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Cronaca

Senigallia (AN) | Morti due ciclisti investiti da un’auto

Un grave incidente stradale ha scosso la comunità di Senigallia, nelle Marche, dove due ciclisti hanno perso la vita dopo essere stati investiti da un’automobile sulla statale 16. Il tragico evento è avvenuto poco prima di mezzogiorno, nel quartiere Ciarnin, vicino a un distributore di metano.

Le vittime, un uomo e una donna, si trovavano in sella alle loro biciclette quando sono state colpite in modo fatale da una Opel Corsa, guidata da un giovane neopatentato. L’impatto è stato così violento che ha reso difficile il riconoscimento immediato dei corpi, poiché i ciclisti non avevano con sé documenti di identità.

Sul luogo dell’incidente sono prontamente intervenuti la polizia stradale e i soccorritori del 118, ma purtroppo per i due ciclisti non c’è stato nulla da fare. Si è poi scoperto che le vittime potrebbero essere una coppia proveniente dalla provincia di Ancona, appassionati di ciclismo, come suggerito dall’abbigliamento tecnico che indossavano e dall’attrezzatura di alta qualità che utilizzavano.

Le autorità hanno rinvenuto un telefono cellulare e un dispositivo GPS appartenenti a una delle biciclette, strumenti che si sono rivelati cruciali per risalire all’identità delle vittime. È stato proprio un amico, contattato attraverso il telefono recuperato, a fornire informazioni determinanti per il riconoscimento dei due ciclisti.

Nell’incidente è stata coinvolta anche una seconda automobile, una Peugeot, e una terza vettura in cui viaggiava un bambino, che è stato trasportato all’ospedale di Senigallia per accertamenti. Anche il conducente e il passeggero della Opel sono stati ricoverati.

Secondo le prime ricostruzioni, l’auto che ha travolto i ciclisti procedeva verso nord, mentre le vittime si muovevano in direzione sud. Pare che la Opel abbia invaso la corsia opposta, colpendo frontalmente i ciclisti prima di scontrarsi con altri veicoli in transito. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso per chiarire con esattezza la dinamica dell’incidente, che ha gettato nello sconforto la comunità locale e gli appassionati di ciclismo.

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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