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Abruzzo

Torino | Operazione antidroga in italia, 24 arresti dismantellano reti di traffico di droga

L’operazione antidroga, scattata all’alba dalle autorità competenti, ha visto la sinergia tra la Guardia di Finanza di Torino e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) di Roma, sotto il coordinamento della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia torinese. Tale azione è stata il risultato di un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari (GIP), che ha ordinato l’arresto di ventiquattro individui, italiani e albanesi, ritenuti responsabili di far parte di due diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana.

Nel corso del blitz, hanno collaborato le Fiamme Gialle, non solo della regione Piemonte, ma anche della Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo.

Secondo gli inquirenti, uno dei gruppi coinvolti era guidato da un 58enne albanese residente nel Torinese da oltre 20 anni. Quest’uomo aveva stabilito la sua base logistica nel capoluogo e operava principalmente nei comuni dell’area settentrionale della città, con collegamenti e ramificazioni in altre province piemontesi e nelle regioni circostanti.

Il gruppo, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva istituito una solida rete di approvvigionamento e distribuzione di cocaina. Tale rete coinvolgeva individui incaricati di ogni fase del processo, dall’acquisto alla lavorazione, fino alla successiva commercializzazione della sostanza. Inoltre, il gruppo aveva esteso la sua rete di clienti non solo nel Piemonte, nelle province di Torino, Asti e Cuneo, ma anche in Toscana, nella provincia di Lucca.

Abruzzo

Ortona (CH) | Scattano le misure sanitarie per un probabile caso di Dengue

Un possibile caso di Dengue è stato recentemente segnalato a Ortona, in provincia di Chieti. Le autorità sanitarie locali hanno immediatamente allertato il Comune, che ha reagito prontamente seguendo le linee guida previste dal “Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi” (PNA) per il periodo 2020-2025. Questo piano è finalizzato alla gestione e alla prevenzione della diffusione di malattie trasmesse da insetti, come la Dengue, che viene trasmessa dalla puntura di zanzare infette.

In risposta al caso segnalato, il Comune di Ortona ha adottato una serie di misure di prevenzione per contenere il rischio di ulteriore diffusione del virus. Una delle principali strategie consiste nel ridurre la presenza di zanzare, tramite interventi di disinfestazione mirata e una serie di azioni di risanamento ambientale. Tra queste, è prevista la bonifica delle aree pubbliche e private per eliminare i potenziali focolai di riproduzione delle zanzare, come tombini, caditoie e aree verdi in stato di degrado.

Il Comune ha affidato l’incarico alla Eco.Lan Spa, che ha già avviato una campagna di disinfestazione intensiva per un periodo di tre giorni, coprendo un’area di almeno 200 metri dal punto in cui si ritiene sia avvenuto il contagio. Oltre ai trattamenti adulticidi per ridurre la popolazione di zanzare adulte, verranno eseguiti anche trattamenti larvicidi per colpire le larve e prevenire la loro crescita. L’intervento comprende anche una più attenta gestione dei rifiuti e la pulizia straordinaria delle strade e delle aree abbandonate, al fine di migliorare l’igiene complessiva del territorio.

Le misure di prevenzione adottate hanno l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di trasmissione della Dengue e altre malattie arbovirali. La collaborazione dei cittadini è fondamentale in questo contesto: vengono invitati a prestare attenzione alla manutenzione degli spazi privati, eliminando eventuali ristagni d’acqua e mantenendo puliti gli ambienti domestici e i giardini.

Il Comune di Ortona, insieme alle autorità sanitarie, continuerà a monitorare la situazione per garantire la sicurezza e la salute della popolazione, adottando tutte le misure necessarie per prevenire ulteriori contagi.

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Abruzzo

Sulmona | Procura chiede processo per 11 poliziotti accusati di peculato e falso

Il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Stefano Iafolla, ha richiesto il rinvio a giudizio per undici agenti della Polizia stradale della sottosezione di Pratola Peligna, accusati di gravi reati che spaziano dalla truffa ai danni dello Stato a falso, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. La richiesta di processo arriva al termine di una lunga e complessa indagine durata tre anni, che ha coinvolto intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, rintracciamenti tramite GPS e analisi delle telecamere di sorveglianza.

Le accuse mosse agli agenti riguardano una serie di comportamenti illeciti. Tra le presunte infrazioni, vi sono accuse di abbandono delle postazioni di lavoro, uso improprio del veicolo di servizio per scopi personali, e inattività durante i turni notturni, con i poliziotti che avrebbero dormito all’interno delle auto o trascorso il tempo in locali commerciali durante l’orario di servizio. Altre gravi accuse includono la mancata gestione di incidenti stradali e la mancanza di soccorso a veicoli in panne.

Il giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, ha programmato l’udienza per il 14 novembre, dove si deciderà se procedere con il processo. In precedenza, dieci degli undici agenti coinvolti erano stati sospesi dal gip, ma erano stati successivamente reintegrati in servizio dal Tribunale del Riesame. Le difese hanno respinto le accuse, mentre l’indagine ha incluso anche minacce nei confronti di un ex comandante e di un altro agente che avevano partecipato all’inchiesta, con i destinatari di tali minacce che hanno ricevuto proiettili all’interno di una busta.

Questo caso ha suscitato notevole attenzione pubblica, poiché mette in luce gravi presunti abusi e illeciti all’interno di una forza di polizia, sollevando interrogativi sulla condotta e sulla responsabilità all’interno delle forze dell’ordine.

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Abruzzo

Basciano (TE) | 21enne muore tamponando un pullman di linea

Un tragico incidente stradale ha avuto luogo a Basciano, in provincia di Teramo, causando la morte di un giovane di 21 anni. L’incidente è avvenuto quando il giovane, mentre era alla guida della sua auto, ha tamponato violentemente un pullman di linea in sosta alla fermata di un bar.

Nonostante i pronti interventi del personale del 118, che ha tentato disperatamente di rianimarlo, per il giovane non c’è stato nulla da fare. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma l’impatto è stato sufficientemente grave da risultare fatale per il conducente dell’auto.

L’incidente ha sconvolto la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza stradale e sulle condizioni che hanno portato a questo tragico evento. La dinamica del sinistro è ora oggetto di indagini da parte delle forze dell’ordine, mentre i familiari e amici del giovane piangono la sua prematura scomparsa.

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