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Cronaca

Olbia | Notte di incendi, distrutte cinque auto

Nella notte, Olbia è stata teatro di un violento incendio che ha causato la distruzione di cinque autovetture. Il primo intervento dei vigili del fuoco è avvenuto intorno alle 23 in via del Melograno, dove un pick-up e un SUV sono andati a fuoco. Le fiamme sono state prontamente domate grazie all’intervento tempestivo di una squadra e al supporto di un’autobotte.

Poco dopo la mezzanotte, un altro incendio si è verificato in via Mosca, causando gravi danni a un’altra auto parcheggiata lungo la strada. Successivamente, in via Belgrado, altri due veicoli parcheggiati uno accanto all’altro sono stati colpiti dalle fiamme.

Le indagini sull’origine degli incendi sono attualmente in corso, e non viene esclusa la possibilità di un’azione dolosa. A condurre le indagini sono i carabinieri di Olbia.

Cronaca

Torino | Smantellata una banda di rapinatori in villa: arrestati 3 Piemontesi e 2 Napoletani

I Carabinieri di Pinerolo (TO) e di Poggioreale (NA), insieme al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, hanno eseguito cinque misure cautelari nei confronti di persone gravemente indiziate di “rapina pluriaggravata in concorso”. Le misure sono state disposte dal Tribunale di Torino a seguito di un’indagine nata da una rapina avvenuta nel febbraio 2024 in una villa del Pinerolese.

L’episodio criminoso ha visto coinvolti quattro presunti malfattori, un 63enne, un 66enne (attualmente detenuto per altri reati a Forlì) di Pinerolo, un 60enne e un 29enne (Napoletani), con il supporto di un 53enne locale. La banda attese la vittima, una donna, fuori dalla sua abitazione e, approfittando dell’apertura del cancello automatico, entrò nel cortile mentre la donna stava parcheggiando. Uno dei rapinatori, armato di pistola, costrinse la vittima a entrare in casa. Un quinto complice rimase all’esterno della villa per fare da copertura in attesa del rientro del coniuge, che fu anch’egli bloccato e trattenuto insieme alla moglie. Durante la rapina, furono rubate 78 borse da donna, sette orologi di vari marchi pregiati e diversi monili in oro, per un valore complessivo superiore ai cinquantamila euro.

Le indagini sono state sviluppate in stretta collaborazione tra Carabinieri e Guardia di Finanza, rilevando convergenze significative tra questa rapina e altri contesti criminali. L’analisi, il monitoraggio e l’approfondimento condotti dal Reparto torinese della Guardia di Finanza hanno contribuito a delineare i profili di specifico interesse istituzionale.

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Cronaca

Como | Sequestrati 80 Kg di Tabacco da Masticare al Confine Svizzero: Denunciato Pakistano

Nelle scorse ore, i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso, insieme ai militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso, hanno effettuato un importante sequestro al valico autostradale di Brogeda, al confine con la Svizzera. Durante un controllo su un FLIXBUS in entrata in Italia proveniente dal Belgio, è stato fermato un viaggiatore di nazionalità pakistana, residente in Italia.

Il viaggiatore aveva dichiarato di non trasportare nulla di rilevante durante il controllo doganale eseguito ai sensi degli articoli 19 e 20 del D.P.R. n. 43/73 (Testo Unico delle Leggi Doganali, TULD). Tuttavia, questa dichiarazione non ha convinto gli agenti, che hanno deciso di procedere con ulteriori accertamenti sui due voluminosi bagagli del viaggiatore, riposti nella stiva del bus.

All’apertura dei due borsoni, gli agenti hanno trovato oltre 80 chilogrammi di tabacco da masticare, verosimilmente destinato alla vendita illegale sul territorio nazionale, in violazione del decreto legislativo n. 6/2016. Di conseguenza, il viaggiatore è stato denunciato a piede libero per la violazione dell’articolo 291 bis del T.U.L.D., che punisce il contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

L’intero quantitativo di tabacco rinvenuto è stato sequestrato in conformità con la normativa vigente sulla repressione del contrabbando di prodotti del tabacco (legge 19 marzo 2001, n. 92), e sarà oggetto di confisca e successiva distruzione. Le indagini sono ancora in corso, e l’indagato è presumibilmente innocente fino alla conclusione del procedimento legale.

Questa operazione è il risultato del Protocollo d’intesa firmato ad aprile 2023 tra l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di Finanza. Si inserisce in un più ampio dispositivo di prevenzione attuato presso i valichi di confine, mirato a presidiare la legalità e contrastare il traffico illegale di prodotti derivati dal tabacco da fumo.

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Calabria

Catanzaro | Confiscati beni per 1 milione di euro alle cosche del Vibonese

Nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su disposizione della Procura Generale di Catanzaro, ha eseguito una sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, divenuta irrevocabile dopo la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione. La sentenza ha disposto la confisca di beni mobili, immobili, quote societarie, complessi aziendali, autoveicoli e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in oltre 1 milione di euro, nei confronti di nove persone condannate in via definitiva per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti.

L’Operazione “Stammer”

I destinatari del provvedimento erano coinvolti nell’operazione “Stammer”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) di Catanzaro, sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia. L’operazione, avviata nel 2017, aveva portato all’arresto di 68 persone. Le indagini avevano svelato una pericolosa organizzazione criminale impegnata nel traffico internazionale di stupefacenti, collegata alle cosche “PITITTO-PROSTAMO-IANNELLO” di Mileto (VV) e “FIARÈ-GASPARRO-RAZIONALE” di San Gregorio d’Ippona (VV). Questa rete criminale aveva orchestrato l’importazione di 8.000 kg di cocaina dalla Colombia e l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di marijuana dall’Albania.

Confisca e Accertamenti Economico-Patrimoniali

Il provvedimento di confisca è stato preceduto da specifici e approfonditi accertamenti economico-patrimoniali condotti con professionalità e dedizione dalle Fiamme Gialle. Tali accertamenti hanno rivelato un significativo divario tra il valore dei beni posseduti dagli indagati e i loro redditi dichiarati o l’attività economica svolta. Questo ha giustificato il sequestro preventivo e la successiva confisca “per sproporzione” di numerosi beni.

Beni Confiscati

La complessa attività investigativa ha permesso di confiscare allo Stato:

  • 4 terreni
  • 4 complessi aziendali (3 società e 1 impresa individuale)
  • 7 autoveicoli
  • 1 motoveicolo
  • Disponibilità finanziarie per circa 80.000 euro
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