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Cronaca

Modena | Tentano di rubarle la borsa con la tecnica delle monetine ma lei se ne accorge: 3 denunce

La Polizia di Stato di Modena ha denunciato tre cittadini stranieri, un ecuadoriano di 23 anni e due peruviani di 26 anni, per tentato furto aggravato in concorso ed ingresso e soggiorno illegale in Italia. L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio di venerdì 30 agosto presso il parcheggio di un noto centro commerciale.

La vicenda è iniziata quando una signora ha contattato il 112NUE segnalando un tentativo di furto subito pochi attimi prima. Due uomini l’avevano avvicinata mentre si trovava nella sua autovettura, cercando di distrarla con la cosiddetta “tecnica delle monetine”. Indicandole delle monete a terra, i due hanno finto che le fossero cadute, sperando che la vittima lasciasse incustodita la sua borsa sul sedile mentre raccoglieva il denaro. Insospettitasi, la donna ha però afferrato la borsa prima di uscire dal veicolo. Uno dei due uomini ha poi reclamato la proprietà delle monete, che gli sono state restituite.

La Squadra Volante, arrivata sul posto in seguito alla segnalazione, ha individuato i due uomini mentre cercavano di allontanarsi a bordo di un veicolo guidato da un terzo complice. I tre, già noti alle forze dell’ordine per reati simili, sono stati fermati e identificati. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato in loro possesso numerose monetine di diverso taglio, presumibilmente utilizzate per tentare altri furti.

I tre uomini sono stati trasferiti all’Ufficio Immigrazione, che ha confermato la loro presenza irregolare sul territorio italiano e ha avviato le procedure per la loro espulsione. Nella mattina del 31 agosto, in esecuzione di un provvedimento di trattenimento emesso dal Questore, il 23enne ecuadoriano è stato accompagnato presso il Centro per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio (PZ), dove rimarrà in attesa di essere rimpatriato nei prossimi giorni.

Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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