra parte, la scala Richter, sviluppata dal sismologo statunitense, misura la magnitudo di un terremoto, fornendo una valutazione più obiettiva della quantità di energia rilasciata dalla scossa e della sua capacità distruttiva. Questa misura si ottiene valutando l’ampiezza delle oscillazioni del suolo registrate dai sismografi.

La scala Richter inizia con il grado zero, che corrisponde a un terremoto che produce un sismogramma con un’ampiezza massima di un millesimo di millimetro, registrato da un sismografo situato a 100 chilometri dall’epicentro. L’energia liberata aumenta all’aumentare della magnitudo: ogni unità aggiuntiva nella scala Richter rappresenta un’energia trenta volte superiore e corrisponde a un’ampiezza di oscillazione dieci volte maggiore.

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