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Cronaca

Caso Ferragni | Procura Milano apre fascicolo

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda legata alla vendita dei pandori ‘griffati’ da Chiara Ferragni, in seguito alla denuncia presentata dal Codacons e da Assourt. L’esposto ipotizza il reato di truffa e ha portato all’apertura di un modello 45, senza specifiche ipotesi di reato o indagati. Eventuali ulteriori accertamenti saranno affidati alla Guardia di Finanza.

Il Codacons ha inviato lo stesso esposto a 104 Procure d’Italia, aprendo la possibilità di un tema di competenza territoriale, con una potenziale radicazione in Piemonte, poiché l’azienda dolciaria Balocco ha sede a Fossano nel cuneese. L’associazione dei consumatori sostiene che i clienti che hanno acquistato il pandoro ‘solidale’ hanno diritto a chiedere il rimborso, considerando che l’acquisto è stato effettuato sulla base di informazioni ingannevoli legate alla destinazione dei proventi delle vendite.

Il Codacons afferma che Chiara Ferragni potrebbe essere chiamata a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società per proteggere le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato i pandori ‘griffati’. L’associazione ha mosso l’azione legale sulla base delle gravi affermazioni contenute nel provvedimento dell’Antitrust, che ha inflitto una multa milionaria a Ferragni. Il Codacons afferma che Ferragni ha pubblicizzato la donazione associata alle vendite del pandoro, pur sapendo che la donazione era stata effettuata dalla sola società Balocco mesi prima dell’inizio delle vendite. L’associazione cita anche una mail interna di un dipendente Balocco e sottolinea la questione economica del rincaro del prezzo del pandoro ‘griffato Ferragni’.

Cronaca

Ravenna | Arrestato 52enne per minacce e resistenza a pubblico ufficiale in ospedale

Nella serata di venerdì, un uomo di 52 anni è stato arrestato dalle Volanti della Polizia di Stato per violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, era stato trasportato all’ospedale locale dal 118 per un consulto medico a causa del suo stato di agitazione.

All’interno della struttura sanitaria, l’uomo ha iniziato a minacciare verbalmente un’infermiera, provocando l’intervento di una guardia giurata. Nonostante l’uso di spray al peperoncino per cercare di fermarlo, l’uomo ha continuato ad agitarsi e ha ingaggiato una colluttazione con la guardia.

Quando la Polizia è intervenuta, il 52enne ha opposto ulteriore resistenza, strattonando violentemente uno degli agenti. L’uomo è stato infine immobilizzato e arrestato.

Il mattino successivo si è svolto il giudizio direttissimo, durante il quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Inoltre, la Divisione Anticrimine ha notificato all’uomo un provvedimento di foglio di via obbligatorio dal comune, vietandogli il ritorno sul territorio.

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Campania

Napoli | Esplosione a Saviano: crolla palazzina, due bambini perdono la vita

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Una violenta esplosione, attribuita a una fuga di gas GPL, ha provocato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, nella provincia di Napoli. Il disastro sembra essersi originato al piano superiore, dove viveva una persona anziana.

Al piano terra si trovava una famiglia composta da cinque membri. Tra le macerie, i soccorritori hanno tratto in salvo il padre e uno dei tre figli, un bambino di 2 anni. Purtroppo, gli altri due bambini, di 6 e 4 anni, sono deceduti nel crollo. I vigili del fuoco continuano le ricerche per recuperare la madre e l’anziana, ancora intrappolate sotto i detriti. L’incidente è avvenuto alle 8 di domenica in Via Tappia, e sul luogo sono intervenute anche le squadre specializzate in soccorso tra le macerie.

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Campania

Napoli | Arrestato 52enne per estorsione aggravata dal metodo mafioso

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato un uomo di 52 anni, destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento, datato 11 settembre, impone all’individuo di espiare una pena di 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso a Napoli nel 2006.

Grazie a una precedente attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in un’abitazione dove si trovava senza essere né residente né domiciliato. Le indagini proseguono per monitorare eventuali sviluppi legati alla sua rete di contatti.

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