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Calabria

Terremoto in Calabria | INGV: “Convocata unità di crisi, non sappiamo se ci sarà una scossa più forte”

Un’altra scossa di terremoto ha interessato, questa sera, la Calabria, generando ansia e preoccupazione tra i cittadini dell’intera regione ultimamente interessata da diverse scosse. Tuttavia, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha rassicurato la popolazione dichiarando che non ci sono situazioni allarmanti in città. «Mi trovavo per strada a Cosenza – ha spiegato a Rai News24 – qui la scossa è stata sentita in maniera meno forte rispetto alla zona dell’epicentro». Nonostante il panico, non sono state segnalate richieste di aiuto dagli altri comuni.

Analisi dell’INGV

Il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Carlo Doglioni, ha sottolineato la gravità della situazione sismica in Calabria, descrivendola come la regione più sismica d’Italia. «Abbiamo convocato l’unità di crisi che si attiva con magnitudo 5. Non sappiamo se questa sia la scossa principale o possa essere il precursore di una più forte». La Calabria, infatti, è caratterizzata da un movimento veloce delle placche tettoniche, aumentando il rischio di eventi sismici significativi.

Situazione a Pietrapaola

Nel comune di Pietrapaola, il sindaco Manuela Labonia ha confermato che fortunatamente non ci sono stati feriti né danni. I sopralluoghi sono in corso per garantire la sicurezza dei cittadini. Nei giorni precedenti erano state avvertite piccole scosse, ma non è ancora chiaro se si tratti di uno sciame sismico. In risposta all’emergenza, i centri operativi comunali (Coc) sono stati attivati per migliorare il coordinamento degli interventi.

Intervento della Protezione Civile

Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha dichiarato che la Protezione Civile, supportata dai Vigili del Fuoco, è immediatamente intervenuta per verificare eventuali danni a persone o cose. «Tanta paura, gente in strada, e comprensibile preoccupazione», ha detto Occhiuto, ringraziando gli amministratori locali, in particolare il sindaco Labonia, per la collaborazione nella gestione dell’emergenza.

Nuova scossa alle 22:53 con epicentro Bocchigliero

Intanto a un’ora circa di distanza, precisamente alle 22:53, una nuova scossa è stata rilevata dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con epicentro a 4km da Bocchigliero(CS) ad una profondità di 26Km.

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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Calabria

Reggio Calabria | Confiscati beni a soggetto contiguo alla cosca Bellocco di Rosarno

Le forze della Guardia di Finanza dei comandi provinciali di Reggio Calabria e Firenze, insieme al personale dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), hanno portato a termine un’importante operazione volta a contrastare le attività illecite della criminalità organizzata, con particolare riferimento alla cosca “Bellocco” di Rosarno. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Reggio Calabria, ha condotto all’applicazione di misure di prevenzione sia personali che patrimoniali nei confronti di un soggetto ritenuto vicino a questo gruppo criminale.

L’intervento ha comportato la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per l’indagato, nonché la confisca di beni del valore complessivo di circa 200 mila euro. I beni confiscati comprendono un’attività commerciale, un’imbarcazione da pesca, diversi veicoli e un fabbricato, tutti ritenuti sproporzionati rispetto alle entrate legittime dichiarate dal soggetto.

Le indagini che hanno portato a questo risultato sono state condotte nell’ambito di diverse operazioni di contrasto alla criminalità, tra cui “Magma”, “Erba di Grace” e “Buenaventura”. In particolare, il soggetto coinvolto era già stato condannato per traffico internazionale di stupefacenti e per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. L’operazione “Magma”, conclusa nel 2019, aveva visto l’emissione di numerosi provvedimenti cautelari, mentre “Erba di Grace” e “Buenaventura” si erano concentrate su reati legati al traffico di droga e all’usura.

Il lavoro congiunto delle DDA di Reggio Calabria e Firenze, insieme ai reparti specializzati della Guardia di Finanza, ha permesso di ricostruire la situazione economica e patrimoniale del soggetto, dimostrando una netta sproporzione tra i beni posseduti e le entrate ufficialmente dichiarate. La successiva confisca del patrimonio ha rappresentato un duro colpo per le attività economiche legate alla cosca, confermando l’impegno costante delle istituzioni nel colpire non solo le persone coinvolte, ma anche le risorse finanziarie e materiali che alimentano le organizzazioni mafiose.

L’operazione evidenzia l’importanza delle indagini patrimoniali nel contrasto alla mafia, puntando a smantellare i network economici che sostengono le attività illecite. Grazie all’efficace collaborazione tra le varie Procure e le unità investigative, si continua a lavorare per garantire la legalità e proteggere il tessuto imprenditoriale sano dalla contaminazione mafiosa.

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