Cronaca

Milano | Condannato a oltre 8 anni l’uomo che accoltellò passanti vicino stazione

Rhasi Abrahman, un giovane marocchino di 23 anni, è stato condannato a 8 anni e 2 mesi di reclusione per una serie di rapine violente, durante le quali ha ferito sei passanti, tra cui donne, accoltellandoli, prima di essere arrestato dalla Polizia il 6 marzo dello scorso anno vicino alla stazione Centrale di Milano. Questo episodio ha generato grande allarme sulla sicurezza in città.

La sentenza è stata emessa oggi nel processo abbreviato dal giudice Alberto Carboni, che ha anche ordinato l’espulsione del giovane una volta scontata la pena, riconoscendo le attenuanti generiche come equivalenti alle aggravanti contestate. Il procuratore Maura Ripamonti aveva chiesto una condanna di 8 anni.

Durante le indagini, la Procura ha ordinato una consulenza psichiatrica sul giovane, che ha confermato la sua capacità di intendere e volere al momento dei fatti. Non sono emersi problemi di salute mentale, ma è stato riscontrato un abuso di sostanze stupefacenti e un ritardo cognitivo che, tuttavia, non hanno compromesso la sua capacità di intendere e volere.

Secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Lidia Castellucci, le rapine sono state descritte come “aggressioni brutali e violente”, caratterizzate da pugni, colpi di coltello e spinte violente che hanno fatto cadere a terra le vittime.

Durante l’interrogatorio con il giudice, il giovane ha affermato di non ricordare nulla a causa dell’assunzione di alcol e cinque pastiglie di Rivotril. Ha dichiarato di aver iniziato a fare uso di stupefacenti solo dopo essere arrivato in Italia e ha descritto la sua difficile situazione di vita da senzatetto, rivolgendosi alle associazioni assistenziali per mangiare e per gli indumenti.

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