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Calabria

Catanzaro – Cittadella: 1 -1 a Carissoni risponde Donnarumma.

Gara iniziata in salita per il Catanzaro a causa del gol a freddo subito al 3′ quando Carissoni sulla respinta della difesa GialloRossa dal limite al volo insacca a fil di palo alla destra di Fulignati. I ragazzi di Mister Vivarini, oggi squalificato e sostituito dal secondo Mister Milani, faticano a ritrovare il bandolo della matassa con gli ospiti che pressano molto alto ed impediscono la consueta costruzione dal basso delle Aquile. Particolarmente attivo Katseris che ben combina con Sounas e dal fondo mette dentro l’area palloni invitanti che pero’ gli attaccanti GialloRossi non riescono a sfruttare.

Il meritato pareggio arriva al 26′ quando Donnarumma al secondo tentativo dal dischetto riesce a battere il portiere avversario che inizialmente, in posizione avanzata rispetto alla linea di porta, aveva parato il calcio di rigore causando l’intervento del VAR che ha fatto ripetere il penalty. Il Catanzaro presa fiducia dal gol del pareggio continua ad attaccare ma sono gli ospiti sul finale di tempo ad avere una buona occasione con un colpo di testa su punizione che passa di poco a lato.

Nel secondo tempo il Cittadella e’ piu’ spento o comunque viene ben aggirato dai GialloRossi che spingono forte e creano numerose occasioni per portarsi in vantaggio. I tiri di Verna, Stoppa, più volte Iemmello avrebbero meritato maggiore fortuna. Il Catanzaro si è trovato difronte un Cittadella che ha dimostrato di essere una squadra quadrata ed organizzata, con discrete individualita’ ed una buona fisicita’ tipica della categoria.

Con questo pareggio il Catanzaro si porta a 12 punti in classifica al al pari di Modena e Venezia, a quota 13 Como e Palermo seguono il Parma che battendo il Bari e’ gia’ in fuga con 17 punti.

Calabria

Tentata Violenza a Montalto Uffugo (CS): Arrestato Pensionato di 74 Anni

Un pensionato di 74 anni è stato arrestato a Montalto Uffugo con l’accusa di aggressione e tentata violenza sessuale ai danni di una donna ucraina, rifugiata di guerra. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri grazie all’intervento dei carabinieri della stazione cittadina, guidati dal maresciallo Giuseppe Motta.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia della vittima, che ha fornito un racconto dettagliato degli eventi. Secondo quanto emerso dagli accertamenti investigativi, il 17 giugno scorso la donna sarebbe stata prima aggredita fisicamente e poi bloccata nel tentativo di abusare sessualmente di lei. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe provocato alla vittima ferite al collo e alla spalla, costringendola a subire atti sessuali.

L’uomo, identificato con le iniziali E. P., è stato posto agli arresti domiciliari con l’ausilio di un braccialetto elettronico. Le autorità continuano a indagare sul caso per confermare tutte le circostanze e assicurare che giustizia venga fatta.

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Attualità

Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Omicidio avvocato Pagliuso, confermato ergastolo per Luciano Scalise

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai legali di Luciano Scalise, Pino Scalise, Vincenzo Maria Domanico e Andrea Scalzo riguardo alla sentenza di secondo grado relativa all’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Al contrario, ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Angelo Rotella. Di conseguenza, le pene inflitte lo scorso giugno dalla Corte d’Appello di Catanzaro sono diventate definitive per i primi quattro imputati: ergastolo per Luciano Scalise, 23 anni e 10 mesi di reclusione per Pino Scalise, 6 anni e 8 mesi per Domanico e 7 anni per Scalzo. Per quanto riguarda Rotella, la Corte Suprema ha annullato parzialmente la condanna di 8 anni e 4 mesi, rinviando il caso ai giudici di secondo grado di Catanzaro.

Nel corso del lungo processo derivato dall’omicidio dell’avvocato avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2016, che ha visto imputati padre e figlio Pino e Luciano Scalise, tra gli altri, hanno difeso gli avvocati: Canzoniere, Chiodo, Vianello Accorretti, Larussa, Galati, Nimpo, Gigliotti, Mendicino, Penna. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Ferraro, Zofrea, Galeota, Staiano, Candido, Pietro e Gianfranco Agapito, Raimondi. Recentemente è stata emessa la sentenza di secondo grado per Marco Gallo, riconosciuto come l’autore materiale dell’omicidio, confermando l’ergastolo e includendo l’aggravante mafiosa precedentemente esclusa nella sentenza di primo grado.

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