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Calabria

Ndrangheta: Arresti e sequestri di beni

La Polizia di Stato, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sta attualmente mettendo in atto diverse misure cautelari e sequestri di beni nei confronti di soggetti coinvolti in un’indagine relativa a associazione mafiosa e altri reati. Questi soggetti sono sospettati di essere affiliati alle cosche di ‘ndrangheta Libri e Tegano-De Stefano a Reggio Calabria. L’operazione è condotta con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, guidata dal Procuratore Giovanni Bombardieri. In diverse città italiane, inclusa Reggio Calabria, la polizia sta eseguendo provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di individui coinvolti in reati quali associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, tutti in varie forme e gradi.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile, ha colpito presunti membri delle cosche Libri e Tegano-De Stefano del mandamento centro di Reggio Calabria. Si è scoperto che esisteva un accordo per compiere estorsioni in alcune zone della città. Parallelamente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, vengono sequestrate preventivamente 11 società, coinvolgendo imprenditori accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.Nell’ambito dell’inchiesta, è stato scoperto che un boss detenuto in carcere riusciva a comunicare con l’esterno grazie all’utilizzo di telefoni cellulari opportunamente modificati e introdotti all’interno delle carceri con la collaborazione del figlio.

Le indagini sono una prosecuzione delle precedenti operazioni denominate Theorema – Roccaforte, Libro Nero e Malefix, che hanno rivelato le strutture e le dinamiche criminali delle cosche Libri, De Stefano e Tegano nel corso del tempo. Questa indagine odierna si basa su intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, così come sulle dichiarazioni di un imprenditore vittima di estorsione. Inoltre, l’inchiesta ha rivelato l’operatività della cosca Libri, così come di un’altra cosca chiamata San Cristoforo in un territorio limitrofo a Spirito Santo. Questo dimostra l’influenza e le relazioni della cosca Libri con altre fazioni di ‘ndrangheta sia nel mandamento tirrenico che in quello ionico. L’accusa di concorso esterno è rivolta a imprenditori sospettati di avere stretto legami con la cosca, versando denaro o assumendo personale indicato dalla stessa cosca in cambio di protezione e assistenza nell’ottenere contratti e sviluppare le proprie attività. L’inchiesta ha anche gettato luce su un tentato omicidio avvenuto il 17 maggio 2017 a Reggio Calabria ai danni di Antonio Baggetta. Sono stati individuati due soggetti responsabili di procurare e occultare le armi e il motociclo utilizzati nel tentativo di omicidio, che sono stati poi rinvenuti e sequestrati dalla polizia.

Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Calabria

Cosenza | Controlli del territorio: un arresto e una denuncia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

Nei recenti controlli anti-droga condotti a Cosenza, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di un uomo accusato di traffico di sostanze stupefacenti. Le operazioni, coordinate dal Questore Giuseppe Cannizzaro e dalla Procura della Repubblica, si sono concentrate nel quartiere Serraspiga, un’area nota per attività illecite.

Durante i controlli, il fiuto del cane poliziotto “Digos” ha indirizzato gli agenti verso un appartamento sospetto. Quando gli operatori hanno bussato alla porta, l’arrestato ha cercato di sbarazzarsi di un involucro lanciandolo dalla finestra. I poliziotti, appostati nei dintorni, hanno recuperato l’oggetto, scoprendo che conteneva cocaina, un bilancino di precisione e una notevole somma di denaro, frutto dello spaccio.

Proseguendo la perquisizione all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto ulteriori quantità di cocaina già suddivisa in dosi, ulteriore denaro e attrezzature per il confezionamento. In totale, sono stati sequestrati 178 grammi di cocaina e quasi 8.500 euro.

In un’altra operazione nel medesimo quartiere, un secondo soggetto è stato trovato in possesso di marijuana. Dopo una perquisizione nel suo scantinato, gli agenti hanno recuperato uno zaino contenente 128 grammi di sostanza stupefacente e un altro bilancino di precisione.

Questi interventi evidenziano l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica nella comunità. Gli indagati sono presunti innocenti fino a un eventuale accertamento di colpevolezza in sede giudiziaria.

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Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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