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Attualità

Pinerolo (TO) | Uccise la madre dopo un rimprovero: 23enne condannato all’ergastolo.

Il 23enne pakistano Imran A., accusato di aver ucciso sua madre a martellate il 9 marzo a Pinerolo (Torino), è stato condannato all’ergastolo dal tribunale del capoluogo piemontese. La vittima, Rubina, 45 anni, avrebbe chiesto al figlio di smettere di “stare al cellulare tutto il giorno” e di cercare un lavoro. Il giovane, che aveva già confessato, ha chiesto “scusa a tutti” in Aula.

Prima della sentenza, Imran A. ha inviato una breve lettera ai giudici in cui si scusava e esprimeva il suo amore per sua madre. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, la lite con la madre era scaturita dal rimprovero riguardante l’uso eccessivo del telefono, motivo di un precedente alterco con il padre la domenica precedente al tragico evento.

Durante il dibattimento, la richiesta della difesa di condurre una perizia psichiatrica è stata respinta. La sentenza dell’ergastolo sottolinea la gravità dell’atto commesso, evidenziando la drammaticità della situazione familiare e le conseguenze tragiche del conflitto.

Attualità

Papa Francesco “La guerra è una sconfitta”

ROMA (ITALPRESS) – “Venerdì scorso a Bkerke, in Libano, è stato beatificato il Patriarca Stefano Douayhy, che guidò con saggezza la Chiesa Maronita dal 1670 al 1704, in un’epoca difficile segnata anche da persecuzioni. Maestro di fede e pastore sollecito, fu testimone di speranza sempre accanto alla gente. Anche oggi il popolo libanese soffre tanto! In particolare, penso alle famiglie delle vittime dell’esplosione del Porto di Beirut. Auspico che si faccia presto giustizia e verità. Il nuovo Beato sostenga la fede e la speranza della Chiesa in Libano, e interceda per questo amato Paese. Un applauso al nuovo Beato!”. Così Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus, in piazza San Pietro, a Roma.
“Seguo con grandissima preoccupazione quanto sta accadendo in Medio Oriente – sottolinea -, e auspico che il conflitto, già terribilmente sanguinoso e violento, non si estenda ancora di più. Prego per tutte le vittime, in particolare per i bambini innocenti, ed esprimo vicinanza alla comunità drusa in Terra Santa e alle popolazioni in Palestina, Israele, e Libano. Non dimentichiamo il Myanmar. Si abbia il coraggio di riprendere il dialogo perchè cessi subito il fuoco a Gaza e su tutti i fronti, si liberino gli ostaggi, si soccorrano le popolazioni con gli aiuti umanitari. Gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni non possono mai essere una soluzione. Non aiutano a percorrere il cammino della giustizia, il cammino della pace, ma generano ancora più odio e vendetta. Basta, fratelli e sorelle! Basta! Non soffocate la parola del Dio della Pace ma lasciate che essa sia il futuro della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero! La guerra è una sconfitta!”.
“Altrettanta preoccupazione esprimo per il Venezuela, che sta vivendo una situazione critica – aggiunge -. Rivolgo un accorato appello a tutte le parti a cercare la verità, ad esercitare moderazione, ad evitare ogni tipo di violenza, a comporre i contenziosi con il dialogo, ad avere a cuore il vero bene della popolazione e non interessi di parte. Affidiamo questo Paese all’intercessione di Nostra Signora di Coromoto, tanto amata e venerata dai venezuelani, e alla preghiera del Beato Josè Gregorio Hernandez, la cui figura tutti accomuna”.
“Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni indiane, in particolare del Kerala, duramente colpite da piogge torrenziali, che hanno provocato numerose frane, causando perdite in vite umane, numerosi sfollati e ingenti danni. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per coloro che hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastante calamità”, prosegue il Pontefice, ricordando che “oggi, memoria del Santo Curato d’Ars, in alcuni Paesi si celebra la ‘festa del parrocò. Esprimo la mia vicinanza e anche la mia gratitudine a tutti quei parroci che con zelo e generosità, talvolta fra tante sofferenze, si consumano per Dio e il popolo. Pensiamo ai nostri parroci: un bell’applauso ai nostri parroci!”, e rivolgendo poi un saluto a “romani e pellegrini d’Italia e di tanti Paesi, in particolare il gruppo della Repubblica Ceca, la Compagnia di Sant’Orsola, i fedeli di Chiusa Sclafani e Siderno, i giovani di San Vito dei Normanni, i ragazzi della parrocchia Sacro Cuore di Padova e i ciclisti venuti da Sambuceto. Con gioia mando un saluto ai partecipanti al 1^ Festival dei giovani del Portogallo, in corso a Fatima. Cari giovani, vedo che l’esperienza entusiasmante dello scorso anno a Lisbona continua a dare frutti. Grazie a Dio! Prego per voi e, per favore, pregate per me alla Cappella delle apparizioni”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Attualità

Razzi di Hezbollah dal Libano su Israele

ROMA (ITALPRESS) – Hezbollah ha annunciato di avere lanciato “decine” di razzi contro Israele. L’attacco è stato confermato dall’esercito israeliano, secondo cui “la maggior parte dei razzi è stata intercettata”.
Hezbollah ha spiegato che razzi Katyusha sono stati lanciati in risposta ad attacchi israeliani a Kfar Kela e Deir Syriane in Libano, che hanno causato il ferimento di civili.
Secondo l’israeliano Channel 13, Israele ha esortato i residenti dell’Alta Galilea a rimanere vicino ai rifugi.
Usa e Israele si attendono un attacco dell’Iran domani.
– foto Ipa –
(ITALPRESS).

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Attualità

Mattarella “Strage dell’Italicus è parte della stagione stragista neofascista”

ROMA (ITALPRESS) – “Cinquant’anni fa la strategia terroristica che mirava a destabilizzare la Repubblica colpì il treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, seminando morte e dolore. Era un convoglio diretto in Germania, affollato di viaggiatori, molti dei quali migranti che tornavano al lavoro. Undici passeggeri morirono nell’incendio che seguì l’esplosione. La dodicesima vittima fu un ferroviere, Silver Sirotti, medaglia d’oro al valor civile per il suo eroismo: perse la vita salvandone molte altre. La sua generosità, unita a un grande coraggio, costituisce una testimonianza imperitura di quei valori di umanità e solidarietà, che gli assassini e i loro complici volevano sradicare”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aggiunge: “Nel giorno dell’anniversario rinnoviamo i sentimenti di vicinanza e condivisione della Repubblica ai familiari delle vittime e ai tanti feriti. Nella catena sanguinosa della stagione stragista dell’estrema destra italiana, di cui la strage dell’Italicus è parte significativa, emerge la matrice neofascista, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione e dalle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2, pur se i procedimenti giudiziari non hanno portato alla espressa condanna di responsabili.
La società italiana e le sue Istituzioni seppero respingere quell’attacco alla convivenza civile grazie alla forza e alla coesione dell’unità della comunità nazionale, fondata sui principi della nostra Costituzione”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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