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Cronaca

Catania | Alla vista degli agenti scappa di casa con la droga dentro un borsone, inseguito e arrestato

Un giovane di 23 anni è stato arrestato a Catania per possesso di droga e armi clandestine, dopo un tentativo di fuga alla vista della polizia. L’episodio è avvenuto in via Missori, dove gli agenti della Squadra Volanti, insospettiti da un insolito movimento nei pressi dell’abitazione del sospettato, hanno deciso di intervenire con una perquisizione.

L’abitazione, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza, tra cui porte blindate e videosorveglianza, lasciava già intuire la possibilità di attività illecite al suo interno. Non appena gli agenti sono entrati, il giovane, che si trovava in compagnia della figlia di cinque anni, ha tentato di scappare, portando con sé un borsone. Dopo una lunga corsa, è stato raggiunto e fermato da uno degli agenti. All’interno del borsone, la polizia ha rinvenuto oltre 2 kg di marijuana e un silenziatore per pistola.

La successiva perquisizione dell’appartamento e di uno scantinato collegato ha portato al ritrovamento di ulteriori sostanze stupefacenti: decine di dosi di cocaina e crack, insieme a 200 grammi di marijuana già suddivisa per lo spaccio. Inoltre, è stata scoperta una pistola con matricola abrasa, dotata di un sistema per l’installazione del silenziatore recuperato, e 500 euro in contanti, probabilmente proventi dell’attività di spaccio.

L’arrestato, che utilizzava le telecamere per monitorare l’esterno e cercare di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine, è stato immediatamente condotto in carcere su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, in attesa della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.

L’operazione rappresenta un ulteriore successo nella lotta contro lo spaccio e la criminalità organizzata, evidenziando l’efficacia del costante controllo del territorio da parte della polizia.

Cronaca

Lecce | Arrestato 29enne evaso dal carcere: operazione congiunta dei Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, con il supporto tecnico del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri e la collaborazione dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri Puglia, del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari Palese e del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, hanno arrestato un 29enne evaso dal carcere di Lecce il 14 settembre scorso.

L’evasione e la fuga

L’operazione di servizio è stata resa possibile da un’intensa attività investigativa avviata subito dopo l’evasione. Il 29enne, detenuto nel carcere di Lecce per scontare una pena fino al 2028, avrebbe approfittato di un momento di distrazione all’interno dell’infermeria dell’istituto per scavalcare il cancello di cinta e le recinzioni, facendo perdere le proprie tracce.

La cattura nei pressi di Grumo Appula

L’uomo è stato rintracciato il 24 settembre, nascosto con la moglie in un casolare isolato nelle campagne di Grumo Appula, in provincia di Bari, nel tentativo di sfuggire ai controlli. L’operazione, durata dalle prime ore dell’alba fino alla sera, ha coinvolto oltre 50 militari dell’Arma, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Lecce e Bari.

Sequestrati droga e microcellulare

Durante la perquisizione dello stabile, sono stati trovati circa 50 grammi di hashish e un microcellulare, che si presume sia stato utilizzato per le comunicazioni necessarie a organizzare la fuga.

Il ritorno in carcere

Al termine delle procedure di rito, il 29enne è stato trasferito alla Casa Circondariale di Taranto, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con la presunzione di innocenza garantita fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

L’operazione ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra i vari reparti dei Carabinieri e le altre forze dell’ordine coinvolte, sottolineando l’importanza del coordinamento investigativo nella gestione di casi complessi come quello appena concluso.

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Cronaca

Quartucciu (CA) | Estorsione ai danni di un anziano 90enne, tratto in arresto un 23enne

Un’operazione congiunta tra i Carabinieri delle Compagnie di Mogoro e Quartu Sant’Elena ha portato all’arresto di un giovane di 23 anni, accusato di estorsione ai danni di un pensionato novantenne a Usellus, in provincia di Oristano.

La vicenda ha avuto inizio quando l’anziano stava percorrendo la SS442. Dopo aver sorpassato un’auto che procedeva lentamente, è stato a sua volta sorpassato dal conducente della vettura, il quale gli ha intimato di accostare. Una volta fermatosi, l’autista ha accusato falsamente l’anziano di aver danneggiato la sua auto. Nonostante le proteste della vittima, il malvivente ha approfittato della sua vulnerabilità e, sotto minaccia, ha estorto 300 euro come risarcimento per il presunto danno.

La situazione è ulteriormente degenerata quando il giovane ha costretto l’anziano a salire nella sua auto e lo ha portato a casa sua, minacciandolo di ulteriori violenze se avesse contattato le Forze dell’Ordine. Qui, l’estorsore ha richiesto ulteriori 500 euro, sottraendo alla vittima un totale di 800 euro e cercando di appropriarsi anche di gioielli.

Dopo aver subito l’estorsione, l’anziano pensionato è riuscito a contattare i Carabinieri, fornendo informazioni preziose, tra cui la parte della targa dell’auto del malvivente, una Fiat Bravo. Le indagini immediate hanno permesso di identificare il veicolo e rintracciare il responsabile nel primo pomeriggio.

Durante la perquisizione a casa del giovane, sono stati recuperati i soldi estorti e raccolti ulteriori elementi probatori che hanno portato all’arresto in flagranza del 23enne. Successivamente, il giovane è stato trasferito nel carcere di UTA, a disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza e della prontezza delle Forze dell’Ordine nel contrastare fenomeni di criminalità che prendono di mira le persone più vulnerabili.

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Cronaca

Ispica (RG) | Due persone arrestate durante operazioni di controllo del territorio

Nel corso di un intenso fine settimana, i Carabinieri della Stazione di Ispica hanno effettuato importanti operazioni di controllo sul territorio, portando all’arresto di due individui ritenuti responsabili di disturbare l’ordine pubblico nella città.

Il primo arrestato è un giovane gambiano di 22 anni, residente ad Ispica e già noto alle autorità. A seguito di un’accurata perquisizione della sua abitazione, i militari hanno scoperto 120 grammi di hashish e 6 grammi di marijuana, suddivisi in diverse dosi, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento delle sostanze. Dopo il sequestro della droga, il giovane è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa del processo.

L’attività di polizia ha portato anche all’arresto di un uomo di 40 anni, sempre residente a Ispica, con un passato di precedenti penali. Quest’ultimo era già sottoposto a un provvedimento di divieto di avvicinamento alla madre, al quale si era sottratto ripetutamente, manomettendo il braccialetto elettronico assegnato per monitorare i suoi movimenti. In seguito a queste violazioni, è stata richiesta all’Autorità Giudiziaria una misura cautelare più severa, risultando così in arresto domiciliare.

Le operazioni condotte dai Carabinieri dimostrano la loro costante attenzione e capacità di intervento nella comunità, con l’obiettivo di contrastare comportamenti che minacciano la sicurezza dei cittadini e garantire un ambiente più tranquillo per tutti.

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