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Cronaca

Roma | Maxi discarica abusiva nel Parco di Veio sequestrata dalle autorità

La polizia locale di Roma ha sequestrato una discarica abusiva di circa 3.000 metri quadri all’interno del Parco di Veio. Un uomo è stato denunciato per gravi reati ambientali in relazione alla situazione riscontrata.

Il Parco di Veio, che copre una superficie di 15.000 ettari ed è il quarto più grande del Lazio, ospita importanti resti archeologici di epoca etrusca e romana, oltre a numerosi complessi e monumenti medievali.

Il sequestro è avvenuto al termine di un’indagine condotta sull’area soggetta a vincolo paesaggistico, durante la quale gli agenti dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) hanno scoperto lo sversamento illegale di oltre 700 metri cubi di rifiuti pericolosi e non. Tra i rifiuti abbandonati sul terreno vi erano elettrodomestici, scarti di lavorazione edile, materiali elettronici e bombole del gas, con un alto rischio di inquinamento delle falde acquifere sottostanti. Un uomo italiano di 55 anni, identificato come responsabile dell’attività illecita, è stato denunciato. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali altri responsabili.

Con la collaborazione dei guardiaparco dell’Ente Regionale Parco di Veio, verranno effettuati nei prossimi giorni ulteriori controlli per valutare l’entità del danno ambientale causato dalla discarica abusiva.

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Cronaca

Cagliari | Pausa nelle ricerche di Francesca Deidda ma indagini proseguono

Dopo intensi giorni di ricerche sul campo, sono state temporaneamente interrotte le operazioni per trovare Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da San Sperate, un piccolo comune situato a circa venti chilometri da Cagliari. Secondo la Procura, Francesca sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai, 43 anni, attualmente detenuto a Uta per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.

Ieri sono stati rinvenuti ulteriori elementi utili alle indagini e oggi gli investigatori, in attesa di ulteriori verifiche da parte del Ris, stanno facendo il punto della situazione. La zona delle ricerche è concentrata a San Priamo, Sinnai, vicino al chilometro 35 dell’ex Orientale sarda, non distante dal luogo in cui sono stati trovati il bite dentale, il beauty case, l’accappatoio, un frammento di felpa e una roccia con tracce ematiche, insieme ad altri indumenti femminili e tessuti sporchi di sangue tra mercoledì e giovedì scorsi.

Le indagini procedono senza sosta: oggi gli inquirenti stanno esaminando gli elementi raccolti e valutando la situazione per decidere i prossimi passi, in vista dell’interrogatorio di Sollai – difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba – previsto per giovedì 18 con il magistrato incaricato del caso e coordinatore delle ricerche, il pm Marco Cocco.

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Cronaca

Udine | Smantellato Sodalizio Criminale per Falsificazione di Documenti Comunitari

La Polizia di Stato della Questura di Udine ha eseguito l’operazione “GAIVLIS” contro un gruppo criminale georgiano e ucraino accusato di produzione e utilizzo di documenti di identità comunitari falsi, al fine di eludere le normative sui flussi migratori e l’accesso al mercato del lavoro italiano. Sette cittadini georgiani sono stati arrestati, mentre altri sette sono stati denunciati in stato di libertà. Inoltre, è stato eseguito il sequestro preventivo di un appartamento.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Udine e coordinata dalla Procura della Repubblica, è partita nel settembre 2023 dopo segnalazioni dalle Agenzie delle Entrate locali, che hanno notato un aumento significativo di donne georgiane presentatesi come cittadine comunitarie presso i loro uffici. Queste donne mostravano documenti di identità di paesi dell’Unione Europea (Slovacchia, Lettonia, Polonia), ottenendo così codici fiscali comunitari e facilitazioni fiscali e sanitarie, pur essendo in realtà cittadine georgiane.

Le indagini hanno evidenziato la complicità di uomini e donne georgiani e ucraini nel fornire assistenza per ottenere i codici fiscali, utilizzando documenti falsi. Nel corso dell’indagine, sono state arrestate cinque donne georgiane trovate in possesso di tali documenti falsi, alcune delle quali erano già regolarmente impiegate come badanti con contratto regolare. Altre cinque sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.

L’attività investigativa ha rivelato che il gruppo criminale non solo forniva documenti falsi in cambio di denaro (con tariffe fino a 1000 euro), ma aveva anche acquistato due appartamenti a Udine, utilizzati per ospitare le donne straniere, molte delle quali si trovavano in stato di clandestinità, provenienti anche dal sud Italia.

Durante l’operazione di martedì, sono stati eseguiti due arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un appartamento dove sono stati trovati altre sette cittadine straniere, di cui due clandestine con documenti falsi slovacchi, provenienti dalla provincia di Reggio Calabria. Sono stati sequestrati anche 12.000 euro in contanti e diversi monili in oro, ritenuti provento dell’attività criminale.

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Cronaca

Cagliari | Morto operaio colpito dalla pala di un escavatore

Questa mattina, Simone Furia Calledda, un operaio di 42 anni di Iglesias, è deceduto nella zona industriale di Macchiareddu, nella Città Metropolitana di Cagliari, dopo essere stato colpito dalla pala di un escavatore impiegato nel movimento di rifiuti.

La dinamica precisa dell’incidente sul lavoro non è ancora chiara. Secondo le prime informazioni, l’operaio stava lavorando presso un’azienda specializzata nel riciclaggio di rifiuti come vetro e alluminio. È possibile che sia stato colpito dalla pala dell’escavatore mentre veniva spostato del materiale. Nonostante l’intervento immediato del 118, purtroppo per l’operaio non c’è stato nulla da fare.

Le forze dell’ordine sono presenti sul posto per le necessarie indagini.

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