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Cronaca

Anniversario morte Borsellino | Mattarella: “depistaggi su via D’Amelio ma la verità è un dovere”

“La terribile strage di via D’Amelio, avvenuta 57 giorni dopo l’attentato di Capaci, rappresentò il culmine della strategia terroristica della mafia.

Con atti spietati, si cercava di piegare lo Stato e sottomettere la società.

Le istituzioni e i cittadini hanno impedito che ciò accadesse. I capi dell’organizzazione criminale sono stati assicurati alla giustizia, e il sacrificio di coloro che hanno difeso la legalità e la libertà è diventato un simbolo di integrità e riscatto. Ora il testimone è nelle mani di ciascuno di noi”.

Così si è espresso il Capo dello Stato Sergio Mattarella nell’anniversario della morte di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, e Claudio Traina, ricordando queste figure “in un giorno di memoria e di impegno per la Repubblica”.

“Il primo pensiero va ai familiari delle vittime, al loro infinito dolore, e alla dignità con cui, di fronte alla disumana violenza mafiosa, hanno saputo trasmettere il senso del bene comune e sostenere la ricerca della verità completa sulle circostanze e i mandanti dell’attentato. Questa ricerca è stata ostacolata da depistaggi, e il percorso della giustizia è stato lungo, una ferita per la comunità. Il bisogno di verità è insopprimibile in una democrazia e rispondervi positivamente resta un dovere irrinunciabile”, ha esortato Mattarella.

“Paolo Borsellino, insieme a Giovanni Falcone, ha inferto colpi decisivi alla mafia con il loro lavoro, svelandone trame e dimostrando debolezze, lasciando un’eredità preziosa non solo per le indagini e i processi. Hanno insegnato che la mafia si combatte anche nella scuola, nella cultura, nella coerenza dei comportamenti, nel rigore delle istituzioni, e nella vita sociale.

Questi insegnamenti continuano a guidare il dovere della Repubblica”, ha concluso il Capo dello Stato.

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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Cronaca

Venezia | Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 2.700 kg di vongole

GdF Venezia

L’operazione della Guardia di Finanza di Chioggia ha portato al sequestro di 2.700 kg di vongole veraci, destinate a un mercato illecito, privo di qualsiasi tracciabilità sanitaria. Il valore commerciale del carico sequestrato si attesta intorno ai 32.000 euro. Durante l’operazione, è stato anche confiscato un natante dotato di un potente motore fuoribordo, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.

I controlli, che hanno coinvolto diverse unità navali e pattuglie terrestri, si sono concentrati non solo sulle aree di raccolta, ma anche sul trasporto delle vongole, garantendo che ogni partita di molluschi rispettasse le normative vigenti. La mancanza di documentazione sanitaria ha reso impossibile garantire la sicurezza del prodotto, suscitando preoccupazioni per la salute dei consumatori.

L’iniziativa della Guardia di Finanza è parte di un più ampio impegno per la tutela della salute pubblica e per la promozione di pratiche di pesca legali, specialmente in un contesto economico già compromesso dalla presenza del granchio blu, una specie invasiva che sta devastando l’ecosistema lagunare.

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