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Cronaca

Bagno di Reggio Emilia | Caldaia forse difettosa, coppia intossicata dal monossido

Una coppia, composta da un uomo di 68 anni e una donna di 62, è stata intossicata da monossido di carbonio nella propria abitazione a Bagno di Reggio Emilia, probabilmente a causa di una combustione difettosa della caldaia a gas. L’incidente è avvenuto la notte scorsa, e il pronto intervento dei vigili del fuoco, insieme a Polizia, servizio medico 118 e tecnici Ireti (società del Gruppo Iren che gestisce energia elettrica, gas e acqua), ha permesso di trasferire immediatamente la coppia a Fidenza, in provincia di Parma, per il trattamento in camera iperbarica, in codice di massima gravità.

Dopo il trattamento, le condizioni dei coniugi sono migliorate, e sono previste dimissioni nella stessa giornata. Già da alcuni giorni, marito e moglie presentavano sintomi influenzali come cefalea, nausea e raffreddore, simili a quelli dell’intossicazione da monossido di carbonio. Di fronte all’aggravarsi delle condizioni, hanno chiamato il 118, il cui equipaggio, dotato di un rilevatore di monossido, ha rilevato la presenza del gas tossico nell’abitazione. Successivamente è stata attivata la procedura sanitaria con il trasferimento immediato alla camera iperbarica dell’ospedale di Vaio (Fidenza) dell’Azienda Usl di Parma, centro di riferimento interprovinciale per la gestione e la cura di casi di intossicazione da monossido di carbonio.

All’accesso, i livelli di intossicazione dei due pazienti erano rispettivamente al 26% e al 39%. Grazie al trattamento in camera iperbarica fino alle 7 di questa mattina, entrambi non presentano più alcun sintomo, e i valori dell’intossicazione si sono azzerati.

L’Azienda Usl di Parma sottolinea l’importanza della prevenzione contro i pericoli dell’intossicazione da monossido di carbonio, evidenziando che molti incidenti possono essere evitati con la corretta manutenzione e il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico, inclusi bracieri e sistemi di combustione non correttamente aerati, che rappresentano i rischi maggiori. I sintomi cui prestare attenzione sono mal di testa, vertigini, nausea, confusione mentale, stanchezza e perdita di coscienza, poiché il monossido può essere letale.

Cronaca

Prato | Cittadino Cinese di 42 anni accoltellato: è grave

A Prato, un uomo di 42 anni di origine cinese è ricoverato in prognosi riservata dopo essere stato ferito con diverse coltellate. L’uomo è stato soccorso in piena notte, dopo essere stato trovato in un lago di sangue da alcuni passanti. Convinti che fosse stato investito, hanno immediatamente lanciato l’allarme chiamando i soccorsi.

All’arrivo del personale paramedico, è stato scoperto che il 42enne presentava numerose ferite da coltello su addome, gambe, braccia e volto.

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Cronaca

Milano | Bambino di Cinque Anni scivola in un canale dell’adda: salvato dai passanti

repertorio

Un bambino di cinque anni è stato tratto in salvo da alcuni passanti dopo essere caduto in un canale che confluisce nel fiume Adda, a Cassano d’Adda. Il piccolo è scivolato in acqua, rimanendo incastrato sotto la grata di una passatoia in ferro vicino all’argine del fiume. I presenti hanno immediatamente chiamato il 112 e nel frattempo hanno cercato di scardinare la grata per liberare il bambino.

I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente per aiutare nei soccorsi, riuscendo a mettere in salvo il bambino. Sul posto sono arrivati anche elicotteri per perlustrare il corso del fiume, oltre ai sommozzatori e al personale specializzato dei pompieri con gommoni.

Uno dei passanti che ha partecipato al salvataggio ha riportato una ferita al costato ed è stato trasportato all’ospedale di Monza per accertamenti. Anche il bambino, che non è in pericolo di vita, è stato trasportato all’ospedale di Bergamo in codice giallo.

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Cronaca

Lodi | Favoreggiamento allo sfruttamento della prostituzione: 7 arresti

La Polizia di Stato ha condotto un’operazione su scala nazionale per il controllo dei principali luoghi utilizzati da soggetti appartenenti alla criminalità straniera, in particolare cinese, dediti al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, talvolta coinvolgendo anche minori.

A seguito delle preliminari indagini delle squadre mobili, sono stati effettuati controlli e perquisizioni in appartamenti ed esercizi pubblici dove le prestazioni sessuali a pagamento erano dissimulate attraverso inesistenti attività professionali, principalmente nel settore estetico e del benessere, pubblicizzate online tramite siti di massaggi.

Sette persone sono state arrestate per reati legati all’immigrazione, sfruttamento della prostituzione, stupefacenti e reati contro la persona. Altre 71 persone sono state denunciate per reati simili e, in un caso, per vendita illegale di medicinali ad uso umano (Viagra). Durante le perquisizioni, sono state trovate numerose dosi di cocaina, hashish ed eroina.

Sono stati adottati provvedimenti amministrativi nei confronti di 51 stranieri irregolari, di cui 26 destinatari di un provvedimento di espulsione. Inoltre, sono stati sequestrati un fucile detenuto illegalmente, oltre 10.000 euro provenienti da attività illecite, tre immobili usati per la prostituzione senza certificazione sanitaria e violando la legge sulla sicurezza del lavoro.

Complessivamente, sono state elevate 82 sanzioni amministrative per decine di migliaia di euro, per esercizio abusivo di attività commerciale, violazione della normativa sull’immigrazione e sugli stupefacenti, irregolarità nell’assunzione di lavoratori, violazioni delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro e carenze igienico-sanitarie.

Contributo della Questura di Lodi

La Questura di Lodi ha dato un importante contributo all’operazione, effettuando controlli specifici in sei centri massaggi della provincia, gestiti da cittadini cinesi. I controlli sono scaturiti dal monitoraggio di siti online con annunci sospetti. Gli investigatori, fingendosi clienti, hanno concordato appuntamenti e hanno rinvenuto due dosi di cocaina in un centro massaggi del centro cittadino, detenute da un cliente segnalato per uso personale.

In un secondo appartamento nella zona bassa della provincia, sono state trovate tre cittadine cinesi senza permesso di soggiorno e due cittadini albanesi, uno dei quali irregolare. Sono state scoperte numerose confezioni di preservativi e il cittadino albanese irregolare è stato trovato in possesso di otto involucri di cocaina per un peso di circa 15 grammi, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Le tre cittadine cinesi sono state denunciate per immigrazione clandestina e soggette a un decreto di espulsione dal territorio nazionale. La titolare è stata denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il cittadino albanese, già soggetto a un provvedimento di espulsione con divieto di reingresso per 5 anni, è stato arrestato per il rientro anticipato in Italia. Dopo la convalida e il patteggiamento della pena a otto mesi di reclusione, è stato accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa per essere rimpatriato.

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