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Economia

I pagamenti digitali nel 2023 quasi al pari dei contanti

Prosegue l’accelerata dei pagamenti digitali in Italia e, entro la fine dell’anno, il loro importo potrebbe avvicinarsi notevolmente a quello dei pagamenti in contanti. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel primo semestre del 2023 il volume dei pagamenti digitali in Italia ha toccato la cifra di 206 miliardi di euro, registrando un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il rapporto afferma che nonostante l’entusiasmo iniziale causato dalla pandemia stia gradualmente diminuendo, alla fine dell’anno i pagamenti digitali potrebbero raggiungere un valore compreso tra i 425 e i 440 miliardi di euro, una cifra solo leggermente inferiore rispetto all’ammontare totale dei pagamenti in contanti.

I pagamenti effettuati tramite smartphone, braccialetti e orologi stanno guadagnando sempre maggiore popolarità, guidando il mercato delle transazioni digitali, mentre il pagamento contactless continua a crescere, sebbene a ritmi più moderati rispetto al passato. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, i pagamenti “Mobile & Wearable Payment in prossimità” (cioè le transazioni realizzate con smartphone e dispositivi indossabili all’interno dei negozi) “sono confermati come uno dei principali motori di crescita: nel primo semestre, il volume transato è stato di 12,2 miliardi di euro (+97%), con un aumento delle transazioni del 108%, raggiungendo un totale di 450 milioni”.

Tra i pagamenti fisici, il valore delle transazioni “contactless” ha superato i 100 miliardi nel primo semestre del 2023, continuando la sua crescita, seppur a un ritmo più lento rispetto al passato (+25%). Secondo Ivano Asaro, “il rallentamento della crescita del pagamento contactless è un fenomeno naturale, il segno che questo strumento e il suo livello di utilizzo stanno raggiungendo la loro maturità. La penetrazione delle transazioni fisiche con carta ha superato il 70% e continua a crescere, indicando che sempre più persone scelgono questa modalità per effettuare i loro pagamenti quotidiani”.

Economia

Erc Assegna 15 Milioni di Euro per Progetti Innovativi: Italia Terza per Numero di Finanziamenti

Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha recentemente stanziato 15 milioni di euro per finanziare progetti ‘Proof of Concept’, mirati a facilitare la trasformazione delle scoperte scientifiche in applicazioni pratiche e commerciali. Questi finanziamenti, distribuiti in grant di 150.000 euro ciascuno, sono stati assegnati a un totale di 100 progetti selezionati.

L’Italia si è posizionata al terzo posto con 12 progetti finanziati, seguendo il Regno Unito con 15 e i Paesi Bassi con 14. Francia, Spagna e Germania sono invece a pari merito al quarto posto, con 10 progetti ciascuno.

Da quando il programma è iniziato nel 2011, i beneficiari dei finanziamenti ERC ‘Proof of Concept’ hanno ricevuto oltre 300 milioni di euro, contribuendo significativamente alla trasformazione delle scoperte scientifiche in innovazioni commerciali. Iliana Ivanova, commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha sottolineato l’importanza di questi finanziamenti nel supportare i ricercatori nell’evoluzione delle loro idee verso applicazioni di successo sul mercato.

Maria Leptin, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca, ha commentato: “Questo traguardo ci ricorda l’importanza di trasformare le scoperte della ricerca di frontiera in innovazioni concrete. L’ERC continua a investire per mantenere l’Europa al vertice dell’innovazione globale.”

Le sovvenzioni ‘Proof of Concept’ sono riservate ai ricercatori che hanno precedentemente ottenuto finanziamenti ERC per studi di frontiera, promuovendo così l’innovazione derivata dalla ricerca avanzata.

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Economia

Rimborsi Irpef del modello 730/2024 in busta paga ad agosto: tutte le spese incluse

Con l’arrivo del cedolino di agosto 2024, i pensionati inizieranno a ricevere i primi rimborsi relativi al modello 730/2024, corrispondenti alle detrazioni fiscali per le spese sostenute nel 2023. L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, procederà con i conguagli delle dichiarazioni a partire dal prossimo mese, con una possibilità di rateizzazione fino a quattro mesi.

Il processo di accredito delle somme dipende dall’elaborazione della dichiarazione dei redditi, la cui tempistica varia a seconda se il modello 730/2024 è stato trasmesso autonomamente, tramite professionisti abilitati o dal sostituto di imposta. I primi pagamenti sono previsti ad agosto, seguiti da ulteriori accredita a novembre per coloro che presenteranno il modello 730 verso la fine di settembre.

I rimborsi sono calcolati in base alle diverse detrazioni fiscali, che includono spese mediche, interessi passivi sui mutui, ristrutturazioni edilizie, efficientamento energetico, spese veterinarie e sanitarie per disabili. Le deduzioni comprendono anche le spese per assistenza personale di persone non autosufficienti, con un massimo di 2.100 euro per contribuente, a condizione che il reddito complessivo non superi i 40.000 euro.

Per verificare l’accredito del rimborso, i pensionati possono accedere al servizio online dedicato sul sito dell’INPS, consultando il proprio cassetto previdenziale.

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Economia

Assegno di inclusione: divario Nord-Sud persiste, dati Inps

L’Assegno di Inclusione (AdI) è una misura fondamentale per contrastare la povertà e promuovere l’inclusione sociale in Italia. Secondo i dati dell’Inps, la maggioranza dei beneficiari risiede nel Sud e nelle Regioni del Mezzogiorno, dove il sussidio medio è più elevato rispetto a quello erogato nelle famiglie del Nord.

L’AdI è stato al centro di recenti aggiornamenti normativi che hanno introdotto sanzioni severe per chi non rispetta i requisiti o le condizioni stabilite. La guida ministeriale ha chiarito che la sospensione o la decadenza dell’assegno implica una perdita del beneficio per tutta la famiglia.

Secondo il primo Osservatorio sull’AdI e il Supporto Formazione Lavoro (Sfl) pubblicato dall’Inps, a maggio erano circa 624.712 le famiglie che ricevevano l’AdI, con un importo medio di 617 euro per nucleo, coinvolgendo oltre 1,5 milioni di persone. Nel primo semestre dell’anno, sono stati accolti 697.640 nuclei.

Nel dettaglio, a maggio la maggior parte delle famiglie beneficiarie si trovava nel Sud (69,82% del totale), dove il sussidio medio era di 631 euro, superiore ai 578 euro medi nel Nord. Questo sottolinea la distribuzione regionale e l’impatto differenziato dell’AdI sul territorio nazionale.

Parallelamente, il Supporto Formazione Lavoro ha avuto una partenza più lenta, con 56.796 indennità erogate a maggio per partecipanti a progetti di formazione e qualificazione professionale. Questa misura mira a preparare i partecipanti per l’ingresso nel mercato del lavoro attraverso un approccio integrato tra formazione e occupazione.

L’Inps ha anche fornito una panoramica dettagliata dei nuclei familiari coinvolti, evidenziando la presenza significativa di minori, disabili, anziani e persone in condizioni di svantaggio tra i beneficiari dell’AdI e del Sfl.

Questi programmi rappresentano quindi non solo sussidi economici, ma anche strumenti essenziali per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa, riflettendo l’impegno del governo nel supportare le fasce più vulnerabili della popolazione italiana.

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