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Cronaca

Meloni sospende Pozzolo, richiamo alla responsabilità per Fratelli d’Italia

Le parole della presidente del Consiglio in conferenza stampa: la premier liquida il caso Verdini, vicina la discesa in campo per le Europee

La tanto attesa domanda non arriva immediatamente durante la conferenza stampa, ma si presenta dopo un’ora abbondante. La quindicesima interrogazione suscita qualche sorriso ironico tra i giornalisti nell’auletta dei gruppi di Montecitorio, ma Giorgia Meloni interviene prontamente richiamando all’ordine, poiché per lei la questione legata al caso Pozzolo è seria e priva di alcun motivo di scherzo.

Il caso riguarda il tragico episodio avvenuto durante il cenone di Capodanno a Rosazza, in cui un colpo d’arma da fuoco, partito dalla pistola di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, ha scosso la festa nel piccolo comune. La vicenda, che ha coinvolto anche il sottosegretario Andrea Delmastro, ha attirato l’attenzione della stampa internazionale, causando disagio a Giorgia Meloni, la quale non riesce a nascondere la sua preoccupazione.

Durante la conferenza, Elly Schlein del Partito Democratico prende posizione chiedendo scuse e le dimissioni del parlamentare. La conferenza, inizialmente programmata come tradizionale evento di fine anno ma poi spostata a inizio anno dopo due rinvii, sta per iniziare.

Meloni, preparata per affrontare una delle domande più difficili, dichiara con chiarezza: “Chiunque detenga un’arma ha il dovere legale e morale di custodirla con serietà e responsabilità, e per questo c’è un problema con quello che è accaduto”. La leader di Fratelli d’Italia sostiene che la responsabilità ricade su chi detiene l’arma e annuncia di aver richiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione garanzia dei probiviri di Fdi e sospeso da Fdi durante il processo. Meloni difende la struttura del suo partito, ma sottolinea che non è disposta a pagare per gli errori altrui, affermando con fermezza: “Non sono disposta a fare questa vita, con la responsabilità che ho sulle spalle se le persone che sono accanto a me non capiscono questa responsabilità”. Concludendo, enfatizza che la responsabilità vale per tutti e si mostra inflessibile su questo principio.

Cronaca

Ciclismo in lutto: muore a soli 25 anni André Drege durante la quarta tappa del Giro dell’Austria

Il mondo del ciclismo è in lutto per la tragica scomparsa di André Drege, giovane talento norvegese del Team Coop-Repsol, deceduto all’età di 25 anni. L’incidente fatale è avvenuto durante la quarta tappa del Giro dell’Austria, nella lunga e insidiosa discesa del Grossglockner a Heiligenblut. Drege è finito fuori strada e, nonostante i soccorsi tempestivi, le gravi ferite riportate non gli hanno lasciato scampo.

L’incidente si è verificato nella penultima tappa della corsa, che andava da St. Johann a Kals. La dinamica precisa dell’accaduto non è ancora chiara, ma la notizia della sua morte ha gettato nello sconforto il mondo del ciclismo. In segno di rispetto, la premiazione della tappa, vinta dall’italiano Filippo Ganna, è stata annullata.

Il Giro d’Austria dovrebbe concludersi domani, domenica 7 luglio, con l’ultima tappa, ma gli organizzatori stanno ancora valutando se proseguire la gara o annullarla in seguito a questa grave tragedia. Al momento, il leader della classifica generale è l’italiano Diego Ulissi.

André Drege era nato il 4 maggio 1999 a Ålesund, in Norvegia. La sua passione per il ciclismo era nata durante l’adolescenza e non lo aveva più abbandonato. Aveva iniziato a pedalare a 14 anni, usando una vecchia bicicletta del padre, che gli aveva trasmesso l’amore per questo sport. La sua carriera ciclistica era iniziata al Lillehammer CK, club ciclistico di Lillehammer, e nel 2021 aveva ottenuto piazzamenti importanti, tra cui il settimo posto all’Himmerland Rundt e al Gylne Gutuer, l’ottavo nel campionato norvegese U21 e il nono a Skive-Løbet.

Nel 2022, Drege era entrato nel team continentale Coop, con il quale aveva raggiunto significativi successi, come la vittoria del Gran Premio Internazionale di Rodi e del Gylne Gutuer. In questa stagione, si era distinto vincendo quattro gare minori in Grecia, la tappa d’apertura del Circuit des Ardennes e l’ultima frazione del Tour de Loir et Cher. La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo del ciclismo e nel cuore di chi lo conosceva e apprezzava.

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Cronaca

Jesolo | Arrestato un 16enne per le rapine con coltello e spray urticante sul lungomare

La scorsa notte, un ventenne residente a Padova è stato vittima di un violento assalto da parte di quattro giovani, uno dei quali è stato prontamente arrestato dai carabinieri dopo aver minacciato la vittima con un coltello e averle spruzzato contro uno spray urticante. Durante l’aggressione, hanno sottratto una collana d’oro che la vittima indossava al collo. Il giovane arrestato, un sedicenne straniero residente nel Padovano, è stato accusato di rapina aggravata in concorso e condotto presso l’istituto penale per i minori di Treviso.

Nella mattinata successiva, i carabinieri di San Donà di Piave sono riusciti a identificare e fermare un altro complice, anch’egli sedicenne, nei pressi della stazione dei pullman di Jesolo. Questo secondo ragazzo è stato denunciato per il suo coinvolgimento nell’aggressione.

Nella stessa serata, sempre a Jesolo, i carabinieri sono intervenuti per un’altra rapina ai danni di un 18enne veronese vicino all’arenile. La vittima ha riferito di essere stata minacciata con un coltello e costretta a consegnare il proprio smartphone. Grazie ai controlli immediati, i militari sono riusciti a individuare e denunciare un sedicenne originario della provincia di Treviso, trovato in possesso del cellulare rubato.

Le indagini sono ancora in corso per stabilire se i due episodi siano collegati e per identificare eventuali altri complici coinvolti nelle rapine.

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Cronaca

Vaprio d’Adda | Proseguono le Ricerche di Claudio Togni, l’Operaio Precipitato nell’Adda

Le operazioni di ricerca di Claudio Togni, l’operaio di 58 anni precipitato nell’Adda il 28 giugno scorso mentre lavorava su un canale scolmatore della A4 tra Vaprio d’Adda e Trezzo, stanno continuando con determinazione. I vigili del fuoco, in stretta collaborazione con le autorità competenti, sono pronti ad abbassare ulteriormente il livello delle acque. Già nei giorni precedenti il livello era stato ridotto, ma purtroppo senza successo nelle ricerche.

Negli ultimi giorni, le operazioni di ricerca sono proseguite incessantemente sotto la coordinazione dell’unità di comando locale dei vigili del fuoco. Gli specialisti del soccorso acquatico sono stati impegnati con gommoni da rafting per perlustrare il fiume per quasi quattro chilometri, affiancati dai volontari di Treviglio.

Le difficili condizioni del fiume, caratterizzate da acqua alta e forti correnti, hanno reso estremamente impegnative le operazioni di ricerca. Già giovedì scorso, i sommozzatori sono entrati in azione, intervenendo nelle zone del fiume dove le condizioni di sicurezza lo permettevano. Anche le squadre di terra, supportate dal personale della protezione civile, continuano a lavorare senza sosta.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 9 del 28 giugno, quando Claudio Togni, operaio della Italgen, si trovava su un canale scolmatore a Concesa, sotto il ponte della A4. Togni, un operaio esperto, stava svolgendo un’operazione di manutenzione insieme a due colleghi quando è precipitato in acqua.

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