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Palermo | Violenza sessuale, protocollo intesa tra pm Palermo e Coni

Una stretta collaborazione tra gli uffici giudiziari e la rapida comunicazione della Procura Generale dello Sport sulle indagini riguardanti violenza e abusi sessuali nei confronti di atleti affiliati a una Federazione Sportiva Nazionale o a una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI è uno degli obiettivi del protocollo d’intesa che sarà firmato giovedì. Questo accordo coinvolge la Procura di Palermo, il CONI e la Procura Generale dello Sport, così come la Procura di Messina con le stesse parti coinvolte.

Al centro di questo accordo vi è la protezione delle vittime da eventuali reiterazioni dei crimini. La firma del protocollo avverrà presso l’ufficio del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, in presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del procuratore generale dello Sport Ugo Taucer. Tra i partecipanti saranno presenti il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, il procuratore generale di Palermo Lia Sava e, per la Procura di Messina, l’aggiunto Vito Di Giorgio.

Secondo quanto previsto dal protocollo, il pubblico ministero dovrà informare rapidamente la Procura Generale dello Sport, fornendo tutte le informazioni riguardanti le indagini su violenza sessuale o abusi sessuali che coinvolgono atleti affiliati a una Federazione Sportiva Nazionale o disciplina sportiva associata riconosciuta dal CONI, a condizione che tali informazioni non siano più coperte dal segreto istruttorio e indipendentemente dal contesto in cui il reato sia stato commesso, anche al di fuori del contesto sportivo.

Inoltre, il pubblico ministero ha il diritto di richiedere alla Procura Generale dello Sport informazioni sul ruolo, le attività e gli eventuali procedimenti disciplinari pendenti o conclusi che coinvolgono gli indagati.

La Procura Generale dello Sport, dopo aver preso atto delle richieste del pubblico ministero, informerà rapidamente la Procura Federale della Federazione Sportiva Nazionale o della disciplina sportiva associata competente per l’apertura di un procedimento disciplinare.

Infine, la Procura Generale dello Sport si impegna a fornire al pubblico ministero tutte le informazioni necessarie e può richiedere l’autorizzazione per ottenere il certificato delle iscrizioni delle notizie di reato riguardanti l’atleta o l’affiliato sotto inchiesta.

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