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Politica

Giorgia Meloni: “Non permetterò che l’Italia diventi campo profughi dell’Ue”

Sulla questione migranti, il premier Giorgia Meloni ha spiegato che non permetterà che “l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”.

Giorgia meloni New York

Sulla questione migranti, il premier Giorgia Meloni ha spiegato che non permetterà che “l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. Lo ha detto a margine della cerimonia con cui ha deposto una corona di fiori al monumento di Cristoforo Colombo a New York. Per il premier, che interverrà mercoledì all’Onu, ora “bisogna dichiarare guerra ai trafficanti di uomini”.

Meloni: “Sul problema emigrazione alla fine avremo la meglio”

 “La situazione relativa all’emigrazione è ovviamente difficile: quanto è accaduto a Lampedusa nelle ultime ore è un problema libico, che finora è stato tenuto sotto controllo” ma ora si è complicato a causa delle inondazioni che hanno colpito il Paese, ha detto la presidente del Consiglio parlando con i giornalisti a New York.

“Noi continueremo a portare le norme che riteniamo necessarie, e a chiedere alle organizzazioni sovranazionali di fare la loro parte: ci vorrà il tempo che ci vuole, ma credo che alla fine avremo la meglio”.

Meloni: “Il problema emigrazione non si risolve con i ricollocamenti”

  Il premier ha spiegato che il problema dei migranti non si risolve con i ricollocamenti, ma fermando le partenze illegali. Rispondendo poi a una domanda sulle recenti critiche del premier polacco, Mateusz Morawiecki, Meloni ha affermato di aver “letto una agenzia in cui il primo ministro faceva riferimento al Patto di migrazione e asilo: se il tema è quello sono d’accordo”.

“Finché in Europa pretendiamo di discutere sulla distribuzione delle persone non ne verremo a capo: l’unico modo serio per risolvere la questione è lavorare insieme sulla difesa dei confini esterni”, ha spiegato. “Ora – ha aggiunto – facciamo una nuova proposta: le altre nazioni sui ricollocamenti hanno difficoltà ma non è quello che io sto chiedendo: io sto chiedendo di fermare le partenze illegali”.

Il presidente del Consiglio ha quindi incontrato l’omologo turco Recep Tayyp Erdogan sempre a margine dell’Assemblea generale. L’incontro si è svolto presso la Turkish House, sede delle rappresentanze diplomatiche turche presenti a New York.

“Con Erdogan ho parlato anche di migranti, del ruolo che i Paesi mediterranei giocano. Nel caso della Turchia è un ruolo doppiamente importante perché riguarda sia la tratta mediterranea che la rotta balcanica. La Turchia ha dato dei segnali di attenzione, ad esempio con i visti ma credo che si possa fare di più, credo anche sul fronte mediterraneo e in particolare sulla Libia”.

Meloni: “Avanti con Memorandum di Tunisi, poi in altri Paesi”

“Per me è importante che vada avanti il memorandum con la Tunisia, al di là dei soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso e di non avere spesso il coraggio di farlo a viso aperto, continua a essere la soluzione più sensata”, ha spiegato Giorgia Meloni. “Dopodiché la Commissione ha detto che secondo loro il memorandum è un modello da utilizzare anche con altre nazioni io sono d’accordo. Bisogna mandare avanti il memorandum, implementarlo e fare arrivare le risorse. Penso che lo schema vada utilizzato per tutti i Paesi del Nord Africa”.

Attualità

Potenza | Marcello Pittella eletto presidente del consiglio regionale

Marcello Pittella, esponente di Azione, è stato eletto questa mattina presidente del consiglio regionale della Basilicata con 13 voti, mentre sette schede sono rimaste bianche.

Con l’elezione di Pittella, che ha già guidato la giunta regionale dal 2013 al 2019 come leader del Pd, ha ufficialmente preso avvio la 12ª legislatura.

L’ufficio di presidenza del consiglio regionale include due vicepresidenti, Angelo Chiorazzo di Basilicata Casa Comune e Maddalena Fazzari di Fratelli d’Italia, oltre a due segretari, Viviana Verri del M5s e Gianuario Aliandro della Lega.

Durante la seduta del consiglio regionale, il presidente della Regione Vito Bardi, eletto lo scorso 21 e 22 aprile, ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale, composta da due rappresentanti di Fratelli d’Italia, uno della Lega, uno di Forza Italia e uno di Orgoglio Lucano. Gli incarichi saranno assegnati entro la prossima riunione del consiglio regionale, prevista per martedì prossimo.

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Campania

Campania | Pronti a chiedere referendum sull’autonomia differenziata

Il Consiglio regionale della Campania si prepara a votare la proposta di indire un referendum abrogativo sull’autonomia differenziata.

Una seduta straordinaria e dedicata esclusivamente a questo tema è stata convocata per lunedì prossimo, 8 luglio, dalle 15.30 alle 18. All’ordine del giorno figura la richiesta, presentata dal Pd, dal gruppo De Luca presidente, da Azione, Italia Viva e da altre forze della maggioranza, di indire un referendum abrogativo in base all’articolo 75 della Costituzione e alla legge n. 86 del 26 giugno 2024, che disciplina l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni.

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Attualità

Reddito di Maternità | Proposta di legge di Forza Italia, il PD: “è un ricatto alle donne”

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha presentato un disegno di legge per l’istituzione del “reddito di maternità”. Questo beneficio economico, concesso su richiesta alle donne cittadine italiane residenti, potrà essere richiesto presso un consultorio pubblico, una struttura sanitaria abilitata dalla Regione, o un medico di fiducia. L’obiettivo è mobilitare risorse e trovare soluzioni di sostegno per le donne, affrontando il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia. Gasparri presenterà la proposta in una conferenza stampa mercoledì 3 luglio alle 13.

La reazione del Partito Democratico è stata immediata. La senatrice Cecilia D’Elia ha criticato la proposta definendola “pura propaganda fatta sulla pelle delle donne” e ha sottolineato come arrivi da chi ha abolito il reddito di cittadinanza. La collega Valeria Valente ha aggiunto che Gasparri sta provocando proponendo un reddito di maternità di 1000 euro al mese fino ai cinque anni del bambino per le donne con problemi economici che decidono di non abortire.

Il capogruppo del PD a Palazzo Madama, Francesco Boccia, ha definito la proposta “aberrante”, accusando Gasparri di invadere perversamente la vita delle donne e di ricattarle economicamente. Boccia ha sottolineato che la serenità per mettere al mondo un figlio dipende da misure concrete come il contrasto al lavoro precario e all’emergenza abitativa, non da incentivi economici legati alla scelta di non abortire.

Gasparri ha replicato con durezza, accusando Boccia di essere ignorante e offensivo. Ha precisato che il disegno di legge non abolisce la legge 194 sull’aborto e non impedisce a nessuna donna di abortire, ma offre semplicemente un’opportunità di sostegno economico. Gasparri ha ribadito che la sua proposta intende attuare concretamente il soccorso alle donne previsto dalla legge 194.

La proposta di legge ha suscitato un acceso dibattito, con Gasparri che accusa Boccia di essere un “arrogante nemico della vita” e Boccia che condanna la proposta come un insulto alle donne. Le tensioni tra Forza Italia e il Partito Democratico continuano a crescere su questo tema sensibile.

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